[Ezln-it] Campesinos della OCEZ temono un’offensiva del governo

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Fri Jun 18 09:49:54 CEST 2010





Messico: “La militarizzazione sta aumentando
rapidamente”. Campesinos della OCEZ Regione Carranza temono un’offensiva del
governo

Fernado León | Narco News Bulletin |
17-6-2010

www.kaosenlared.net/noticia/mexico-militarizacion-va-chinga-campesinos-ocez-region-carranza-temen-

L’Organizzazione Campesina
Emiliano Zapata – Regione Carranza (OCEZ-RC) – è in stato di allerta per una
possibile offensiva del governo federale e dello stato del Chiapas, il quale
prosegue nella sua persecuzione contro l’organizzazione che si è accentuata dal
2009.

La settimana scorsa, membri della
OCEZ-RC si sono recati a Città del Messico per diversi motivi. In primo luogo,
ringraziare il rappresentante dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Diritti Umani in Messico (OACNUDH), Alberto Brunori - che
l'11 giugno ha concluso il suo mandato in Messico per assumere l'incarico  dell'Ufficio in Guatemala - per la
solidarietà dimostrata verso la OCEZ-RC davanti agli attacchi del governo dello
stato del Chiapas che criminalizza la lotta dell'organizzazione; poi, per
riunirsi con le organizzazioni di Città del Messico e del resto del paese per
solidarizzare con le loro lotte (lo sciopero della fame dei membri del
Sindacato Messicano degli Elettricisti, la lotta per la liberazione dei
detenuti del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra di Atenco, e la
repressione dei minatori di Cananea, tra altre); e quindi, forse il più
importante, dare visibilità al clima di tensione e persecuzione che si vive
nelle comunità del municipio di Venustiano Carranza in Chiapas, dove negli
ultimi mesi ci sono state detenzioni e torture nei confronti di membri della
OCEZ-RC e attacchi di gruppi armati.

Nell'intervista rilasciata a Narco News, Ricardo Magdaleno, membro
della OCEZ-RC, ha desctitto il clima di persecuzione in cui vivono le sue
comunità. Secondo la sua organizzazione, il pericolo è latente perché temono
che con la presenza militare, poliziesca e di gruppi armati, si presume legati
al cacicco della regione, Jesús Orantes Ruiz, "si stia preparando un altro
colpo contro la OCEZ-RC". Solo il 27 aprile scorso, membri
dell'organizzazione sono stati aggrediti con armi da fuoco nel podere El
Desengaño, occupato dalla OCEZ-RC da dieci anni ed in attesa della sua
regolarizzazione, nel municipio di Venustiano Carranza. Gli aggressori
indossavano uniformi della polizia ma fortunatamente non ci sono stati feriti
tra i contadini. Magdaleno esprime il timore che si ripeta un attacco simile,
perché, secondo lui, "il governo vuole che ci scappi il morto nella nostra
regione e vuole così giustificare la militarizzazione avviata il 30 settembre
dell'anno scorso." (….)

Da quando il compagno Chema è
stato arrestato nel settembre del 2009 (poi liberato con altri tre compagni ad
ottobre – n.d.t.) “tutti i giorni ci sono voli radenti di aerei e bombardieri militari.
E da febbraio del 2010 si sono ricominciate a vedere le 'ombre nere' nelle
comunità. Non sappiamo se sono pistoleri o militari, perché non fanno niente,
ma stanno dentro le comunità", racconta Magdaleno. La presenza militare,
così come di guardie bianche e la costante criminalizzazione da parte del
governo, ha generato tra i membri della OCEZ-RC una sensazione di pericolo.
"La paura è che uccidano qualche compagno dentro le comunità. Magari un massacro come ad Acteal",
dice Magdaleno allarmato.

Dopo l’arresto dei tre membri
della OCEZ-RC tra settembre e ottobre del 2009, l’organizzazione aveva
installato un accampamento nella piazza di San Cristóbal per chiedere la loro
liberazione e stabilire un tavolo di dialogo con il governo dello stato. A
questo tavolo si era giunti ad alcuni accordi tra i quali la liberazione dei
tre detenuti e la cancellazione dei mandati di cattura contro altri membri
dell’organizzazione. Nonostante la vittoria sul piano giuridico, preoccupa il
clima di criminalizzazione creato dal governo del Chiapas. “Da una parte parla
di dialogo per far credere alla gente che lui rispetta i diritti umani, ma in
realtà mette in atto una vera politica di criminalizzazione dei movimenti
sociali e dei diritti umani in Chiapas.” (…)

Tuttavia, la soluzione delle
istanze sociali della OCEZ sembra non essere il suo peggior problema, le
negoziazioni col governo dello stato "hanno cancellato i mandati di
cattura, ma il governo federale ancora ci accusa di essere guerriglieri,
terroristi, narcotrafficanti, trafficanti di esseri umani, bande
criminali", dice Magdaleno. I tentativi di collegare l'organizzazione
campesina con gruppi armati è parte di questa offensiva contro la OCEZ-RC. I
presunti reati di competenza federale che li vincolerebbero con gruppi armati o
con il crimine organizzato, sembrano essere in relazione con la presenza
militare nella regione. (……).

Tuttavia, la nuova offensiva
contro la OCEZ-RC non altera i suoi metodi di lotta, "noi puntiamo al
dialogo, alla soluzione delle nostre domande, ma al governo dello stato
non  interessa la soluzione delle nostre
richieste, quello che gli interessa è distruggere la nostra organizzazione.
Davanti a questo scenario prepariamo ed informiamo le nostre comunità, affinché
qualunque cosa succeda facciamo sentire la nostra voce con mobilitazioni,
marce, presidi. Questa è la modalità storica di lotta della OCEZ", dice
sereno Ricardo Magdaleno. L'orizzonte si tinge di scuro quando la persecuzione
punta dritta alla OCEZ-RC, e Magdaleno conclude, "adesso è questo il pericolo,
e la militarizzazione sta aumentando rapidamente".

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)




      
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