[Ezln-it] Dichiarazione ai fratelli ed alle sorelle triqui

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Sat Jun 5 02:02:08 CEST 2010



http://www.autistici.org/nodosolidale/news_det.php?id=2026

Alle sorelle ei fratelli Triqui del Comune autonomo di San Juan Copala
Agli indigeni/e che lottano nell' Altra Campagna e agli aderenti alla
Sesta
Alle famiglie di Bety, Jyri
Alle famiglie di Timoteo Alejandro Ramirez e Cleriberta Castro
A tutte le persone che credono che la speranza sia più forte della paura


Con questo messaggio vogliamo farvi arrivare la voce addolorata e
indignata e l'abbraccio sincero e combattivo di noi che in Europa abbiamo
formato una rete solidale, libertaria e autonoma: Il collettivo Zapatista
Marisol di Lugano (Svizzera), Osservatorio America Latina del centro
sociale XM24 di Bologna (Italia), il collettivo Nodo Solidale di Roma
(Italia), il collettivo Grassroots projects nei Paesi Bassi.

Compagni/e , vogliamo dirvi che vediamo la vostra lotta come parte della
nostra e cioè che in tutto il mondo c'è chi difende la Madre Terra e il
popolo contro i piani devastanti del capitalismo, di coloro che già sono
ricchi e vogliono esserlo ancora di più a scapito delle nostre vite e
risorse.

Vediamo nella costruzione dei comuni autonomi e, in generale,
nell'esercizio dell'autonomia indigena un esempio di auto-governo per il
popolo. Voi, come le comunità zapatiste, ci insegnate che è possibile
vivere in modo diverso, in armonia con la natura, senza polizia e i partiti
del mal governo, che vengono solo a dividere e reprimere.

Qui nella lontana Europa, anche noi costruiamo sforzi di autonomia e
autogestione affinchè possiamo essere noi stessi a decidere sulla direzione
della nostra vita. Ci sono spazi, lotte, pezzetti di città che cercano di
estirpare il capitalismo e di rimodellarsi secondo i nostri sogni: senza
sfruttamento, senza disprezzo, senza repressione.

Anche lì ci attaccano. La polizia ed i fascisti, pagati dai malgoverni,
spesso aggrediscono e minacciano le nostre lotte, la nostra gente. Ci sono
caduti in questa guerra che stiamo combattendo per le strade d'Europa. Ma
questi compagni/e camminano con noi, ci mostrano il percorso e ci spingono
ad andare avanti.

Si tratta di una guerra globale di riconquista dei territori quella
attuata dal capitalismo, una nuova colonizzazione nei confronti di coloro
che difendono la natura, l'etica, l'umanità. Si tratta di una guerra che
stiamo combattendo a Oaxaca, in Chiapas, Palestina, America Latina, in
Europa ...

È una guerra soprattutto per i migranti che soffrono in tutto il mondo per
cercare una vita migliore di fronte alla repressione e alla violenza dei
mal governi occidentali. Una guerra che si combatte su tutti i fronti, dove
c'è la speranza, cioè la resistenza, in cui si instaurano relazioni altre
non sottomesse la legge del denaro.

Così, sorelle e fratelli di San Juan Copala, in questi giorni, nelle
nostre città, stiamo conducendo campagne di informazione e di protesta su
ciò che sta accadendo a Oaxaca in terra Triqui, che saranno :

4 Giugno ore 21.00 , isola pedonale del Pigneto , Roma
Assemblea pubblica sull'assedio del Municipio Autonomo di San Juan Copala,
Oaxaca
proiezioni video della recente repressione e materiali informativi

7 Giugno ore 10.00 , Ambasciata Messicana - Via Spallanzani 13, Roma
Presidio solidale per lo stop all'accerchiamento militare del
MunicipioAutonomo di San Juan Copala

8 giugno - L'Aia (Olanda) Ambasciata Messicana
Presidio solidale per lo stop all'accerchiamento militare del Municipio
Autonomo di San Juan Copala

8 giugno - Volantinaggio informativo a Lugano (Svizzera)

11 giugno - Evento solidale a Lugano (Svizzera)

Per questo siamo qui, insieme. Quindi - come diciamo nell'Altra Campagna
quando toccano uno di noi, ci toccano tutti. Per questo piangiamo quando vi
attaccano e sorridiamo quando nascono dieci, cento, mille municipi
autonomi.

Perché siamo nella stessa lotta: la lotta per l'autonomia dei popoli, in
difesa della Madre Terra e contro il neoliberismo.

Vi mandiamo un altro abbraccio e, spalla a spalla, andiamo avanti.

Dall'Altra Europa: 
Collettivo Zapatista Marisol, Lugano (Svizzera)
Osservatorio America Latina - XM24 di Bologna (Italia) 
Grassroots Projects (Paesi Bassi) 
Nodo Solidale, Roma (Italia) 

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VOLANTINO INFORMATIVO che stiamo distribuendo:

CONOSCI SAN JUAN COPALA?


San Juan Copala e' un Municipio Autonomo che raccoglie una ventina di
comunità indigene di etnia triqui dello stato di Oaxaca, nell'entroterra
montagnoso del sud del Messico. Questa zona per anni è stata saccheggiata
dai vari colonizzatori (gli spagnoli prima, lo stato messicano poi e le
multinazionali oggi) che hanno favorito e fomentato una secolare guerra
fratricida.

Però nel 2007, ispirandosi ai principi dell'autogoverno zapatista e
prendendo forza dal grande movimento insurrezionale della APPO, la gente ha
deciso prendere in mano il proprio destino e recuperare la sovranità su
quello che ha sempre considerato il suo territorio ancestrale. Hanno messo
da parte partiti e polizia e si sono costituiti come Municipio Autonomo,
retto da delegati popolari nominati (e destituibili) in assemblea. Hanno
ricominciato a vivere secondo gli usi e costumi millenari del popolo
triqui, esercitando - senza chiedere permesso allo Stato - il diritto
all'autogoverno.


CHE STA SUCCEDENDO?


Questa autonomia, vissuta nella teoria e nella pratica, è un pessimo
esempio di autogestione agli occhi del governatore assassino di Oaxaca,
Ulises Ruiz Ortiz (già responsabile di un trentina di omicidi politici).
Inoltre questa democrazia comunitaria mette in grave pericolo gli interessi
economici e politici delle mafie locali che mantengono il territorio agli
ordini delle multinazionali (soprattutto imprese di legname).


Da mesi, dunque, il Municipio Autonomo viene attaccato dai paramilitari,
con uno stillicidio criminale che ha mietuto già 21 vittime, tra cui un
bambino e varie donne. Da marzo la zona di San Juan Copala è cinta
d'assedio da queste truppe di civili preparate dall'esercito per le
"missioni sporche". Da allora, non passano maestri, medicine, alimenti e
hanno tagliato luce e telefono nella zona. Cecchini sulle montagne
angustiano la vita del villaggio.


In particolare il 27 aprile scorso i paramilitari hanno teso un'imboscata
a una carovana di solidarietà di attivisti/e che portavano medicine e cibo
a San Juan Copala. Sotto la pioggia di proiettili, hanno perso la vita la
compagna messicana Bety Cariño e il compagno libertario finlandese Jyri
Jaakkola. E' il secondo straniero assassinato a Oaxaca dal 2006 per motivi
politici. Non vogliono che fuori del Messico si sappia quale è la dura
condizione che vivono le comunità indigene che cercano di autogovernarsi.


CHE POSSIAMO FARE?


Non dimenticare, rendere note queste atroci ingiustizie, ma soprattutto
diffondere la speranza che un altro mondo è possibile, così come lo
costruiscono le organizzazioni rivoluzionarie indigene in Messico. I maya
zapatisti, il popolo triqui e altri popoli indigeni in America Latina,
stanno dimostrando che esistono stili di vita e modelli d'organizzazione

sociale alternativi al capitalismo che ci impongono con il mercato e la
militarizzazione. Difenderli e lottare è come difendere gli spazi liberati
ed autonomi delle nostre metropoli; significa rinvendicare ed esercitare il
diritto all'autogoverno e alla difesa del territorio e dell'ecosistema.

Significa ribadire che la solidarietà non ha frontiere: Europa, Messico,
Palestina... ogni lotta è parte di un'altra!


CONTRO IL CAPITALE GLOBALE, COSTRUIRE L'AUTOGESTIONE LOCALE


Nodo Solidale
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