[Ezln-it] Persistono le cause della sollevazione zapatista

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Jan 20 12:37:54 CET 2010


La Jornada – Martedì 19 gennaio 2010
 
Confederazione degli Industriali della Repubblica Messicana (Coparmex).: Persistono le cause motivo della sollevazione zapatista
 
Juan Carlos Miranda. Le cause che diedero origine all'apparizione del movimento zapatista in Chiapas (povertà e diritti delle comunità indigene) il primo gennaio 1994, lo stesso giorno dell'entrata in vigore del Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord (TLCAN) continuano ad essere attuali malgrado "per molti la firma dell'accordo rappresentasse il nostro ingresso nella modernità", ha dichiarato la Confederazione degli Industriali della Repubblica Messicana (Coparmex).
Nel suo messaggio settimanale, l'organizzazione ha fatto una riflessione su due eventi che, ritiene, hanno segnato la storia recente del Messico: l'entrata in vigore del TLCAN e la comparsa dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).
"Il Messico di oggi e le sue grandi sfide non si capirebbero senza l'influenza di questi due avvenimenti", ha affermato.  
La Coparmex afferma che sebbene il Trattato di Libero Commercio abbia rappresentato benefici per il paese, "non tutti i settori economici hanno ottenuto risultati incoraggianti". Aggiunge che nonostante l'accordo che rappresentava - secondo l'organizzazione - l'ingresso del Messico nella dinamica economico mondiale, col quale si è lasciò dietro un modello di sviluppo basato sul protezionismo, "ancora il 51% dei messicani vive nella povertà e quasi 19,5 milioni in povertà estrema".
Il presidente di Coparmex, Gerardo Gutiérrez Candiani, sostiene che la comparsa dell'EZLN fu la dimostrazione che non tutti i messicani erano d'accordo con l'apertura commerciale e col nuovo modello di sviluppo che si proponeva.  
Al di là della polemica sull'origine e gli "obiettivi reali" dell'Esercito Zapatista, così come la sua espressione violenta, con la quale - ha detto - gli industriali non sono d'accordo, questo movimento ha inserito nell'agenda nazionale l'emarginazione e la povertà che soffre una grande parte della società, ed il fatto che il Messico è un paese plurale dove convergono distinte culture e concezioni sullo sviluppo e l'organizzazione sociale.
In questo senso ammette che "la povertà e la disuguaglianza continuano ad essere il maggiore debito sociale a 100 anni dalla Rivoluzione Messicana".  
Suggerisce che sarebbe opportuno che nell'attuale discussione sulla riforma dello Stato si riprendesse la questione dei diritti indigeni, in modo che si riconoscano pienamente queste garanzie collettive senza andare contro i principi costituzionali, poiché "ci sono state varie riforme sui diritti politici e culturali delle comunità indigene, ma senza l'avallo di molti dei loro rappresentanti".
Rispetto al TLCAN, Candiani segnala che si devono riconoscere i benefici che questo ha portato a Messico, Canada e Stati Uniti. "A 16 anni, il volume dell'economia dei tre paesi è raddoppiato, il commercio triplicato e sono stati creati 40 milioni di posti di lavoro nella regione su una popolazione superiore a 440 milioni di individui".  
Inoltre, il Messico è diventato uno dei maggiori destinatari di investimenti stranieri del mondo, assorbendo più di 156 mila milioni di dollari dai suoi due soci in 15 anni, ed è diventato una potenza industriale ed esportatrice.
Tuttavia, fa notare che il grande punto in sospeso del Messico rispetto al trattato commerciale e agli altri accordi simili stipulati con altri paesi o blocchi regionali, è integrare le sue piccole e medie imprese alla dinamica del commercio internazionale, sia come esportatori o come parte della catena di fornitura di queste.
Dichiara inoltre che il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord è entrato in una fase di stagnazione nella sua "competitività", e sottolinea che la nostra regione sta perdendo i vantaggi in confronto a 16 anni fa, per cui ritiene necessario rafforzare l'accordo per passare dall'integrazione commerciale ad un'integrazione produttiva che contempli fattori come infrastrutture, regolamenti e pratiche economiche sostenibili.  http://www.jornada.unam.mx/texto/003n1pol.htm
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com) 


      
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