[Ezln-it] La JBG nega la responsabilita' degli zapatisti nell’aggressione a Bolon Ajaw
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Feb 15 10:40:34 CET 2010
La Jornada – Domenica 14 febbraio 2010
La JBG nega la responsabilità degli zapatisti nell’aggressione armata a Bolón Ajaw
Hermann Bellinghausen
La Giunta di Buon Governo (JBG) Corazón del arco iris de la esperanza, del Caracol di Morelia, Chiapas, ha smentito le versioni, profusamente diffuse dal governo statale, sui fatti di violenza del 7 febbraio scorso nel villaggio Bolón Ajaw (municipio autonomo Comandanta Ramona) dove un indigeno è morto ed una ventina sono rimasti feriti, alcuni in maniera grave.
La JBG sostiene che "i provocatori, membri dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), abitanti dell'ejido Agua Azul, sono entrati con atteggiamento aggressivo il 20 gennaio" a Bolón Ajaw, e nei fatti del 7 febbraio loro stessi sarebbero i responsabili della morte del priista Adolfo Moreno Estrada, della cui morte la Procura Generale di Giustizia dello Stato ritiene responsabili gli zapatisti di Bolón Ajaw e delle comunità vicine. "A causa degli spari indiscriminati esplosi nel villaggio, loro stessi hanno ucciso i loro compagni perché sparavano tutti ammucchiati".
Le autorità autonome ricordano che il 23 gennaio avevano denunciato quello che stava succedendo nella comunità zapatista, invasa da un gruppo armato della Opddic. “Lì potrete trovare nomi e cognomi degli aggressori, che atteggiamento avevano ed il calibro delle pistole che portavano quando sono entrati e vogliamo chiarire che quelle pistole non erano mai nascoste, le portavano in ogni momento anche mentre lavoravano”.
Nonostante ne Fosse informato, il governo non ha fatto niente “affinché non accadesse questa aggressione”. Né Juan Sabines, né Antonio Moreno López, presidente municipale di Chilón. La Giunta autonoma sottolinea “la soddisfazione di Felipe Calderón che ottiene ciò che vuole con l’inganno”.
I contadini priisti di Agua Azul sono entrati nel villaggio di Bolón Ajaw sparando contro “cinque compagni e 10 compagne che non potevano resistere”. Sono arrivati con pistole e fucili, dettaglia la JBG, “sparando contro i compagni circa 250 cartucce calibro .22”. Quelli della Opddic “dicono che li abbiamo sorpresi all’alba spaventando la popolazione, quando siamo stati noi ad essere stati colti di sorpresa dagli spari”. I loro compagni dell’Altra Campagna del vicino ejido San Sebastián Bachajón sono stati imboscati a pochi metri dalla cabina di riscossione di Agua Azul; “lì è rimasto ferito all’addomen il nostro compagno Francisco González Gómez”.
La JBG cita che il governatore Sabines, attraverso Pedro Raúl López, funzionario che si occupa delle organizzazioni non governative, “ha insinuato si potrebbe far entrare l'Esercito e si romperebbe il dialogo per ricominciare le ostilità”. Sono ben visibili i movimenti militari e di polizia nelle immediate vicinanze del villaggio zapatista.
“Smentiamo quello che dicono i leader della OPDDIC di essere stati aggrediti dai nostri compagni sabato 6 febbraio 2010, sono solo menzogne, perché 15 giorni prima avevamo fatto la nostra denuncia che per noi significava prendere quel tempo per aspettare se volevano dialogare, ma loro non si sono mai avvicinati. Inoltre, anni prima questa Giunta di Buon Governo aveva convocato nei nostri uffici il commissario Geremías López Hernández per dialogare ma non ci ha mai ascoltato”.
La mattina del 7, gli zapatisti si sono recati nel territorio di Bolón Ajaw “per svolgere un lavoro collettivo che ci vogliono sottrarre; non siamo andati per colpire nessuno, inoltre su quel terreno vivono i nostri compagni che abitano nel villaggio Bolón Ajaw, ed abbiamo ripetuto che avremmo difeso la terra lavorando pacificamente e senza sorprese”.
Per entrare nel villaggio di Bolón Ajaw, precisa la JBG, “Non siamo entrati neppure di un millimetro ad Agua Azul”, e sottolinea “l’invenzione della Opddic che ci accusa di averli colti di sorpresa.. Quando noi siamo arrivati sul posto erano le 6 del mattino, tutti siamo arrivati attraverso un sentiero che porta a Bolón Aajaw e senza armi, e quando siamo arrivati gli invasori della OPDDIC si sono ritirati e pensavamo che erano tornati nelle loro case tranquilli, ma non era così”. E’ stato allora che sono arrivati sparando, secondo la versione degli zapatisti.
“Grazie ai nostri compagni che si sono ritirati rapidamente non ci sono stati né feriti né morti, perché mentre si ritiravano chiedevano aiuto ai nostri compagni che stavano lavorando perché stavano arrivando 40 persone della OPDDIC tutte armate nel villaggio di Bolón Ajaw. Queste si sono dirette alla chiesa del villaggio e sono entrati rompendo la porta ed una volta dentro hanno fatto dei danni”.
Nonostante l’aggressione, la JBG denuncia: “Ancora una volta inventano reati contro di noi, ci accusano di sequestrare, proprio noi che lottiamo contro la morte non siamo pazzi per i soldi come i governi”. http://www.jornada.unam.mx/2010/02/14/index.php?section=politica&article=015n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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