[Ezln-it] La JBG di Morelia chiarisce i fatti di Bolon Ajaw
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Fri Feb 12 20:54:14 CET 2010
La JBG
di Morelia chiarisce quanto successo nei giorni scorsi a Bolón Ajaw
http://enlacezapatista.ezln.org.mx
Giunta di Buon Governo “Corazón del arco iris
de la esperanza” Caracol IV Torbellino de nuestras palabras.
Morelia, Chiapas, Messico.
11 febbraio 2010
Ai mezzi di comunicazione
alternativi.
A@ compagn@ dell’Altra
Campagna in Messico.
A@ compagn@ della Sexta
Internacional.
Sorelle e Fratelli:
Compagne e Compagni:
Questa Giunta di Buon
Governo denuncia e nello stesso tempo chiarisce quanto accaduto il giorno
sabato 6 febbraio 2010 nel territorio controllato dal villaggio Bolón Ajaw,
Municipio autonomo Comandanta Ramona.
Provocatori membri della
OPDDIC, abitanti dell'Ejido Agua Azul il giorno giovedì 20 gennaio 2010 sono
venuti in modo aggressivo a lavorare sul terreno che occupano le nostre
compagne e compagni di Bolón Ajaw.
Per spiegare all'opinione
pubblica la nuova tappa di aggressione contro i nostri compagni basi di
appoggio del municipio autonomo Comandanta Ramona, intrapresa dai membri della
OPDDIC, noi avevamo espresso pubblicamente la nostra posizione per la difesa
della madre terra con una denuncia scritta in data 23 gennaio 2010, nella quale
dicevamo chiaramente che avremmo difeso le sue ricchezze naturali, ed in questa
denuncia dicevamo chiaro quello che stava succedendo.
Coloro che non hanno
memoria, la possono rileggere nella pagina web di Enalce Zapatista.
Lì potranno trovare nomi
e cognomi degli aggressori, che atteggiamento avevano ed il calibro delle
pistole che portavano quando sono entrati e vogliamo chiarire che quelle
pistole non erano mai nascoste, le portavano in ogni momento anche mentre
lavoravano; inoltre denunciavamo che fumavano sigarette che loro stessi
arrotolavano e che puzzavano ed avevano odore di marijuana.
Scusate la nostra
ignoranza perché non conosciamo bene la dimensione di Internet, ma immaginiamo
che arrivi in ogni angolo del pianeta terra e quindi immaginiamo che la nostra
denuncia in Internet arrivi in tutte le parti del mondo, e non crediamo che i
malgoverni non abbiano computer o accessi a Internet per leggere quello che
denunciamo.
Supponiamo che i
malgoverni hanno tutti questi strumenti per sapere quello che fanno le persone
che controllano con le loro briciole, e davanti agli occhi del mondo non hanno
fatto niente perché non accadesse l'aggressione che abbiamo subito, né Juan
Sabines, né Antonio Moreno López, presidente Municipale di Chilón, né Felipe
Calderón, perché ottengono con le trappole tutto quello che vogliono.
Pertanto smentiamo quello
che dicono i leader della OPDDIC di essere stati aggrediti dai nostri compagni
sabato 6 febbraio 2010, sono solo menzogne, perché 15 giorni prima avevamo
fatto la nostra denuncia che per noi significava prendere quel tempo per
aspettare se volevano dialogare, ma loro non si sono mai avvicinati.
Inoltre, anni prima
questa Giunta di Buon Governo aveva convocato nei nostri uffici il commissario
Geremías López Hernández per dialogare ma non ci ha mai ascoltato.
I nostri compagni sono
entrati nel territorio di Bolon Ajaw alle 6 del mattino, ora di inizio lavoro
di noi contadini, per svolgere un lavoro collettivo che ci vogliono sottrarre,
per essere sul posto di lavoro preciso alle 7 del mattino, e non siamo arrivati
lì per picchiare qualcuno, inoltre sul quel terreno vivono i nostri compagni che
abitano nel villaggio Bolón Ajaw, ed abbiamo ripetuto che avremmo difeso la
terra lavorando pacificamente e senza sorprese.
Per entrare nel villaggio
Bolón Ajaw non si deve passare per il villaggio Agua Azul, si arriva attraverso
i sentieri. Noi non siamo entrati di un millimetro ad Agua Azul mentre OPDDIC
si inventa tutto e ci accusano di averli colti di sorpresa e umiliati, di aver
molestato vecchi e bambini. È una delle grosse bugie di Juan Sabines e dei suoi
complici leader locali.
Noi non siamo come i
malgoverni che reprimono, imprigionano, fanno sparire gli indigeni, noi abbiamo
subito barbarie al tempo di Ernesto Zedillo e Roberto Albores Guillén e non
copiamo mai le ingiustizie. Ma ora è ricominciato il tempo delle trappole, come
facevano i passati governi che inventavano delitti per giustificare la
repressione.
Quando noi siamo arrivati
sul posto erano le 6 del mattino, tutti siamo arrivati attraverso un sentiero
che porta a Bolón Aajaw e senza armi, e quando siamo arrivati gli invasori
della OPDDIC si sono ritirati e pensavamo che erano tornati nelle loro case
tranquilli, ma non era così.
Loro si sono ritirati
dove stavano costruendo le loro case e siccome per arrivare alle loro case
dovevano passare per il villaggio Bolon Ajaw, una volta arrivati lì hanno
cominciato a sparare verso i nostri compagni che in quel momento erano 5
compagni e 10 compagne che non potevano fare resistenza.
Sono arrivati sparando
con pistole e carabine verso i nostri compagni, abbiamo calcolato che hanno
sparato circa 250 cartucce calibro 22, e grazie ai nostri compagni che si sono
ritirati rapidamente non ci sono stati né feriti né morti, perché mentre si
ritiravano chiedevano aiuto ai nostri compagni che stavano lavorando perché
stavano arrivando 40 persone della OPDDIC tutte armate nel villaggio di Bolón
Ajaw. Queste si sono dirette alla chiesa del villaggio e sono entrati rompendo
la porta ed una volta dentro hanno procurato dei danni rompendo le statue dei
santi, la teca dove si conserva l'eucaristia e l'altare.
Con gli spari
indiscriminati che loro stessi hanno esploso nel villaggio Bolón Ajaw, hanno
ammazzato i loro stessi compagni, perché sparavano tutti ammucchiati.
Hanno adottato lo stesso
stile dei soldati quando entrarono nei nostri villaggi nel 1995 al tempo di
Ernesto Zedillo e Roberto Albores Guillén a distruggere mais, fagioli, rubare
le galline e saccheggiare i negozi collettivi.
Se ricordiamo quegli
eventi è perché vediamo che sono tornati a spirare i venti di allora il 6
febbraio 2010 quando al nostro compagno Manuel Jiménez Álvaro della fattoria
Bispuyil jáè stata completamente distrutta la casa e rubate le lamiere del
tetto che il nostro compagno aveva comperato a caro prezzo con il suo lavoro
per coprire tutta la grande casa di 7 metri per 2,60 metri e che ora non c'è
più.
I distruttori
appartengono al partito PRI e si chiamano Pedro Pérez Silvano, Pedro Pérez
Jimenez, Domenigo Pérez (primo), Domenigo Pérez (secondo), Melchorio Pérez
Jiménez, Pasqual Pérez Jiménez. E per finire di umiliare il nostro compagno
questi imbroglioni hanno distrutto 76 piante di caffè incolpando il nostro
compagno e portando le piante al pubblico ministero di Bachajón per far
spiccare mandato di cattura contro di lui.
Le bugie della OPDDIC
dicono che li abbiamo sorpresi all'alba spaventando la popolazione, quando
siamo stati noi ad essere stati colti di sorpresa dagli spari perché i nostri
compagni sono stati imboscati a pochi metri dalla cabina di riscossione di Agua
Azul in gestione ai compagni dell'Altra Campagna, e lì è rimasto ferito
all'addome il nostro compagno Francisco González Gómez, che per fortuna ora sta
meglio anche se ha perso molto sangue.
Quando sono venuti a
costruire le case nel territorio di Bolón Ajaw, non hanno mai avuto rispetto
per le nostre compagne, perché dove le compagne lavoravano c'è una milpa e
quando le nostre compagne andavano a portare il mais i malvagi marihuaneros
della OPDDIC si denudavano e mostravano i loro organi genitali. Nemmeno un cane
fa queste cose e siccome lo scopo dei malgoverni è provocare, lo fanno senza
vergogna.
Ancora una volta
inventano reati contro di noi, ci accusano di sequestrare, proprio noi che
lottiamo contro la morte non ci curiamo di non avere i milioni di soldi come fa
il governo, come fanno i deputati locali e federali; certo abbiamo trattenuto 7
di loro ma li abbiamo trattati con rispetto è perfino gli abbiamo dato il cibo,
certo non di qualità perché non lo abbiamo neanche per noi, gli abbiamo dato
acqua, una stanza non confortevole perché è così che sono le nostre case, gli
abbiamo dato coperte, infine abbiamo rispettato i loro diritti come esseri
umani, noi li rispettiamo anche se sono animali.
Le 7 persone
"sequestrate" sono già state riconsegnate vive, sane come lo erano
prima, quando sono stati liberati hanno firmato una dichiarazione riconoscendo
di essere stati rispettati.
4 delle 5 persone, degli
ultimi rilasciati che si chiamano Ivan Moreno López, Manuel García Luna, Juan
Hernández Moreno e Manuel Hernández López, ci hanno detto che Salomón Moreno López
è complice con altri che hanno organizzato i provocatori e benché sappiamo chi
sia, non gli abbiamo fatto alcun male. Noi non siamo come i malgoverni che
condannano a molti anni.
Noi come Giunta di Buon
Governo non ci siamo mai rifiutati di cercare una buona soluzione, abbiamo
sempre dato buoni segnali, trasmettendo il nostro messaggio ai collaboratori
del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas.
Il nostro messaggio è
stato che venissero a prendere due detenuti a Bolon Ajaw e sono stati autorizzati
a venire 13 membri della protezione civile, 2 del governo statale, Antonio
Gamboa e Carlos Manuel Calvo Martines direttivo della polizia preventiva, 2 del
Fray Bartolomé, Jorge Armando Gómez e Pedro Faro, ed un abitante della comunità
Agua Azul, con la condizione che ci fosse libertà di passaggio su strade,
sentieri per tutti, senza distinzione.
Per il secondo rilascio
dei 5 detenuti che si trovavano da un'altra parte, abbiamo posto la condizione
che questi si impegnino a non tornare ad occupare il terreno e che si
ristabilisca la tranquillità. Questa è stata la nostra parola che abbiamo
rispettato con onore.
La risposta del
malgoverno alla nostra proposta è stata completamente diversa, e si è visto
subito che il governo chiede il dialogo ma risponde con altre cose che non
hanno niente a che vedere col dialogo e i tre noti politici di questo paese
continueranno a governare con le loro trappole e inganni.
Significa per che i 3
livelli di governo sono d'accordo che continui a succedere quello che fanno
contro di noi e che la violenza prosegua in ogni luogo del nostro paese.
Pedro Raúl López,
funzionario specializzato per le organizzazioni non governative ha trasmesso il
messaggio di Juan Sabines Guerrero secondo il quale si deve discutere del problema
altrimenti ha insinuato che faranno intervenire l'esercito, si romperebbe il
dialogo e ricomincerebbero le ostilità.
Crediamo che le
intenzioni siano queste, perché sono visibile i movimenti militari, di polizia,
della PGR, accompagnati da indigeni, alcuni sono in borghese.
Mentre noi proponiamo una
soluzione, ci rispondono con minacce.
Compagne e compagni
dell'Altra Campagna nazionale ed internazionale non lasciatevi ingannare dalle
bugie dell'alto con azioni violente e dichiarazioni piene di bugie da persone
che si dicono governi ma si dedicano ad insegnare agli indigeni come ingannare.
Non lasciatevi confondere, bisogna saper vedere ed ascoltare la verità.
Distintamente.
La Giunta di Buon Governo
Candelaria Velasco
Hernández, Angel Hernández Pérez
(Traduzione “Maribel”-
Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com
)
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