[Ezln-it] La criminalita' appoggia l’autostrada San Cris-Palenque

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Sep 2 15:17:58 CEST 2009





La Jornada – Mercoledì
2 settembre 2009

 

L’autostrada invaderà diverse comunità in
resistenza

Alcuni
gruppi legati alla criminalità appoggiano l’autostrada San Cristóbal-Palenque

Hermann Bellinghausen

 

San Cristóbal de las Casas, Chis. 1º settembre. Nella regione indigena che attraverserebbe
l'autostrada tra questa città e quella di Palenque sono presenti focolai di
conflitti, in apparenza isolati, ma che in comune hanno  che sono in comunità in resistenza, zapatiste
o dell'Altra Campagna, che si oppongono a sacrificare i loro territori
sull'altare del turismo.

 

Le località dove
questi "conflitti" risultano più evidenti, lungo i 174 chilometri che
coprirebbe l'autostrada - con una velocità media calcolata dalla Segreteria di
Comunicazioni e Trasporti (SCT) di 110 chilometri l'ora - sono: Mitzitón,
Bosque Bonito (appartenente al municipio autonomo zapatista 17 de Noviembre),
Jotolá (Ocosingo), aderente all'Altra Campagna, ed il suo vicino San Sebastián
Bachajón (Chilón), anch'esso aderente. Più avanti, ad Agua Clara, dove basi di
appoggio zapatiste del municipio autonomo Comandanta Ramona gestiscono lo
stabilimento balneare del luogo.

 

In tutti i casi
c'è una controparte filogovernativa, a volte legata alla criminalità, che
contende le terre e l'usufrutto delle risorse in certe comunità. La maggioranza
sono del PRI, ma anche del PRD, in municipi governati dal PAN o dal PRI. Benché
siano alleati del governo statale, per questo risultano essere alleanze
scomode, per la varietà di azioni violente ed illegali in cui incorrono questi
gruppi.

 

Le organizzazioni
filogovernative che osteggiano le comunità che si oppongono alla strada sono
principalmente L'Ejército de Dios e
la chiesa Alas de Águila (oggi della
Confederación Nacional Campesina, priista); l'Organizzazione Regionale dei
Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao), di filiazione perredista, e
l'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic),
priista e camaleontica.

 

I conflitti,
ammorbiditi nell'informazione ufficiale ma non nei fatti, cominciano dal
"chilometro zero" dell'autostrada, nell'ejido di Mitzitón, dove gli
alleati del progetto appartengono alla chiesa Alas de Águila ed all'Ejército
de Dios, organizzazione di stampo militare che proclama non avere altre
armi se non la Bibbia ma che dal 2008 ha realizzato diverse aggressioni contro
l'assemblea ejidale; il più grave due mesi fa, quando un gruppo di "non
cooperanti" evangelici ha investito intenzionalmente diversi indigeni
causando la morte, fino ad ora impunita, di Aurelio Díaz Hernández.

 

Il punto
conflittuale successivo si trova nelle vicinanze del crocevia di Cuxuljá, dove
la Orcao ha occupato e commercializzato terre recuperate della regione autonoma
zapatista Che Guevara, in particolare Bosque Bonito, che quelli della Orcao
hanno battezzato Jetjá.

 

Non lontano, a
Carrizalito e dintorni, la Organización Campesina Emiliano Zapata (Ocez), subisce
le aggressioni della Orcao, che insistentemente si ritiene paramilitare.

 

Nelle comunità di
Jotolá e San Sebastián Bachajón (entrambe dell'Altra Campagna), il gruppo
filogovernativo che li aggredisce, e che collabora con la prevista autostrada
dietro la promessa di partecipare all'abbondanza turistica che prevede il
governo e gli impresari (turistici, delle pompe di benzina ed appaltatori) è la
Opddic. A volte sotto altre sigle, ma sempre del PRI, nei municipi ufficiali di
Ocosingo, Chilón, Tumbalá, Salto de Agua e Palenque.

 

San Sebastián
Bachajón si trova tra le cascate di Agua Azul e la regione autonomo zapatista
San José. Lì, come hanno recentemente ricordato gli ejidatarios,
"poliziotti statali e federali continuano ad occupare illegalmente il
nostro territorio, minacciando con loro paramilitari della Opdicc e
spogliandoci del nostro diritto di controllare il nostro territorio e le risorse
naturali”.

 

A sua volta, gli
ejidatarios di Jotolá la settimana scorsa hanno denunciato minacce ed
aggressioni da parte di membri della Opddic "che sparano con le loro armi
spaventando le nostre compagne e compagni ed i nostri figli.” http://www.jornada.unam.mx/2009/09/02/index.php?section=politica&article=015n2pol

 

(Traduzione “Maribel” – Bergamo  http://chiapasbg.wordpress.com )




      
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