[Ezln-it] I 12 prigionieri d'Atenco ancora da liberare
nodosolidale at autistici.org
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Wed Oct 21 04:32:08 CEST 2009
Abbiamo aggiornato il nostro sito con una lista in cui si descrive
brevemente chi sono i 12 prigionieri politici sequestrati dallo stato
messicano il 3 e 4 maggio 2006 ad Atenco, per i violenti scontri che si
ebbero.
Per loro e per tutti gli/le altr* prigionier* politic* s'e' attivitata in
Messico la campagna "Primero Nuestr at s Pres at s", che prevede una serie
d'azioni decentrate e racchiuse in un arco di tempo dal passato 26
settembre al 30 novembre 2009, organizzate dagli/lle aderenti all'Altra
Campagna promossa dall'EZLN.
Per conoscere i nostri compagni d'Atenco incarcerati:
http://www.autistici.org/nodosolidale/progetti_det.php?l=it&id=14
Ignacio del Valle Medina è originario di San Salvador Atenco e membro del
Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (FPDT) e uno dei suoi dirigenti
più conosciuti. Di lavoro serigrafista, ha una sposa e tre figli; e' nato
nel 1953 e tutti quelli che lo conoscono lo chiamano con affetto "Nacho".
Sin da giovane, essendo studente di sociologia, si interessò a favorire
azioni per la giustizia, motivo per cui comincia a mettersi in vari gruppi,
tra cui un di alfabetizzazione per gli abitanti locali per poi più tardi
lottare contro le alte tariffe dell'energia elettrica. Negli anni 80
partecipa attivamente nel Fronte Popolare Regionale di Texcoco e negli anni
90 nel Fronte Popolare della Valle de Mexico insieme con vari compagni che
oggi fanno parte del FPDT. Partecipa nella creazione di "Abitanti Uniti di
San Salvador Atenco", un gruppo civile di assistenza e aiuto sociale per
migliorare le condizioni di vita degli abitanti della sua località, per
infine prendere parte alla formazione, nel 2001, del Fronte dei Popoli in
Difesa della Terra, organizzazione di vicini e contadini contrari al
progetto dell'aeroporto che pretende rubare le loro terre agli abitanti di
San Salvador Atenco.
Gli piace vedere la boxe e il calcio. Ascolta musica popolare e di protesta
e legge molti romanzi. Uno dei suoi hobby era di tagliare i capelli
gratuitamente, anche se si dice che tutti quelli a cui gli tagliava i
capelli alla fine avevano lo stesso taglio: gli metteva una tazza in testa
e la usava come guida per tagliare.
L'arrestarono il 3 maggio 2006, nella sua casa privata a Texcoco, stato di
Mexico, con forte brutalità da parte della polizia, tra cui minacce di
morte, tortura, botte e calci. Al momento della detenzione non si mostra
nessun mandato di cattura; neanche ha avuto un avvocato difensore nella sua
dichiarazione preparatoria, la qual cosa tra altre è una violazione a un
processo dovuto ed alle garanzie costituzionali fondamentali. E' stato
sentenziato per tre accuse di sequestro per scambio, le prime due sommano
67 anni e 6 mesi di prigione e per la terza è stato condannato ad altri 45
anni, sommano 112 anni, il che equivale all'ergastolo.
Riguardo la sua condanna esistono irregolarità, per esempio, non è stato
accreditato il corpo del reato di sequestro per scambio; su questo c'è
l'antecedente con cui due altri membri del FPDT hanno vinto una risoluzione
giuridica che li assolve dal reato di sequestro per scambio, proprio
perché il Tribunale corrispondente arrivò alla conclusione che "non si
configurava il corpo del reato", da cui si deduce che questo non si
materializzò mai. L'accusa e la condanna contro Ignacio del Valle è
basata su questi stessi fatti, ciò dunque apre la possibilità che facendo
ricorso direttamente contro la condanna a 67 anni, questa possa essere
revocata.
Si trova prigioniero nel Centro Federale di Riadattamento Sociale n°1 "El
Altiplano", situato nel Estado de Mexico, municipio Almoloya de Juarez.
Felipe Alvarez Hernandez è un contadino originario di Nexquipayac, Atenco,
e membro del FPDT. E' un coltivatore di mais e ha una sposa e tre figlie.
E' nato nel 1951. Inizia il suo attivismo sociale fin da molto giovane,
partecipando alle riunioni contadine. Negli anni 80 partecipa nel Fronte
Popolare Regionale a Texcoco e negli anni 90 nel Fronte Popolare della
Valle de Mexico, per infine prendere parte alla formazione, nel 2001, del
Fronte dei Popoli in Difesa della Terra, organizzazione di vicini e
contadini contrari al progetto dell'aereoporto che spoglierebbe dele loro
terre gli abitanti di San Salvador Atenco.
Gli piace la musica "ranchera" e i "corridos" (musica popolare della
campagna messicana, ndt). Gli piace pure cantare, giocare con i suoi nipoti
e partecipare agli eventi festivi del villaggio. E' conosciuto anche per il
suo leggendario cavallo "patas".
Fu arrestato il 3 maggio 2006 con enorme brutalità poliziesca, pestato in
faccia e trascinato per le scale a faccia in giù per portalo al veicolo
della polizia dove si continuò a picchiarlo. I pestaggi proseguirono per
varie settimane anche dopo l'arresto. E' stato ingiustamente condannato a
67 anni di prigione.
Riguardo la sua condanna si riscontrano irregolarità, per esempio, non è
stato accreditato il corpo del reato di sequestro per scambio; su questo
c'è l'antecedente con cui due altri membri del FPDT hanno vinto una
risoluzione giuridica che li assolve dal reato di sequestro per scambio,
proprio perché il Tribunale corrispondente è arrivato alla conclusione
che "non si configurava il corpo del reato", da cui si deduce che questo
non si materializzò mai. L'accusa e la condanna contro Felipe Alvarez
Hernandez è basata su questi stessi fatti, ciò dunque apre la
possibilità che facendo ricorso direttamente contro la condanna a 67 anni,
questa possa essere revocata.
Si trova prigioniero nel Centro Federale di Riadattamento Sociale n°1 "El
Altiplano", situado nel Estado de Mexico, municipio Almoloya de Juarez.
Hector Galindo Gochicoa è appartenente e consulente giuridico del Fronte
dei Popoli in Difesa della Terra. E’ nato a Nezahualcòyotl, Stato del
Messico, il 6 Febbraio del 1974. Al momento del suo arresto studiava nella
Facoltà di Diritto nell’Università Nazionale Autonoma del Messico. E’
stato arrestato il 3 Maggio del 2006 nel Municipio di Texcoco, Stato del
Messico, con forte brutalità poliziesca, che ha incluso minacce di morte,
colpi con manganello e scudo, calci, così come posizioni scomode obbligate
per lungo periodo. Non ha contato sull’avvocato difensore al momento
dell’istruttoria. E’ stato ingiustamente condannato a 67 anni e 6 mesi
di prigione per il reato di sequestro di persona, si trova inoltre
processato per il reato di attacchi alle infrastrutture di comunicazione e
ai mezzi di trasporto imputato di esserne l’ideatore. Si trova in un
Penale Federale di Massima Sicurezza, braccio N°1, Altopiano (senza
diritto a visite familiare).
Jorge Alberto e Roman Adàn Ordonez Romero sono due originari de La
Pastoria, Atenco, Stato del Messico. Nessuno di loro appartiene ad alcuna
organizzazione sociale. Jorge è sarto e operaio edile, è nato nel 1980,
ha una moglie e due piccoli figli. Anche Roman è un sarto, è nato nel
1985 e vive con sua madre. A entrambi piace molto il ciclismo ed il calcio,
la musica da banda e il pasito duranguense, ma anche suonare la chitarra e
cantare. Roman, malgrado la sua giovane età, si era fatto carico delle
spese di sua sorella, che è madre nubile di una bambina, e anche di sua
madre. Sempre molto responsabile, non ha voluto che sua madre continuasse a
lavorare. Per questo dispiace ancor di più della sua prigionia, giacché
quello che ora percepisce per fare buste di carta riciclata, attività che
ha imparato a fare in prigione, non è molto e sua madre ha dovuto
ritornare a lavorare. Considera ingiusto che ora sua madre debba continuare
a mantenerlo. Entrambi sono stati arrestati il 3 Maggio 2006 a un posto di
blocco della Polizia Federale Preventiva sulla strada Lecheria-Texcoco
mentre viaggiavano in sella alle bici. Le pattuglie li hanno fermati e
hanno chiesto loro un documento. Non avendolo, uno dei comandi li ha
associati arbitrariamente agli eventi di quel giorno. Li hanno fermati con
estrema violenza e hanno ricevuto calci e manganellate per condurli a un
veicolo della polizia sul quale hanno gettato le loro biciclette. Li hanno
torturati per due ore. Sono stati arrestati insieme con Alejandro Pilòn
Zacate. Una vota arrestati sono stati messi in ginocchio e con la testa tra
le gambe per lungo tempo. Si trovano prigionieri nel Centro di
Riadattamento Sociale Dottor Alfonso Quiròz Cuaron, al Molino de Las
Flores, Texcoco. Sono stati ingiustamente condannati a 31 anni di prigione
sotto l’accusa di sequestro di persona.
Alejandro Pilòn Zacate è decoratore di vestiti, originario di Santa Maria
Chiconcuac, Stato del Messico, è nato nel 1980. Ha una moglie e un bambino
di 8 anni con particolari necessità. Gli piace molto il frontòn e correre
in bicicletta. La maggior parte del tempo la passava con suo figlio, in
terapie familiari e individuali per la sua condizione particolare. Non
appartiene a nessuna organizzazione sociale. E’ stato arrestato il 3
maggio del 2006 in una retata della Polizia Federale
Preventiva nella strada Lecherìa-Texcoco, mentre circolava sulla sua
bicicletta. Le pattuglie lo hanno fermato e gli hanno chiesto un documento.
Non avendolo, uno dei comandi lo ha associato arbitrariamente agli eventi
repressivi di quel giorno. Lo hanno fermato con estrema violenza e ha
ricevuto calci e manganellate. Una volta arrestato è stato messo in
ginocchio e con la testa tra le gambe per lungo tempo. E’ stato arrestato
insieme con i fratelli Ordonez Morero. Si trova prigioniero nel Centro di
Riadattamento Sociale Dottor Alfonso Quiroz Cuaròn, nel Molino de las
Flores, Texcoco. E’ stato ingiustamente condannata a 31 anni di prigione
sotto l’accusa di sequestro di persona.
Juan Carlos Estrada Cruces, originario di San Francisco Acuexcomac, Atenco,
Stato del Messico, bici-taxista e autista di trasporto pubblico, è nato
nel 1982. Viveva con la sua compagna e sua figlia di circa 10 anni. Non
appartiene a nessuna organizzazione sociale. E’ stato arrestato il 3
maggio del 2006. Si trova prigioniero nel Centro di Riadattamento Sociale
Doctor Alfonso Quiroz Cuaròn, nel Molino de las Flores, Texcoco. E’
stato ingiustamente condannato a 31 anni di prigione sotto l’accusa di
sequestro di persona.
Julio Cesar Espinosa Ramos, originario di San Pablito, Chiconcuac, Stato
del Messico. Di professione commerciante, è nato nel 1988. Al ritorno dal
lavoro, le sere, lo appassionava giocare al frontòn, nei canchas di San
Pablito. Era fidanzato di una ragazza molto allegra che condivideva con lui
la passione per il calcio. E’ stato arrestato il 3 maggio del 2006. Lo
hanno colpito le forze di polizia con il manganello e una tavola di legno,
ed è stato preso a calci per tutto il corpo. Lo hanno minacciato di morte.
Si trova prigioniero nel Centro di Riadattamento Sociale Dottor Alfonso
Quiroz Cuaròn, nel Molino de las Flores, Texcoco. E’ stato ingiustamente
condannato a 31 anni di prigione sotto l’accusa di sequestro di persona.
Ines Rodolfo Cuellar Rivera, originario di San Miguel Tlaixplan, avvocato
d’ufficio. Sposato e padre di un bambino di appena 5 anni, la sua più
grande passione è stata scrivere. Per la formazione cattolica che ha
ricevuto da sua madre, in qualche momento ha pensato di essere un
sacerdote. Oggi prigione continua a scrivere in prigione. Dopo che il suo
compagno Vicente ha ottenuto la sua libertà, si è assunto la
responsabilità di mettere per iscritto la voce dei prigionieri e ha
continuato a scrivere il giornalino che ha ribattezzato come “Le Voci del
Silenzio”, attraverso il quale ha entusiasmato i prigionieri comuni
affinché scrivessero su questo bollettino. Si trova nel Centro di
Riadattamento Sociale Dottor Alfonso Quiroz Cuaròn, nel Molino de Las
Flores, Texcoco. E’stato ingiustamente condannato a 31 anni di prigione
sotto l’accusa di sequestro di persona.
Edgar Eduardo Morales, originario di San Miguel Tocuila, Texcoco.
Eccellente studente di scuola superiore secondo i suo professori e inoltre
instancabile lavoratore, siccome sapeva che doveva aiutare suo padre nel
mantenere la casa e per “essere esempio per i suoi fratelli minori”,
dal momento che egli è il più grande dei tre fratelli. Gli piace anche
giocare a calcio, sport in cui ha vinto alcuni campionati. Racconta che la
sua fidanzata gli ha fatto visita per tutto un anno, però egli ha deciso
di terminare la relazione durante una depressione per essere stato
ingiustamente imprigionato così a lungo. Si trova nel Centro di
Riadattamento Sociale Dottor Alfonso Quiroz Cuaròn, nel Molino de Las
Flores, Texcoco. E’stato ingiustamente condannato a 31 anni di prigione
sotto l’accusa di sequestro di persona.
Oscar Hernandez Pacheco, originario di San Salvador Atenco. Autista
privato. Con un figlio di 3 anni e una bambina di 8, gli piace praticare il
calcio. Ha appartenuto alla sezione locale, dirigendo cinque squadre, che
andavano dai bambini fino ai veterani, ottenendo due coppe di campionato e
terzi posti nella liga. Si trova nel Centro di Riadattamento Sociale Dottor
Alfonso Quiroz Cuaròn, nel Molino de Las Flores, Texcoco. E’stato
ingiustamente condannato a 31 anni di prigione sotto l’accusa di
sequestro di persona.
Narciso Arellano Hernandez, originario di La Magdalena Panoaya, Texcoco, è
operaio edile. Sposato con un figlio di 7 anni, praticava il calcio e gli
piaceva spostarsi in bicicletta. Non gli sono mai piaciuti i problemi, per
questo ha sempre evitato qualsiasi conflitto, fino a quel 3 maggio in cui
senza domandargli niente lo hanno colpito e improvvisamente ha visto la sua
vita completamente sconvolta. Quello che più gli dispiace è non poter
stare al fianco di suo figlio e nemmeno spiegargli perché si trova nel
penale. Si trova nel Centro di Riadattamento Sociale Dottor Alfonso Quiroz
Cuaròn, nel Molino de Las Flores, Texcoco. E’stato ingiustamente
condannato a 31 anni di prigione sotto l’accusa di sequestro di persona.
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