[Ezln-it] Jaime Martínez Veloz: Una nuova Cocopa - 1a Parte

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sat Oct 10 16:05:31 CEST 2009





La Jornada – Venerdì
9 ottobre 2009

Una nuova Cocopa
per nuovi tempi

Jaime Martínez
Veloz/I

All'inizio della 61 Legislatura e di fronte alla necessità
che si risolvano le cause che diedero origine all'insurrezione zapatista, così
come i motivi che provocarono l'attuale sospensione del dialogo, è
indispensabile fare un'analisi dei principali momenti che si sono presentati
nello svolgimento del conflitto.  

Il primo gennaio 1994 l'Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale (EZLN) convocò all'insurrezione con una dichiarazione di guerra
all'Esercito Messicano e all'occupazione militare di diversi municipi,
innalzando le bandiere dei diritti collettivi dei popoli indigeni e la
costruzione di un nuovo modello di nazione.

La minaccia di una destabilizzazione generalizzata mobilitò
ampi settori sociali ed obbligò i contendenti a sospendere gli scontri militari
e riunirsi intorno ad un tavolo a dialogare per la prima volta nella cattedrale
di San Cristóbal de las Casas, in un processo che è risultato difficile e
complesso.  

Era allora presidente della Repubblica Ernesto Zedillo Ponce
de Leone. Ci furono i primi incontri tra i funzionari dell’Esecutivo federale e
la dirigenza dell'EZLN, bruscamente interrotti il 9 febbraio 1995, quando
furono emessi mandati di cattura contro la dirigenza della comandancia
zapatista.

Questa decisione dell'Esecutivo scatenò una grave crisi che
si superò solo con l'intervento del Potere Legislativo federale che il 10
aprile 1995 approvò all'unanimità la Legge per il Dialogo, la Negoziazione e la
Pace Degna in Chiapas, che contiene la strategia per favorire la comprensione
tra le parti, riafferma la sovranità tra poteri e risolve giuridicamente la
questione dei mandati di cattura.  

Di fatto, e con il sostegno di tutte le istituzioni e
partiti politici, da questa legge nacque la piattaforma per strutturare il
processo di dialogo e pacificazione tra il governo federale e l'EZLN
dall'aprile 1995 al settembre 1996.

L'agenda di questo processo, promossa congiuntamente,
includeva i temi: diritti e cultura indigeni, democrazia e giustizia, benessere
e sviluppo, riconciliazione in Chiapas e diritti della donna, lasciando alla
fine la cancellazione della dichiarazione di guerra e gli accordi di pace
definitivi. Il metodo di lavoro permetteva lo svolgimento di incontri e
consultazioni tra le delegazioni delle parti con le sue rispettive istanze.

Il 16 febbraio 1996 a San Andrés Larráinzar si firmò il
primo accordo parziale sul tema dei diritti e cultura indigeni, dopo un intenso
e promettente processo di dialogo e negoziazione. Il secondo tema in agenda era
democrazia e giustizia, il cui sviluppo fu contrario a precedente; la parte
governativa si rifiutava costantemente di esporre la sua posizione ai tavoli di
dialogo, atteggiamento che differiva dalle intenzioni che il presidente della
Repubblica aveva dichiarato alla Cocopa (Commissione di Concordia e
Pacificazione).

Davanti al fallimento del tavolo ed i ritardi nella
realizzazione dei primi accordi, nell'agosto del 1996 l'EZLN dichiarò sospeso
il dialogo fino a che non si fosse concretizzato quanto concordato in materia
di diritti e cultura indigeni. Per superare la crisi, contando sull'appoggio
delle rispettive dirigenze di partito, i membri della Cocopa nel novembre del
1996 elaborarono la Iniziativa di Riforma Costituzionale in Materia di Diritti
e Cultura Indigeni, che fu presentata all'EZLN che la accettò, benché, disse,
non includesse tutte le sue aspirazioni. Al riguardo il subcomandante Marcos
affermò che dopo la sua approvazione al Congresso dell'Unione, nel marzo del
1997, si sarebbe potuto firmare un protocollo di pace anticipato, per
permettere che i successivi temi dell'agenda si sviluppassero senza tensioni di
carattere militare.

La risposta del governo federale all'iniziativa della Cocopa
fu in senso contrario alla posizione zapatista; il presidente della Repubblica
non riconobbe i termini approvati dai suoi rappresentanti e respinse
assolutamente l'iniziativa, adducendo "imprecisioni tecnico
giuridiche"; successivamente si rifiutò apertamente di affrontare le
questioni di fondo.  

Questi incidenti provocarono l'allontanamento delle parti e
dentro il governo federale si rafforzò la strategia contrainsurgente di
incoraggiare settori indigeni a scontrarsi con violenza con gli zapatisti, con
risultati disastrosi per le comunità e per il processo di pace; la tragedia di
Acteal è risultato di questa strategia. Vicente Fox Quesada assunse quindi la
Presidenza della Repubblica e la legge Cocopa in materia di diritti e cultura indigeni,
defenestrata dal suo predecessore, fu presentata al Congresso. Tuttavia, questa
decisione non ebbe l'accompagnamento indispensabile affinché i suoi effetti si
trasformassero in incentivi per la pace.. Il testo promosso dal Congresso
escluse parti sostanziali già concordate nei conclavi di San Andrés Larráinzar,
e questo fu interpretato dall'EZLN come il tradimento di tutta la classe
politica. http://www.jornada.unam.mx/2009/10/09/index.php?section=opinion&article=021a2pol


.... segue
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chipasbg.wordpress.com )




      
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://lists.ecn.org/pipermail/ezln-it/attachments/20091010/0a1c5864/attachment.html 


More information about the Ezln-it mailing list