[Ezln-it] Transfobia e repressione al corteo del 2 ottobre nel DF

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Wed Oct 7 05:37:42 CEST 2009



Dalla Brigada Callejera, riceviamo ed inoltriamo:
http://www.autistici.org/nodosolidale/news_det.php?id=1574

Celerini del Distretto Federale (DF) incitano all'odio verso le attiviste
transgender nella manifestazione capitolina del 2 d'ottobre

Mente il Segretario della Sicurezza Pubblica del DF: sì, ci sono state
aggressioni a manifestanti pacifici

Agenzia di Notizie Indipendenti Noti-Calle: Jaime Montejo, Nayeli e altri
reporter, Mexico Df, lunedi' 5 ottobre: 
Venerdi' 2 ottobre, nel corteo che commemora la mattanza di Tlateloclco,
circa 50 celerini della Segreteria della Sicurezza Pubblica del Distretto
Federale hanno tagliato il passo allo spezzone dell'Altra Campagna promossa
dall'EZLN, all'altezza di Viale Madero e l'Eje Central Lazaro Cardenas,
nell'intento di accerchiare ed immobilizzare tale spezzone e utilizzando
come pretesto il tafferuglio di un gruppo di provocatori infiltrati fra
alcuni spezzoni.

L'attivista detenuta (insieme ad altri 25 compagni, ndt) e' la compagna
trasgender "Nayeli", membro del collettivo Altra Cultura del DF, arrestata
per difendere il suo diritto alla libera espressione e alla manifestazione
pacifica. La detenzione di Nayeli, attivista trans dell'Altra Campagna, e'
stato un atto di transfobia, dato che i celerini le sono saltati addosso,
l'hanno presa a manganellate e privata della sua liberta', incitando
all'odio contro le persone di orientamento sessuale differente da quello
eterosessuale; per il solo fatto d'indossare vestiti da donna e non essere
una femmina biologica.

L'atteggiamento del corpo dei celerini del Distretto Federale e' distante
anni luce dalle dichiarazioni ufficiali del Governo del Distretto Federale
riguardo il rispetto e la promozione di politiche pubbliche non
discriminatorie verso il settore lesbico, gay, bisessuale, transessuale,
transgender ed intersessuale di Citta' del Messico.

Testimonianza:

La compagna Nayeli segnala che l'impegno che ha preso con la Sesta
Dichiarazione della Selva Lacandona lo "stiamo modestamente compiendo come
parte del collettivo L'Altra Cultura del DF," e ha segnalato che e' stato
aggredito e picchiato anche il chitarrista Victor del medesimo collettivo,
al quale gli hanno distrutto gli occhiali e la chitarra, mentre cercava di
difendere la compagna Nayeli. "In ogni momento la nostra attivita' e' stata
totalmente pacifica, non abbiamo usato armi, ne' pietre e pali, ne' abbiamo
lanciato oggetti e questo lo possono testimoniare numerosi cameramen e
persone che osservavano".

Nayeli prese la decisione di chiamare l'attenzione della gente per impedire
che i celerini sequestrassero a un compagno che stava vicino a lei e che se
lo stavano portando via, dato che lei pensa che tocca farla finita con la
storia che la dittatura messicana continua a sequestrare impunemente la
migliore gente del nostro paese, mentre continuano a farsi ricchi un
groppuscolo di riccaccioni ed i loro fottuti complici governanti.

Racconta che e' maggiormente doloroso per una donna col corpo di uomo
essere chiamata puttana e altre parole umilianti che sono abituati ad usare
i criminali in uniforme che sostengono la ILLEGALE, ANTICOSTITUZIONALE E
CRIMINALE DITTATURA CHE ATTUALMENTE GOVERNA IL PAESE e che le botte
ricevute davanti a tutti sono le stesse che quotidianamente ricevono i
giovani che sono sequestrati e umiliati dai criminali in divisa nelle
carceri, nelle celle, nelle altre segrete della dittatura.

"Le donne con corpo di uomo non hanno diritti reali in questo regime; non
possiamo denunciare gli abusi che subiamo, nemmeno la discriminazione,
perche' ancor piu' grande e' l'umiliazione ed i maltrattamenti che
riceviamo quando cerchiamo di farlo legalmente; il calvario e' maggiore, ci
umiliano, perche' ci confondono con gli omosessuali e ci esibiscono come
fenomeni da circo. Queste cose non le possono capire i maschilisti
omofobici che inondano i tribunali e ci fanno soffrire ancor di piu', dato
che dopo essere state vessate nelle strade, veniamo insultate dai
funzionari. 

In quanto donne siamo abituate ad azzittarci e piangere in silenzio, cosi'
come a nascondere il nostro dolore quando ci picchiano, ci maltrattano o
non ci comprendono, addirittura anche con le persone a cui vogliamo bene".
E' tanto il dolore che Nayeli a volte preferisce morire che continuare a
subire la discriminazione e i guai che comporta essere donna transessuale
in Messico. Nonostante tutto, Nayeli continuera' a resistere e a lottare
per un mondo dove ci sia spazio per le donne con corpo di uomo. Affinche'
in futuro smetta di essere una disgrazia "vivere nel corpo sbagliato".

Nayeli chiede a tutti i suo fratelli e sorelle della Sesta e dell'Altra
Campagna, convocata dall'EZLN e dalla gente semplice, di proseguire a
lottare per un mondo che contenga molti mondi, un mondo senza capitalismo,
senza discriminazione e senza potenti. Ci ha detto anche che se questo
messaggio smuove qualcosa nel tuo cuore, inoltralo, e cerca di fare
qualcosa affinche' i maltrattamenti dei prepotenti e dei governanti non
rimangano piu' sommersi nel silenzio delle lacrime e della solitudine,
forse da donna capirai, conclude il messaggio di Nayeli Hernandez.

Le bugie:

Il Segretario della Sicurezza Pubblica del Distretto Federale, il
contrammiraglio navale Manuel Mondragon y Kalb, mente quando dice che non
ci sono stati feriti durante il corteo del 2 d'ottobre, che i celerini
capitolini solo si sono difesi dagli attacchi dei provocatori e che sono
intervenuti quando un gruppo di saccheggiatori ha attaccato un negozio nei
paraggi del Palazzo delle Belle Arti.

L'Altra Campagna ha video e fotografie che testimoniano la dimensione delle
bugie di Mondragon. Ci sono i casi di Nayeli e Victor, membri del
collettivo L'Altra Cultura del DF, che in nessun momento hanno utilizzato
armi, pietre, pali e ne' hanno lanciato oggetti contro qualche negozio o
contro gli uomini in divisa. Il loro reato e' stato evitare che la polizia
si portasse via altri attivisti che in maniera pacifica manifestavano nelle
strade Madero e Eje Central, a margine dei provocatori ed infiltrati nel
corteo.

Le aggressioni contro gli attivisti segnalati si inscrivono in un clima di
omofobia poliziesca, visto che Nayeli e' stata arrestata essenzialmente per
essere percepita come un uomo biologico vestito da donna, fatto che ha
fomentato ancor di piu' i poliziotti, piuttosto che fosse stata un uomo
apparentemente eterosessuale. La domanda obbligatoria e' se i celerini
transfobici hanno agito per conto proprio o se hanno ricevuto ordini
superiori.

tradotto da Nodo Solidale
http://www.autistici.org/nodosolidale/



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