[Ezln-it] Zapatisti picchiati e minacciati di morte
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Nov 30 10:19:31 CET 2009
La Jornada – Domenica 29 novembre 2009
Zapatisti picchiati e minacciati di morte
Hermann Bellinghausen, inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis. 28 novembre. Autorità della giunta di buon governo (JBG) di Oventic hanno informato che priisti della comunità La Lagunita II, municipio di San Cristóbal de las Casas, hanno picchiato dei contadini, basi di appoggio dell'EZLN, sequestrato Francisco Gómez Hernández e minacciato di ucciderlo.
I fatti sono avvenuti lo scorso 22 novembre quando un gruppo di zapatisti di La Lagunita II erano andati a pulire la sorgente dove si riforniscono di acqua ed hanno trovato che il flusso d'acqua era stato deviato al pozzo di Macario Pérez Sánchez, di filiazione priista. "I compagni hanno ricollegato i tubi perché l'acqua è di tutti", riporta la testimonianza raccolta dalla JBG.
Ore dopo, Pérez Sánchez "si è avvicinato alla casa del nostro compagno base di appoggio, Luis Pérez Hernández, a tirare pietre contro la casa malgrado sua moglie fosse malata". Questi "è uscito per dirgli in buona maniera che non era bene quello che stava facendo e che non voleva avere problemi proprio con suo zio". Il signor Macario si è scagliato contro di lui ed ha cominciato a picchiarlo. Due zapatisti, Agustín Pérez Gómez ed Antonio Gómez Vásquez, hanno cercato di separarli, "ma Macario ha gridato richiamando il suo gruppo che è arrivato con bastoni e pietre a picchiare i compagni, poi hanno preso il nostro compagno Francisco Gómez Hernández e l'hanno portato via".
Davanti a questo, gli zapatisti hanno trattenuto Pérez Sánchez che per fuggire si è lanciato in un piccolo dirupo dove si è ferito, ed ora sostiene di essere stato aggredito dai nostri compagni, ma questa è una bugia". Poi è stato catturato dagli zapatisti, "ma senza essere picchiato".
La JBG ha smentito la versione dei fatti rilasciata dall'agente municipale ufficiale Alberto Pérez Pérez, che ha dichiarato ai media locali che il conflitto è nato per l'utilizzo del serbatoio dell'acqua, della strada e di un terreno conteso, si presume di proprietà di Macario, "ma questa è una bugia".
La giunta sostiene che i filogovernativi "vogliono dimostrare che gli zapatisti provocano scontri tra fratelli indigeni, ma le basi di appoggio non vogliono appropriarsi della sorgente, perché è per tutta la comunità; e non c'è nemmeno nessuna contesa per la terra, solo intimidiscono i nostri compagni impedendo loro di transitare; tanto meno c'è l'intenzione di togliere terre a qualcuno".
Gli zapatisti ribadiscono di aver manifestato in varie occasioni "che la nostra lotta è contro il sistema capitalista e non contro i nostri fratelli poveri". Accusano delle azioni violente Macario Pérez, sua moglie Rosa Feliciano Pérez Pérez ed una decina di "complici". Hanno partecipato anche Juan e Martín Collazo, originari di Las Palmas Primera Sección, sul cerro Huitepecc. In casa del primo "è dove avrebbero ucciso Francisco". Lo hanno denudato, gettato acqua fredda e picchiato con l'aiuto di Sergio Pérez Pérez, originario di Zacualpa. Lo zapatista è stato liberato il giorno dopo ed è stato portato in ospedale per le grave ferite; in ospedale sono ricoverati anche altri tre zapatisti feriti.
Lo stesso Macario Sánchez era stato scoperto dalla polizia giudiziaria statale, a seminare e coltivare marijuana e nell'agosto del 2006 "aveva ingaggiato Juan Díaz, di Zacualpa, per uccidere Antonio Gómez Vásquez", ma il potenziale assassino aveva desistito. Le aggressioni sono continue fin dal 2004. Attualmente agli zapatisti è impedito l'accesso al tempio cattolico di La Lagunita. http://www.jornada.unam.mx/2009/11/29/index.php?section=politica&article=015n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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