[Ezln-it] Trasferiti in carcere gli 8 fermati

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue May 12 11:27:50 CEST 2009


La Jornada – Sabato 9 maggio 2009
 
 
La Giunta di Buon Governo di Morelia ha comunicato l’arresto dei “veri colpevoli”
 
Trasferiti nel carcere di El Amate gli otto simpatizzanti dell’EZLN e dell’Altra Campagna
 
Senza prove e senza la presenza del giudice la segretaria del tribunale ha decretato l’arresto formale
 
Hermann Bellinghausen - Inviato
 
Caracol di Morelia, Chis., 8 maggio. Juan Sabines Guerrero, governatore perredista del Chiapas ha i suoi primi "prigionieri politici" zapatisti trasferiti oggi nella prigione di El Amate, a Cintalapa de Figueroa. Sono otto: uno, base di appoggio dell'EZLN, e sette dell'Altra Campagna. 
 
Prima di apprendere la notizia, questa mattina, la giunta di buon governo (JBG) di Morelia aveva informato di avere sotto la sua custodia i due assalitori rei confessi (che io stesso ho potuto vedere e raccoglierne le dichiarazioni) che operavano nelle vicinanze di Agua Azul, sulla strada Ocosingo-Palenque. 
 
Nel primo pomeriggio, prima del termine legale ed in assenza non solo di prove, ma perfino del giudice, la segretaria del tribunale del distretto di Tuxtla Gutiérrez a El Amate, Fabiola del Rosario Díaz García, ha decretato formale arresto contro gli otto contadini tzeltales di San Sebastián Bachajón (municipio di Chilón). 
 
Secondo la difesa, "si conferma il carattere politico del processo, diretto dalla segreteria del Governo del Chiapas, a guida di Noé Castañón, amico personale del segretario di Governo, Fernando Gómez Mont". Questo conferma, aggiungono gli avvocati, "l'assoggettamento del Potere Giudiziale all'Esecutivo dello stato". 
 
Da parte sua la JBG sostiene di avere pienamenteidentificato la banda che da due anni agisce in quella regione ed i cui legami con agenti della Polizia Statale Preventiva (PEP) e Stradale (PEC) sono noti a Betel Yochip ed Agua Clara. "I priisti se la ridono che in prigione ci stiano i compagni e non i veri ladri", ha detto a La Jornada uno zapatista di Agua Clara nel caracol di Morelia. 
 
La banda di assaltanti (quella vera) è composta da Manuel Pérez Gómez, identificato come il "capo" del gruppo, dai suoi figli Pedro, Sebastián e Juan Pérez Cruz, e dai fratelli Miguel, Pascual e Jacinto Hernández Moreno. Questi ultimi si riunivano nella sua casa con agenti della polizia statale nei giorni scorsi, durante gli operativi scatenati dal governo statale nelle vicinanze di Agua Azul. 
 
I due giovani sotto custodia, Manuel Pérez Gómez (omonimo del precedente) e Manuel Gómez Vázquez, di 19 e 16 anni rispettivamente, sono stati denunciati alla JBG dai loro stessi familiari ed erano nuovi nella banda. Attualmente svolgono "lavori comunitari" in una milpa gestita dall'autorità autonoma e ricevono sostentamento insieme alle decine di basi zapatiste che lavorano nel caracol. Trascorrono la notte in due celle separate. 
 
La JBG di Morelia ribadisce l'arresto ingiustificato dello zapatista Miguel Vázquez Moreno, catturato "di sorpresa, mentre lottava per guadagnarsi la giornata per sé e la famiglia, trasportando persone" nel centro turistico di Agua Azul. 
 
"E' evidente che il malgoverno del Chiapas sta provocando e costruendo false accuse, obbligandoli a firmare la loro deposizione con minacce e torture da parte dei poliziotti. Per noi, il nostro compagno è un prigioniero politico". La JBG attribuisce "all'incapacità di Juan Sabines" il fatto che "suoi repressori hanno torturato ingiustamente i nostri compagni, mentre i veri delinquenti stanno godendo la libertà nelle proprie case". 
 
La JBG tiene sotto la sua custodia due dei "veri assaltanti": Manuel Pérez Gómez, di Flor de Cacao (municipio Benemérito de las Américas) "con tatuaggi sulla mano sinistra ccon scitto 'crimine', e una croce a fianco, e cicatrici di vecchie ferite su entrambe le braccia che egli stesso si fece", e Manuel Gómez Vázquez, di Agua Clara (municipio Salto de Agua). 
 
Questi erano stati ingaggiati "dai veri capi degli assaltanti" (sopracitati) e portano armi calibro 22 a 16 colpi e nei giorni scorsi hanno sparato "dalla montagna" contro i poliziotti. Erano in pssesso anche di pistole ed armi bianche. "Vivono sulle montagne tra Betel Yochip e Agua Clara". 
 
Io stesso ho visto due filmati, girati questa settimana, dove i giovani sotto custodia raccontano la loro vita di emigranti a Cancun ed il modus operandi della banda che "li ha ingaggiati" al loro ritorno. 
 
In mattinata ad Ocosingo si è svolta una manifestazione di aderenti dell'Altra Campagna provenienti da diverse parti dello stato per chiedere la liberazione degli indigeni condannati. Il corteo è partito dalla sede autonoma zapatista Primero de Enero per concludersi nella piazza centrale dove sono stati esposti striscioni e cartelli davanti al palazzo municipale, presieduto dal panista Leonel Solórzano. 
  
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)


      
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