[Ezln-it] Allarme rosso nei luoghi d'incontro delle lavoratrici del sesso a Gauadalajara

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Wed Feb 11 00:02:40 CET 2009



Allarme rosso nei luoghi di incontro della rete messicana di lavoratori e
lavoratrici del sesso di Guadalajara, Jalisco


      Favorire la repressione non facilita la prevenzione dell'aids né
      dell'HIV in nessun gruppo umano.

      Le dichiarazioni pubbliche della dottoressa Blanca Estela Moreno,
      responsabile del Coesida di Jalisco (Consiglio statale per la
      prevenzione dell'HIV e aids) sono totalmente incoscienti.


Come lavoratori, lavoratrici e lavoratrici transgender del sesso dei nuclei
di cooperazione della Rete Messicana del lavoro sessuale di Guadalajara
Jalisco annunciamo la decisione maturata nel corso dell'Assemblea generale
straordinaria svoltasi lo scorso 5 febbraio di fare visita alla dottoressa
Blanca Estela Moreno, responsabile del Coesida Jalisco, per comunicarle che
cosa pensiamo delle sue dichiarazioni pubbliche a proposito di San Juan de
Dios e l'idea della presenza di punti di spaccio e droghe iniettabili nella
zona. A questo proposito, esprimiamo ciò che segue:
 
   1. La dottoressa segnala le zone di San Juan de Dios e della vecchia
      autostazione come zone rosse in quanto a consumo di droghe
      iniettabili, come succede in città come Tijuana, Puerto Vallarta e
      la colonia nordamericana di marines gringo di Chapala e dintorni.

   2. La dottoressa ha deciso che il Coesida cominci già a realizzare
      visite ai luoghi dove è frequente il consumo di droghe iniettabili.

   3. Nel contesto del suo "corso di abilitazione e prevenzione di HIV e
      aids nei consumatori di droghe iniettabili" ha visitato vari hotel
      e gruppi dove lavorano membri della Rete Messicana di lavoro
      sessuale, per "verificare" durante la consegna di preservativi la
      presenza di segni sulle braccia che lasciassero presumere l'uso di
      droghe iniettabili.

   4. Le dichiarazioni pubbliche nel "Universal Grafico", nel
      "Informador" e in "El Milenio", tra altri media, rappresentano una
      denuncia pubblica specifica: la esistenza a San Juan de Dios e
      nella vecchia autostazione di luoghi utilizzati per il consumo di
      droghe e sesso, particolarmente laddove si svolge il lavoro
      sessuale e più precisamente dove si concentra la presenza della
      Rete Messicana del lavoro sessuale (RMTS).

   5. Le visite ai punti di ritrovo di via de Gigantes, 5 de mayo,
      Parque Morelos e hotel Paris, per menzionarne alcuni, sono servite
      a preparare il terreno politico per operazioni di polizia contro
      lo spaccio dove non ce n'è, come accadde l'anno scorso quando il
      DIF municipale di Guadalajara (Desarrollo Integral de la Familia =
      istituzione di assistenza sociale, ndt) assieme al DIF dello stato
      di Jalisco "denunciarono" pubblicamente la presenza di
      prostituzione infantile dove non ce n'era, portando all'arresto di
      due dottoresse della RMTS e in seguito alla loro scarcerazione
      dovuta alla mancanza di alcuna responsabilità penale, civile e/o
      amministrativa.

   6. L'accordo firmato tra il Coseida e la Brigada Callejera (Brigata
      di strada) stabilisce nella seconda clausola, inciso uno, la
      creazione di un coordinamento con la nostra organizzazione in
      materia di prevenzione di HIV e aids, cosa che non si è mai
      verificata in questo caso, neppure prima di firmare l'accordo.

   7. L'accordo menzionato stabilisce nell'inciso sei della seconda
      clausola che il Coseida si sarebbe coordinato con la Brigada
      Callejera per rinforzare azioni specifiche come quella che invece
      è stata realizzata senza alcuna consultazione, nei punti di
      ritrovo dove la Brigada Callejera ricopre una presenza all'interno
      della comunità.

   8. La quinta clausola dell'accordo stabilisce che le parti si
      impegnano a mantenere assoluta riservatezza sulle informazioni di
      cui si disponga in seguito all'accordo; ma la dottoressa non ha
      rispettato neppure questo principio.

   9. La polizia ha già cominciato gli interrogatori sui presunti luoghi
      di spaccio e consumo, sulla presenza di droghe iniettabili e sul
      ruolo delle lavoratrici sessuali e responsabili dei luoghi dove
      esercitano, nell'ambito di questo processo.

  10. Forse la dottoressa Blanca Estela e il personale del Cosida non
      ricordano che c'è un interesse del governo municipale a ripulire
      la zona del tratto turistico che va da San Juan de Dios alla
      vecchia autostazione, nell'ambito della costruzione della Villa
      Panamericana e dei Giochi del 2011? Forse la dottoressa non sa che
      questo tipo di dichiarazioni, irresponsabili da parte di una
      funzionaria pubblica del suo livello, fomenta pretesti per
      chiudere stabilimenti mercantili e creare responsabilità penali
      per spaccio, quando queste pratiche non sussistono?

  11. Il Coesida non legge il giornale di polizia del DIF, che segnala
      in quali luoghi si trovano parcheggiatori, bambini di strada,
      venditori ambulanti e lavoratrici del sesso, tra altre categorie
      che si guadagnano la vita in strada, perché la polizia prenda
      provvedimenti contro questi gruppi?

  12.Ci auguriamo che i provvedimenti di polizia che deriveranno dalle
      dichiarazioni della dottoressa Blanca Estela del Coesida di
      Jalisco semplifichino il lavoro di prevenzione di HIV e aids nei
      contesti di repressione e violenza istituzionale promossi da lei
      stessa, nel tentativo d giustificare un preventivo milionario di
      2,7 milioni di pesos provenienti dal Censida (Centro nazionale per
      la prevenzione e il controllo di HIV e aids).

  13. Facciamo appello alle autorità del Centro nazionale per la
      prevenzione e il controllo di HIV e aids (Censida), il Consiglio
      nazionale per prevenire la discriminazione (Conapred) e la
      Commissione nazionale dei diritti umani (Cndh), perché
      stabiliscano criteri tecnici minimi contro la discriminazione e la
      violenza istituzionalizzata di gruppi già stigmatizzati come
      quello dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso.

  14. Da parte nostra abbiamo cominciato già martedì di questa settimana
      la nostra sesta campagna specifica di assistenza medica alle
      lavoratrici e lavoratori del sesso, ai/alle loro partner e
      clienti, e alla maggior parte dei lavoratori nei luoghi dove
      esercitano la propria professione: tramite la nostra nuova unità
      mobile l´assistenza fornisce la realizzazione di test rapidi per
      la diagnosi di HIV e aids, la prova di Papanicolau (citologia
      vaginale), colposcopia, assistenza alla famiglia, assistenza
      psicologica.

  15. Non ci serve assolutamente alcun sostegno da parte del Coesida di
      Jalisco e riteniamo conclusa la nostra relazione istituzionale in
      seguito alla violazione dell´accordo che era stato firmato.

  16. Riteniamo responsabile la dottoressa Blanca Estela Moreno,
      titolare del Coesida di Jalisco, degli atti di polizia che si
      realizzeranno come conseguenza delle sue dichiarazioni
      irresponsabili, in sintonia con questo anno elettorale. Riteniamo
      che il miglior percorso per prevenire HIV e aids non è fomentare
      le varie forze di polizia affinché le pratiche rischiose diventino
      più clandestine di quello che già sono.

  17. Cosa dirà la signora Blanca Estela quando le arriverà notizia
      delle azioni di polizia "ispirate" dalle sue dichiarazioni
      pubbliche? Forse dirà che lo scambio di siringhe si può usare come
      prova per il reato di spaccio, con ciò che si aggiungerà al
      processo sommario? La dottoressa non ricorda il 12 febbraio 2008,
      quando nel corso di una riunione tra funzionari della Presidenza
      municipale di Guadalajara e lavoratrici del sesso della RMTS si
      resero ridicoli dichiarando che non sapevano se i preservativi
      potevano essere usati per accusare qualcuno di sfruttamento della
      prostituzione.

  18. Per le ragioni indicate in questo comunicato stampa la Rete
      messicana di lavoro sessuale delle zone di occidente e centro
      della repubblica dichiara lo stato di allarme rosso permanente.

  19. Siamo pronte per affrontare le azioni di polizia che deriveranno
      dalle dichiarazioni della dottoressa Blanca Estela. Siamo anche
      pronte ad attivare un presidio permanente presso il Coesida di
      Jalisco se sarà necessario, fino a che ciascuna delle nostre
      compagne sia libera.

  20. Lanciamo un appello ai militanti di la Otra Campagna convocata
      dall´EZLN perché rispondano all´appello alla solidarietà quando
la
      Commissione di collegamento della Rete messicana di lavoro
      sessuale lo richieda.


Commissione di collegamento della rete messicana di lavoro sessuale a
Guadalajara, Jalisco,

6 febbraio 2009.

Le vittime della prostituzione si liberano solo distruggendo la relazione
che le rende schiave.

I lavoratori e le lavoratrici del sesso si liberano del giogo degli
oppressori solo distruggendo la proprietà privata.


Red Mexicana del Trabajo Sexual (RMTS)

(tradotto da Nodo Solidale - http://www.autistici.org/nodosolidale/ )




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