[Ezln-it] Sequestrate cinque bambine di Mitziton
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Tue Aug 4 15:01:20 CEST 2009
La Jornada – Martedì 4 agosto
2009
I responsabili appartengono
al gruppo evangelico chiamato “non cooperanti”
Sequestrate cinque bambine
di Mitzitón
Hermann Bellinghausen
San Cristóbal de las
Casas, Chis., 3 agosto. A Mitzitón proseguono le aggressioni contro gli
ejidatarios da parte degli evangelici denominati "non cooperanti".
Ora sono state sequestrate da questo gruppo cinque bambine della famiglia
Heredia Heredia, praticamente in presenza degli agenti della Polizia Statale
Preventiva (PEP). I fatti sono avvenuti venerdì 31 luglio e fino ad oggi le
ragazze sono ancora rinchiuse nella casa di Pascual Heredia Díaz, uno degli
aggressori che lo scorso 21 luglio ferirono cinque indigeni e causarono la
morte di Aurelio Díaz Hernández.
Le autorità ejidali riferiscono che "mentre la famiglia del nostro
compagno Fernando Heredia Heredia discuteva del problema presente nella
comunità, della distruzione del loro camioncino e di una delle sorelle che
appartiene al gruppo dei non cooperanti, è arrivata la Polizia Statale
Preventiva.".
Nel frattempo, "il signor Pascual Heredia Díaz è entrato in casa dei
genitori di Fernando, Julio Heredia Hernández e Juana Heredia Ruiz, ed insieme
ai suoi tre figli ha preso con violenza e portato a casa sua nel quartiere di
Calvario le sorelline di Fernando: María di 16 anni; Carmela di 11; María
Magdalena di 7 e Teresa Heredia Heredia di 4." Ed anche la più grande,
Olga, che è evangelica.
Il camioncino sopracitato, di colore bianco, è quello che è stato distrutto
il giorno 21 dai seguaci della chiesa Alas
de Águila e membri dell'Ejército de
Dios. Lo stesso Fernando era stato gravemente ferito a bastonate mentre lo
tirarono fuori a botte dal veicolo, qualche attimo prima che un veicolo
Chevrolet blu degli aggressori investisse quattro indigeni, uccidendo uno di
loro.
"Fino ad oggi non vuole consegnare le bambine". I parenti hanno
saputo "che stanno male, perché non danno loro da mangiare."
Il commissario ejidale Juan Díaz Heredia ed il consiglio di vigilanza,
guidato da Jesús Heredia de la Cruz, dopo aver sporto denuncia presso il
Palazzo di Giustizia di San Cristóbal de las Casas , questo pomeriggio hanno
dichiarato: "Quest'azione dei 'non cooperanti' e delinquenti sempre per
farci cadere nella loro provocazione, ma la nostra comunità sarà sempre vigile
per difendere la sua autonomia ed il suo diritto. Chiediamo al malgoverno il
suo intervento immediato affinché queste bambine siano riconsegnate ai loro
famigliari. Perché conosce molto bene quali sono gli accordi della nostra
comunità.".
Inoltre, venerdì scorso erano stati
fermati altri due membri del gruppo di evangelici guidato da Carmen Díaz López,
mentre trasportavano 47 clandestini centroamericani. Nonostante la flagranza
del reato, Miguel Díaz Gómez e Julio Gómez Hernández sono stati liberati due
ore dopo, senza accuse.
Mercoledì 29 luglio, l'avvocato e pastore
evangelico Esdras Alonso González, capo dell'Ejército de Dios, ha tenuto una conferenza stampa in questa città
per difendere i suoi correligionari dalle accuse mosse loro dagli ejidatarios
di Mitzitón, rispetto all'invasione di terre comunali per far passare
l'autostrada a Palenque, ed al ferimento di cinque indigeni e l’uccisione di un
altro.
Alonso González ha dichiarato che la
chiesa Alas de Águila “non proteggerà
mai chiunque sia fuori dalle legge. " Ed ha aggiunto: "Il traffico di
clandestini non è cosa di adesso, ma dura da molto tempo. L'autostrada, se
passerà da qui, bloccherà il traffico di clandestini ed è un bene che si
faccia. Si puniscano i
responsabili."
In una curiosa contraddizioni in termini,
ha dato ad intendere che l'opposizione alla strada a Mitzitón "è perché
colpisce gli interessi del traffico di clandestini e del disboscamento
illegale", attribuendo i reati agli ejidatarios dell'Altra Campagna.
Il pastore ha ammesso: "Non siamo
contro la costruzione dell'autostrada perché è per lo sviluppo. Se loro hanno
le loro ragioni, che le espongano e le difendano, ma senza metterci in mezzo,
perché da tre o quattro mesi ci accusano di avere degli interessi nella costruzione
dell'autostrada, ma non è vero."
Due giorni dopo cadevano nelle mani dai
poliziotti due polleros (trafficanti
di clandestini - n.d.t.) della sua chiesa, Alas
de Águila. Per la terza volta, con tutto la "mercanzia". E per la
terza volta sono stati immediatamente liberati. Ciò nonostante, il pastore
insiste nell'incolpare gli ejidatarios del traffico illegale, e perfino di aver
ammazzato il loro proprio compagno. Tale versione è sostenuta da lui e da
Refugio Alcázar, quali avvocati degli evangelici. http://www.jornada.unam.mx/texto/014n1pol.htm
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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