[Ezln-it] Sull'aggressione fascista di via ostiense
nodosolidale at autistici.org
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Sat Sep 6 11:07:47 CEST 2008
Ai compagni e alle compagne del movimento,
segue il comunicato del collettivo Nodo Solidale, direttamente colpito
dall'aggressione. Il comunicato e' stato scritto e tradotto per fare un
poco di chiarezza sulla situazione romana alle realta' autorganizzate e di
movimento in Messico, dove abbiamo alcuni percorso politici in corso e dove
vive uno dei compagni aggrediti. Invitiamo tutti/e a partecipare
all'assemblea cittadina antifascista che si terra' sabato 6 settembre alle
17 al L38 Squat, via giuliotti 8x, VI ponte, bus 776 da Metro Laurentina.
Saluti ribelli ed antifascisti
Nodo Solidale
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Stessa lame, stesse trame
27 agosto 2006: Renato Biagetti, 26 anni, usciva da una festa reggae sulla
spiaggia, all'alba, con la ragazza e un amico. I tre, nostri compagni ed
amici, vengono aggrediti, colpevoli di frequentare una "festa di sinistra",
e Renato viene ammazzato con 8 coltellate. I colpi sono stati assestati da
un braccio con una celtica tatuata e guidati da una mente stupida ed
intollerante. Per questo abbiamo gridato all'aggressione fascista.
30 agosto 2008: In migliaia ricordano Renato in una iniziativa pubblica,
una manifestazione e un concerto nel cuore di Roma.Alle 4 del mattino 3
compagni, fra i quali due attivisti del nostro collettivo, vengono
aggrediti mentre ritornavano alla loro macchina da una decina di fascisti
armati di bastoni e coltelli. Uno deicompagni, fra l'altro aderente alla
Otra Campaña, è stato colpito alle spalle da sei coltellate sulla coscia.
Al momento è ricoverato, mentre gli altri compagni, nonostante i colpi
ricevuti, sono riusciti ad allontanare gli aggressori. Questo agguato è
l'ennesima prova, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che a uccidere Renato
sono stati i fascisti e la loro "cultura" della lama.
I due episodi citati non sono isolati, sono annodati da una striscia di
sangue e attentati che, negli ultimi anni a Roma e in Italia, hanno avuto
come bersaglio compagni, centri sociali, gay e lesbiche, migranti, i
"diversi". Sono oltre 300 le denuncie fatte dalle forze antifasciste e sono
rimaste per lo più inascoltate, salvo qualche rara eccezione, come gli
omicidi di Dax, Renato e Nicola.
[Per maggiori info: http://isole.ecn.org/antifa/ ]
Che sta succedendo a Roma, in Italia, in Europa?
Dietro la vetrina luccicante del miraggio capitalista, che attrae milioni
di poveri, si erge una fortezza a difesa del tesoro dei pochi ricchi del
pianeta. E dentro la fortezza, ancora: divisione in classe, con i migranti
nel gradino più basso; guerra fra poveri ed odio etnico; delirio
securitario fomentato dai media per giustificare una militarizzazione
inaudita. Nelle strade di Roma, una delle capitali d'Europa e del mondo con
il più basso indice di reati, adesso pattuglia l'esercito, per ordine del
governo e per difendere i cittadini non si sa bene da quale nemico interno.
Questo panico generalizzato; l'eterna paura della classe media minacciata
da un regime di vita sempre più precario e sempre più consumista imposto
dal neoliberismo; la giustificazione indiretta dell'uso della forza con
l'esercito nelle strade; la cultura maschilista del Vaticano genera e
alimenta lo squadrismo fascista che, come sempre, viene usato per colpire
quei settori sociali più esposti al linciaggio pubblico e quegli attivisti
che tutto ciò denunciano e combattono.
Il fascista di oggi è come quello di ieri, un burattino violento al
servizio degli interessi politici ed economici dei potenti da cui è
coperto. Vengono usati e sguinzagliati quando la polizia non può sporcarsi
le mani: ecco quindi bombe,coltellate, agguati, una lista impressionante
senza un colpevole, secondo la Magistratura.
A Roma è successo qualcosa di più.L'amministrazione regionale di
Francesco Storace ed ora quella del sindaco Gianni Alemanno (due fascisti
appartenenti al partitoAlleanza Nazionale) da qualche anno hanno aperto
spazi d'agibilità enormi ai gruppi d'estrema destra, consentendogli di
aprire sedi in tutta la città con soldi pubblici. Questi gruppi hanno
inoltre riciclato le parole d'ordine del movimento antagonista per fare
breccia in quei quartieri popolari della città da sempre afflitti dai
problemi di tutte le periferie: mancanza di servizi pubblici, di spazi
d'aggregazione, di case, disoccupazione, etc...
Quindi in questa Roma moderna ed europea, è possibile vedere striscioni e
scritte naziste che rivendicano il diritto alla casa, quando essi stessi
sono i responsabili dei vili attacchi alle occupazioni di case organizzate
dai comitati di lotta nei quartieri; i fascisti parlano di "centri sociali"
di destra, ma sono proprio loro quelli che mettono le bombe e tirano le
molotov a chi occupa per davvero uno spazio per trasformarlo in un luogo
d'aggregazione contro il potere. Parlano addirittura di musica alternativa,
però la notte vanno ad assassinare ed accoltellare chi la musica la adora,
la vive all'aria aperta, la crea libera dai diritti d'autore e la diffonde
come bandiera di libertà e strumento di lotta.
Ma noi non stiamo a guardare!
Pochissime ore dopo l'agguato un'assemblea spontanea riunisce parecchi
militanti dei centri sociali della città durante la quale viene indetto un
corteo per la stessa sera. Alla manifestazione partecipano più di 500
persone tra compagni/e solidali. Il corteo autoconvocato riconquista le
strade della città strappandole alla mondanità consumistica del sabato
sera. Ad aprire e' lo striscione delle "Madri per Roma città aperta" con
scritto: agosto 06-agosto 08 stesse lame stesse trame.
La pronta risposta è necessaria ma non sufficiente: il lavoro antifascista
è qualcosa di quotidiano che va mantenuto vigilando su tutti i livelli,
dal quartiereai Palazzi del potere, dalla serate musicali alle dinamiche di
movimento, dalla piazza pubblica alla pratica dell'autodifesa.
Pensiamo che non ci sia forma migliore di solidarizzare con gli aggrediti
che contrastare il fascismo radicalizzando l'impegno sociale, la presenza
nei quartieri e tessendo reti terrritoriali antifasciste. Invitiamo il
movimento a tutelarsi,autodifendersi e mantenere sempre gli occhi aperti.
Grazie a tutte le persone che ci sono state vicine in questi momenti.
Non un morto in più!
Mai più lame!
Mai più fascisti!
Collettivo Nodo Solidale - base d'appoggio della resistenza globale
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