[Ezln-it] Violentata e uccisa Marcella Sali Grace.

gianni zampieri giannizampieri at fastwebnet.it
Wed Oct 1 06:18:21 CEST 2008


Arrestato a Oaxaca il presunto assassino della attivista statunitense Grace Ellier 

Secondo la Procura di Giustizia locale, il responsabile era amico della vittima

Octavio Vélez Ascencio (Corrispondente de La Jornada)

Oaxaca, 27 settembre. 

La Procura Generale di Giustizia del Estado (PGJE) ha presentato oggi l'artigiano Omar Yoguez Singo, El Franky, originario del Distrito Federal, come presunto responsabile della morte della attivista statunitense Marcela Salli Grace Ellier, il cui corpo fu rinvenuto mercoledì scorso in una capanna in San José del Pacífico, municipio di San Mateo Río Hondo, nella Sierra Sur, a 136 chilometri de questa città.

Secondo le dichiarazioni delle autorità, El Franky di 38 anni, confessò ai suoi compagni artigiani e amici di Grace Ellier, di aver ucciso la donna ad Oaxaca, quando lo incontrarono la notte di giovedì all'uscita da un concerto di musica africana nella sala Che Guevara della Università Nazionale Autonoma del Messico, come dichiarò Evencio Nicolás Martínez Ramírez, titolare della PGJE durante una conferenza stampa degli organi di polizia.

Gli amici della studentessa picchiarono Yoguez Singo e poi lo consegnarono alle autorità.

Il crimine fu commesso, secondo la confessione del presunto responsabile registrata in un video, la mattina del 14 settembre per una discussione che ebbero nella baracca, dopo aver avuto rapporti sessuali e aver assunto alcol, cocaina e marijuana. “Mi colpì e mi ferì con un coltello; io la colpii con un machete”, affermò.

“Membro della cultura hippy”

Il procuratore ha precisato che El Franky, definito come “membro della cultura hippy”, era fuggito a Puerto Escondido e poi ad Acapulco, nel Guerrero, per ritornare infine a Città del Messico, dove vende articoli di artigianato in Coyoacán.

Il procuratore ha aggiunto che elementi della Agenzia Statale di Investigazione (AEI) avevano rinvenuto nella capanna una borsa per lo sviluppo di fotografie col nome del presunto responsabile e per questo indagarono a San José del Pacífico dove abitava con altri artigiani e amici della statunitense, e poterono così arrivare all'identificazione.

Martínez Ramírez ha ricordato che il presunto responsabile aveva subito due detenzioni nel Reclusorio Nord del Distretto Federale per tentato stupro.

El Franky è stato presentato alla conferenza stampa e poteva essere fotografato e videoregistrato, ma i giornalisti non erano autorizzati a fargli domande. Il Pubblico Ministero di Miahuatlán di Porfirio Díaz ha aperto un dossier, inscritto al n.310(II)/2008 del registro delle indagini, per il delitto di omicidio.

In un comunicato, il Consiglio Indigeno Popolare di Oaxaca “Ricardo Flores Magón” (CIPO-RFM), organizzazione con cui aveva collaborato la donna di 21 anni, attivista dei diritti umani e maestra di danza araba, riferisce che la stessa aveva partecipato alla solidarietà internazionale “con la lotta popolare del popolo di Oaxaca, di altre lotte del mondo e contro il razzismo alla frontiera del Messico con gli Stati Uniti, in molte occasioni e con diverse persone”.

Grace Ellier, aggiunge il comunicato, “commentò in date recenti che subiva una persecuzione politica ed era sorvegliata, e questo ci fa pensare che il suo vile assassinio abbia a che fare con la repressione generalizzata contro i movimenti sociale e diretta particolarmente contro gli osservatori internazionali”.

Di fronte a ciò non si esclude che “i mandanti siano gli stessi che ordinano la repressione contro il popolo di Oaxaca che lotta per la giustizia e la libertà”.

Il console degli Stati Uniti, Mark Arnold Leyes Cooney, ha identificato il cadavere della vittima, originaria di Washington, e ne ha richiesto la consegna per procedere alla cremazione a causa del suo avanzato stato di decomposizione e poi consegnare le ceneri ai famigliari.

Secondo informazioni fornite dal diplomatico, Grace Ellier entrò in Messico il 30 maggio. Ma l'agencia Afp attribuisce ad una organizzazione non governativa non precisata, che ella “nacque negli Stati Uniti ma viveva in Oaxaca almeno dal 2006, anno in cui si aggregò alle mobilitazioni contro il governatore Ulises Ruiz”.

(da www.mujeresylasexta.org 28 Settembre 2008)



26 Settembre, 2008

Violentano e uccidono Marcella Sali Grace, internazionalista solidale con la lotta delle popolazioni di Oaxaca (Chiapas, Messico) 

Oaxaca di Juárez, Oaxaca.
Giovedì 25 settembre.

Giustizia per nostra sorella Marcella Sali Grace!

Fratelli e sorelle.
I nostri cuori sono pieni di tristezza e di rabbia perché la nostra sorella Sali è stata violentata e assassinata brutalmente a 20 minuti da San José del Pacífico e la procura di Oaxaca come sempre non sta facendo nulla, nonostante ci siano testimoni che forniscono indizi utili ad identificare i responsabili.

Marcella Sali Grace era nata negli Stati Uniti, con un cuore grande e solidale con le cause giuste, aveva molte amiche e amici perché sempre disponibile ad aiutare, così con le sue doti di artista dipingeva una coperta come una parete, o ballava una sua danza araba per raccogliere fondi per la lotta, o faceva concerti con gruppi punk, o corsi di difesa personale per le donne perché sapeva bene come gli uomini le molestano, questa era una delle sue battaglie, perché noi donne fossimo libere e rispettate, Sali era tanto impegnata nella lotta che fu accompagnatrice internazionale di fratelli e sorelle perseguitati dal mal governo di Ulisse Ruiz Ortiz. 

Disgraziatamente questo 24 settembre fu ritrovato il corpo di una donna con le caratteristiche fisiche di Sali, in una capanna disabitata a venti minuti dal paese di San José del Pacifico, quando un abitante andò da quelle parti per portare cibo a dei cani, fu insospettito da un cattivo odore proveniente dalla capanna ed avvisò le autorità municipali del paese che procedettero a prelevare il corpo già in stato di putrefazione, senza fornire altre informazioni alla cittadinanza. 

Solo ieri è stata avvisata la compagna Julieta Cruz (che sapeva che Sali stava da quelle parti), che una giovane straniera si trovava nell'obitorio di Miahuatlán, dove andò e riconobbe il corpo di Sali dai tatuaggi, perché il viso era irriconoscibile, la compagna pensa a causa di bruciature, ma non si spiega perché il resto del corpo presentasse danni visibilmente minori. Quando chiedemmo il numero di riferimento della pratica giudiziaria ci fu negato così come i risultati dell'autopsia, perché non eravamo famigliari della persona e quindi non potevano fornirci alcun dato.

A motivo del suo lavoro in solidarietà con la lotta del popolo di Oaxaca, con altre lotte del mondo e contro il razzismo alla frontiera tra Messico e Stati Uniti, in diverse occasioni e con diverse persone Sali confidò che ultimamente ad Oaxaca subiva una persecuzione politica ed era sorvegliata. Questo ci fa pensare che il suo vile assassinio abbia a che fare con la repressione generalizzata contro i movimenti sociale e diretta particolarmente contro gli osservatori internazionali. Per ciò stesso non escludiamo che i mandanti siano gli stessi che ordinano la repressione contro il popolo di Oaxaca che lotta per giustizia e libertà.

Di fronte a questi fatti di sangue, e per la brutale crudeltà operata sulla compagna Sali, non possiamo non pensare che si sia voluto mandare un chiaro messaggio a tutto il popolo di Oaxaca, così come ai compagni solidali delle diverse parti del mondo; lo diciamo in base a recenti notizie che circolano a livello nazionale e internazionale, secondo cui “gli appistas (??) sono quelli che ammazzarono il giornalista nordamericano Bradley Roland Will” e siccome in Oaxaca non c'è giustizia, ci preoccupano tanto la distorsione delle informazioni che potrebbe interferire con il conseguimento di una vera giustizia per la nostra compagna, quanto l'evidente lentezza burocratica con cui stanno trattando il caso le autorità impegnate nelle indagini.

Di fronte a questi deplorevoli fatti ESIGIAMO:

L'immediata accelerazione delle indagini.

La ricostruzione immediata dei fatti.

La condanna degli autori morali e materiali.

Giustizia per la nostra sorella Marcella Sali Grace!

Basta con gli assassinii, la violenza e l'odio contro le donne che lottano per la giustizia!

Chiediamo la sua adesione (con messaggi all'indirizzo sotto indicato) a questa domanda di giustizia e di partecipare alle attività urgenti per chiedere la verità su questi vili fatti.

rebeldiasentrelazadas at yahoo.com
Informazioni: (01 951) 5178190 CIPO

VENERDI' 26 SETTEMBRE 

9:00 am Presenza davanti al Consolato degli Stati Uniti ad Oaxaca
(Piazza Santo Domingo, Col. Centro. Oaxaca)

12:00 Presidio presso la Procura di Giustizia dello stato di Oaxaca: Per informare del caso la città di Oaxaca e perché si acceleri la procedura e sia fatta giustizia (Domicilio noto, San Antonio de la Cal, Col. Experimental).

Firme:
Encuentro de Mujeres Oaxaqueñas “Compartiendo Voces de Esperanza”
Colectivo Mujer Nueva
Consejo Indígena Popular de Oaxaca Ricardo Flores Magón
Voces Oaxaqueñas Construyendo Autonomía y Libertad
Colectivo Tod at s Somos Pres at s
Encuentro de Jóvenes en el Movimiento Social Oaxaqueño
(…)

(traduzione: Gianni Zampieri)
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