[Ezln-it] confermata la sentenza contro gli zapatisti
Renza
renza at ipsnet.it
Thu Jan 31 18:11:20 CET 2008
La Jornada 31 gennaio 2008
Il giudice ha ceduto alle pressioni: confermata la sentenza contro due
zapatisti accusati di omicidio
Minacciato dai parenti delle vittime, il giudice è passato sopra
alle "irregolarità" del processo
Hermann Bellinghausen - corrispondente
San Cristóbal de Las Casas, Chis., 30 gennaio Alla fine, la giustizia
chiapaneca ha deciso di coprire i membri dell'Organizzazione per la Difesa
dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) nel caso dell'assassinio di due
dei suoi correligionari durante una zuffa nella comunità di Banavil
(Ocosingo), nel febbraio del 2002, ed ha confermato la sentenza ad otto
anni contro Alfredo Hernández Pérez, di 48 anni, e Fidelino Ruiz Hernández,
di 73, basi dappoggio dell'EZLN che sono serviti da capri espiatori.
Dopo aver superato i termini previsti dalla legge per emettere la
sentenza, "incorrendo in responsabilità amministrative e penali", secondo il
Centro d'Analisi Politica e Sociale e di Investigazioni Economiche (CAPISE),
incaricato della difesa degli indigeni zapatisti, il giudice di prima
istanza di Ocosingo, Guillermo González Rodríguez, li ha condannati. Hanno
già trascorso cinque e mezzo dietro le sbarre.
Li ha considerati "colpevoli di omicidio", con una sentenza che la difesa
definisce una "decisione politica" che ha di sicuro coinvolto la
Magistratura Superiore dello stato perché in due occasioni il giudice è
stato chiamato dal suo superiore in Tuxtla Gutiérrez in relazione al caso,
prima di emettere la sentenza.
"L'argomentazione del giudice dà per buone tutte le dichiarazioni dei
membri di Opddic", trascurando irregolarità, contraddizioni e discordanze
denunciate dalla difesa e dagli accusati, ed anche "le aberrazioni
giuridiche segnalete dallo stesso Tribunale Supremo di Giustizia dello Stato
(STJE), quando ordinò la revisione del caso. Per il centro di
analisi, "l'ingiustizia e la sfacciataggine sono rrivati al punto da
giustificare talmente i membri di Opddic, che non hanno avuto neppure
necessità di presentarsi davanti alla legge (come aveva ordinato il
tribunale)".
Il magistrato
ha spiegato che non ha effettuato interrogatori
perché, "in varie occasioni", non era "possibile", visto che "loro vivono
in un'area di conflitto a causa del movimento dellEZLN, (in) luoghi dove
gli abitanti non permettono l'accesso alla polizia (...)".
"Questo argomento conferma la negligenza e la cattiva fede del giudice -
dice CAPISE. La stessa giunta di buon governo del caracol de La Garrucha ha
dichiarato al giudice "esattamente il contrario. González Rodríguez ha
dato pure per buone le dichiarazioni di Petrona Gómez Torres (madre di una
delle vittime), anche se si era presentata nel suo ufficio e laveva
minacciato afffinché non effettuasse una ricostruzione dei fatti.
Inoltre ha sottovalutato le dichiarazioni dei testimoni a discarica,
argomentando che molti di loro sono "famigliari di don Alfredo e don
Fidelino", senza considerare che, "letteralmente tutti i testimoni
dellaccusa sono famigliari delle vittime" è il reclamo della difesa.
I membri di Opddic chiedono anche il rimborso dei "danni morali" e
delle "spese funerarie". I condannati e la difesa hanno presentato appello.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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