[Ezln-it] La realtà dei dirtti e le celebrazioni di Liberazione a Vladimir Luxuria

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Dec 1 12:27:18 CET 2008


“Forza Vladimir, hai vinto tu”. Davvero? Ne siamo sicuri? Le parole con cui Angela Azzaro celebra la “vittoria” di Luxuria all'Isola dei famosi mi fanno vergognare. Secondo la giornalista di Liberazione, Luxuria “ha spiegato a milioni e milioni di italiani che la realtà è diversa e che anche questa realtà deve godere degli stessi diritti della presunta maggioranza”. 
E, perciò, dovremmo ringraziare “anche Simona Ventura, che con Vladimir ha tirato su gli ascolti (è l'edizione più vista dell'Isola) ma anche il nostro morale”; e non è un caso se il 28 novembre Liberazione intervista in prima pagina proprio la conduttrice Rai. 
Il nostro morale, purtroppo, è a terra: dopo le lettere del Collettivo Italia-Centro America, nel mese di luglio, Luxuria aveva promesso di portare sull'isola e in televisione il tema dei diritti indigeni delle popolazioni garifuna -quelle che vivono nell'arcipelago dei Cayos 
Cochinos, che non è disabitato né uno scoglio sperduto in mezzo al mare-. Non lo ha fatto, il “compagno” Luxuria, ma non ne avevo dubbi: non ci ha voluto mostrare il suo contratto, le clausole che aveva firmato con la Magnolia di Giorgio Gori. 
Magnolia, la società produttrice del format; la società a cui la televisione di Stato, la Rai, dà ogni anno soldi dei cittadini per permetterci di vedere questo “irreality” in televisione. 
Soldi che gravano sul bilancio pubblico. 
Quanto paga, ogni cittadino italiano, per permettere la trasmissione dell'Isola dei famosi? E allora un invito: boicottiamo la seconda rete che scende allo stesso livello delle televisioni private del presidente del Consiglio, complice -negli ultimi quindici anni- di una deriva consumista che ha messo in ginocchio il Paese e le coscienze degli italiani. 
Mi stupisce, di fronte a tutto questo, che Rifondazione comunista stia zitta, anzi celebri la vittoria di “una di noi” all'Isola. Soprattutto, però, mi spiace che la Azzaro -e Liberazione- celebrino la vittoria di Luxuria come una vittoria dei “diritti”. 
Perché la parola diritti si declina, appunto, al plurale, e non può limitarsi a considerare che con Vladimir “si rompe il tabù dell'eterosessualità a tutti i costi”. 
Ai lettori di Liberazione, a Rifondazione, di certo sensibili al tema dei diritti umani a tutto tondo, mi piace ricordare solo un paio di episodi accaduti nella zona dei Cayos Cochinos e nella Bahia de Tela. Notizie, purtroppo, che non hanno trovato spazio tra le pieghe della televisione di Stato. 
Il 24 settembre 2008 è stato assassinato il pescatore garifuna di Triunfo de la Cruz Guillermo Norales. L'omicidio è firmato da soldati della Marina honduregna della città de La Ceiba, che pattugliavano le acque nei pressi del Refugio de Vida Silvestre de Cuero y Salado. Si perché in Honduras, come in tutto il Sud del mondo, quando si crea un'area protetta, impedendo la pesca, ciò avviene per permettere uno sviluppo turistico “per gli occidentali” (nel caso della Bahia de Tela il progetto si chiama “Los Mycos Beach and Resosrt Centre”), togliendo di mezzo gli abitanti originari del luogo. 
Lunedì 13 ottobre, invece, un incontro con la Marina honduregna di stanza nell'arciplego dei Cayo Cochinos (quello dell'Isola) è toccato invece a Joel García e Minor López. I due pescatori garifuna sono stati bloccati nei pressi del Cayo Bulaños, minacciati di morte, privati del loro cayuco (l'imbarcazione tradizionale dei garifuna), e gettati in mare. Gli effettivi della Marina si sono poi ritirati, portando con loro il cayuco, unica fonte di sostentamento per le famiglie garifuna dei Cayos Cochinos, verso la base di Cayo Mayor. 
Eccolo, il mare “aperto” dell'Isola dei famosi. 
 
Luca Martinelli – Collettivo Italia Centro America 
 
Simone Perini - Collettivo Italia Centro America 
Maria Benciolini - Collettivo Italia Centro America 
Flavio Tannozzini - Collettivo Italia Centro America 
Nino Olivieri – Collettivo Italia Centro America 
Sara Colella – Collettivo Italia Centro America 
Renato Di Nicola 
Marco Bersani (Attac Italia) 
Maria Grazia Adami 
Giuseppe Ricciuto 
Margherita Ciervo 
Simonpietro Chiappetta 
Mario Carlessi 
Sergio Moccia 
Paolo Baldissera 
Roberto Gastaldo 
Stefano Mastrogiacomi 
Roberto Tommasi – Collettivo Zapayasos 
Elisabetta Schiavon – Collettivo Zapayasos
 


      
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