[Ezln-it] Almeno 500 poliziotti hanno fatto ir ruzione a Cruztón

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Tue Apr 29 15:46:15 CEST 2008


La Jornada – Lunedì 28 aprile 2008
Almeno 500 poliziotti hanno fatto irruzione in maniera violenta nella 
comunità zapatista Cruztón
Per una disputa per le terre hanno fermato tre indigeni, rilasciati ore dopo
Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis., 27 aprile - Alle 5 del mattino di oggi, 
sono entrati “in maniera violenta”, 12 camion con 500 elementi della Polizia 
Statale Preventiva nella comunità di Cruztón, nel municipio di Venustiano 
Carranza "Sono arrivati armati, dando calci alle porte e svaligiando le 
case" - denuncia l'altra campagna in Jovel, alla quale appartiene la comunità 
aggredita.

Hanno arrestato José Lázaro López López, Roberto López López e Manuel Gómez, 
senza dire dove li portavano. Nelle ore seguenti sono "scomparsi", fino a 
quando le organizzazioni dei diritti umani non li hanno ritrovati ed hanno 
constatato che erano stati liberati, senza denunce a loro carico, verso le 14.

I poliziotti, secondo la denuncia, "erano agli ordini di civili appartenenti 
al gruppo (presunto membro dell'OCEZ-CNPA) che dice d'essere proprietario di 
un terreno di 308 ettari che i compagni avevano recuperato il 5 maggio 2007, 
visto che quelle terre appartengono loro in modo legittimo".

Il "brutale operativo poliziesco" è arrivato inaspettato. "Proprio mentre è 
iniziato mesi fa un dialogo col governo dello stato, con la condizione che 
non avvenga nessuna azione contro i compagni: né esecuzione di mandati di 
cattura, né sgomberi. Come sempre il governo continua a non rispettare la 
parola data...".

La persecuzione giudiziaria era diretta contro i membri del Comitato Contro 
la Repressione di Cruztón, aderente all'altra campagna che hanno recuperato 
un pezzo delle loro terre. "Per molti anni abbiamo lavorato come peones nella 
proprietà Mispia, o Nazaret, di cui era proprietario José Villafuerte 
Mijangos. I nostri genitori erano "acasillados". Noi siamo nati in quella 
proprietà. Si sfruttavano i ragazzi, lavoravamo con una paga molto bassa ed 
il proprietario ci schiavizzava" - racconta il comitato in un recente 
documento.

Il latifondista, "invece di pagarci i nostri diritti per il lavoro effettuato 
nel 1988, optò per donarci 308 ettari con una scrittura ufficiale". Così ce 
li ha donati "in modo semplice ed a titolo gratuito in comproprietà e in 
parti uguali a 20 persone, ora abitanti di Cruztón. Lui stesso ci consegnò 
fisicamente la terra. Insieme percorremmo i cippi, i sentieri e da allora 
abbiamo posseduto e lavorato queste terre in qualità di proprietari".

Nel 1994, persone di Teopisca e dell'ejido Nuevo León, facendosi passare 
per "zapatisti", invasero la proprietà. La giunta di buon governo di Oventic 
ha confermato che gli invasori "non sono mai stati zapatisti". Non vivono 
neppure lì, però hanno della loro parte le autorità statali. Perciò, in 
assemblea, i contadini di Cruztón il 5 maggio dell'anno scorso hanno deciso 
di "recuperare" le terre. E "per la via pacifica", hanno "cercato una 
soluzione". Gli invasori hanno già iscritto le proprietà nel Programma di 
Certificazione dei Diritti Ejidali e Titolazione dei Terreni.

"Secondo gli ingegneri del governo, quella terra non corrisponde alle 
scritture e ciò che invece spetta a noi sarebbe sul monte Mispia, dove non si 
può coltivare nulla ed è di difficile accesso. Ma com'è che tutti questi anni 
abbiamo pagato il catasto senza che nessuno ci dicesse niente?".

Le minacce di sgombero sono costanti. "Per noi è il proprietario che ci ha 
ingannato ed ha ingannato il governo vendendo due volte la nostra terra, o 
forse è il governo che ha pensato bene, come in altre occasioni, e fa tutto 
questo affinché ci scontriamo tra fratelli contadini. Siamo disposti a 
difendere quello che è nostro" - concludono.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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