[Ezln-it] LIBERATO IL CONSIGLIERE DELLA APPO FLAVIO SOSA
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Mon Apr 21 15:41:06 CEST 2008
La Jornada domenica 20 aprile 2008
LIBERATO IL CONSIGLIERE DELLA APPO FLAVIO SOSA SOPO UN ANNO E MEZZO DI
PRIGIONE
Octavio Vélez Ascencio, Emir Olivares e Gustavo Castillo corrispondente e
reporter
DOPO QUASI UN ANNO E MEZZO DI PRIGIONE, IL CONSIGLIERE DELLAssemblea
Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) Flavio Sosa Villavicencio è stato
rilasciato dopo che i giudici del foro hanno ritenuto che il governo di
Ulises Ruiz Ortiz non abbia fornito prove sufficienti affinché fosse
processato come responsabile di furto aggravato e danneggiamenti, sequestro e
lesioni.
Il dirigente dell'APPO che è uscito alle 16 dal penitenziario regionale del
municipio di Juan Juan Bautista Cuicatlán, a 104 chilometri dalla capitale
dello stato di Oaxaca, ha dichiarato in un'intervista telefonica: "non mi
sono venduto né arreso. La mia libertà discende da un processo giuridico e
non da un negoziato politico con i governi statale e federale.
L'obiettivo è la trasformazione democratica di Oaxaca ed il rinnovamento
dell'impianto giuridico dello stato che è obsoleto. Non si tratta di una
lotta di carattere personale contro il signor Ulises Ruiz, ma di
intraprendere la trasformazione democratica dello stato e delle sue
istituzioni".
Visibilmente più magro, l'attivista è stato accolto all'ingresso principale
della prigione dai suoi figli Karina, Frida e Bolivar Sosa Castañeda, dal
segretario della sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori
dell'Educazione, Ezequiel Rosales Carreño, da membri dell'APPO e dal suo
avvocato difensore, Gilberto López Jiménez.
Il complotto
Sosa Villavicencio ha denunciato che nel 2006 il Partito Azione Nazionale ha
complottato col Rivoluzionario Istituzionale per colpire il movimento
magistrale e popolare, che richiedeva la destituzione del governatore, in
cambio dell'appoggio per l'elezione di Felipe Calderón alla Presidenza.
"Con una politica terroristica hanno attentato contro il popolo oaxaqueño. E
così è arrivato il gran numero di detenuti, torturati, scomparsi e morti".
I governi federale e statale si sono accaniti contro di lui e la sua
famiglia, perché sono stati pure arrestati i suoi fratelli Horacio ed Erick
che sono stati incarcerati in prigioni federali. Inoltre, sono stato
perseguitati pure altri parenti, tra i quali le sue figlie. "Con noi si sono
comportati in modo terribile, atroce".
Ha annunciato che si riunirà alla lotta del movimento magistrale e popolare e
che quindi parteciperà alle prossime mobilitazioni programmate dall'APPO e
dalla sezione 22 del SNTE. "Devo continuare a camminare al fianco del
popolo".
"Oggi più che mai sono convinto che dobbiamo continuare a lottare per una
Oaxaca migliore, perché è grazie al popolo che sono libero".
Ha detto che il presidente Felipe Calderón ed il governatore Ulises Ruiz sono
responsabili della sua sicurezza, e quindi di un'eventuale aggressione ai
suoi danni.
Sosa Villavicencio è andato a casa sua nel municipio di San Bartolo
Coyotepec, alla periferia della città di Oaxaca, dove è stato accolto da sua
madre, Irene Villavicencio, e da sua moglie, Beatriz Castañeda Pedro, con
altri parenti e seguaci dell'APPO.
Il consigliere statale era stato arrestato il 4 dicembre 2006 in Città del
Messico da agenti della Polizia Federale Preventiva e dell'Agenzia Federale
di Investigazione insieme a suo fratello Horacio ed agli attivisti Marcelino
Coache Verano ed Ignacio García Maldonado.
Dopo un giorno era stato incarcerato con suo fratello nel penitenziario di
massima sicurezza del Altiplano, in Almoloya di Juárez, Stato del Messico,
per essere processato con sette accuse.
Il 16 agosto 2007 è stato trasferito al penitenziario regionale di San Juan
Bautista Cuicatlán, grazie alla sua difesa... L'avvocato López Jiménez ha
dichiarato che il suo assistito è stato liberato grazie alla forza del
popolo "oaxaqueño" e perchèe le accuse erano infondate. "Erano accuse
insostenibili ed inverosimili ed i giudici hanno deciso di rimetterlo in
libertà perché non potevano più tenerlo in prigione".
Sosa Villavicencio ha annunciato che una delle prime azioni che
intraprenderà, insieme ai suoi compagni, sarà "la ricostruzione dell'APPO e
la sua trasformazione politica"... il movimento sociale non "è morto" e si
unirà alla lotta per la sovranità dell'industria petrolifera e contro le
prvatizzazioni.
"A Oaxaca, ciò che si richiede è democrazia, giustizia e libertà. Perciò
dobbiamo analizzare quali sono le condizioni attuali nell'entità"...
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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