[Ezln-it] Proseguono le aggressioni di Opddic nella comunita'
zapatista - La Jornada 2dic07
Annamaria
annamariamar at gmail.com
Sun Dec 2 13:44:01 CET 2007
La Jornada – Domenica 2 dicembre 2007
- I paramilitari sparano colpi in aria a Bolón Ajaw; la situazione è
critica: CAPISE
*Proseguono le aggressioni da parte di membri di Opddic nella comunità
zapatista*
* Mascherati da conflitti agrari, gli attacchi rispondono ad interessi nel
settore turistico
* "Difenderemo le nostre terre a qualunque costo", avverte la giunta di buon
governo
HERMANN BELLINGHAUSEN
*San Cristóbal de las Casas, Chis., 1º dicembre*. Secondo una nuova denuncia
della giunta di buon governo (JBG) "*Corazón arcoiris de la esperanza*",
membri armati dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e
Contadini (Opddic) continuano ad aggredire gli abitanti della comunità Bolón
Ajaw (anche detta Bolom Ajaw o Bolonajaw).
Il 29 novembre hanno sparato con armi di grosso calibro nel villaggio
zapatista, un giorno dopo in cui il governo statale aveva chiesto
l'intervento della Procura Generale della Repubblica (PGR) per indagare "in
maniera esaustiva" sulle azioni di Opddic nella regione di Agua Azul, in
particolare nella comunità citata.
La giunta zapatista, con sede nel caracol di Morelia, racconta che il 26
novembre alle ore 19:30 circa, "membri di Opddic hanno sparato colpi in aria
con armi di piccolo calibro, ed alle 20 hanno nuovamente sparato sempre con
armi dello stesso calibro" a 200 metri da Bolón Ajaw.
Il giorno 29, "alle ore 15:30 circa, membri dell'organizzazione paramilitare
Opddic hanno sparato in aria sette colpi con armi di grosso calibro alla
stessa distanza dal villaggio. Alle 16:40 hanno sparato nuovamente due
colpi, uno di piccolo e l'altro di grosso calibro, ad una distanza di 150
metri".
Di fronte a queste "minacce ed intimidazioni che subiscono i nostri compagni
basi di appoggio", la JBG respinge "energicamente" le azioni di "questo
gruppo paramilitare ed esigiamo il rispetto totale dei popoli indigeni in
resistenza in tutti i municipi autonomi. Rieniamo responsabili i tre livelli
del malgoverno di quanto possa accadere, perché sono loro gli autori
intellettuali della creazione di questi gruppi".
Mascherati da conflitti agrari, le aggressioni rispondono ad interessi del
settore turistico, mascherati a loro volta da "protezione delle aree
naturali" che coinvolgono la Commissione Nazionale delle Aree Naturali
Protette (CNAP), la segreteria statale di Governo e la Polizia Statale
Preventiva, che normalmente ha pattuglie appostate all'imbocco della strada
allo stabilimento balneare di Agua Azul, a pochi chilometri da dove
avvengono le aggressioni.
La JBG nota: "difenderem le nostre terre ad ogni costo e non permetteremo
che le nostre terre e risorse naturali siano una merce o un affare per
pochi, perché la terra è nostra madre".
Il nuovo centro abitato di Bolón Ajaw si trova a valle dello stabilimento
balneare, attiguo all'ejido Agua Azul, da dove provengono sistematicamente
le ostilità. Tutto questo, nella regione La Montaña del municipio autonomo
Olga Isabel.
Come ha pubblicato La Jornada (29 novembre), il governo del Chiapas ha
sollecitato l'intervento della PGR e della Commissione Nazionale dei Diritti
Umani per realizzare un'indagine esaustiva su Opddic dopo le denunce
pubbliche riguardo le sue attività, chi sono, come viene finanziata, a quali
interessi risponde. Il governatore Juan Sabines Guerrero ha dato istruzioni
al Ministero di Giustizia affinché "inizi gli accertamenti per i casi di
Leonardo Navarro Jiménez e Juan Navarro Jiménez, che coinvolti nel caso di
Chilón; allo stesso modo, Manuel Jiménez Álvaro, Jerónimo Morales Alvaro,
Manuel Méndez Silvano, Manuel Hernández e Miguel Pérez Álvaro, aggrediti nel
municipio di Tumbalá".
Da parte sua, il Centro di Analisi Politica e Ricerche Sociali ed Economiche
(CAPISE) ha invitato a non visitare le cascate di Agua Azul finché non
cesserà "la brutale repressione contro le basi di appoggio zapatiste di
Bolón Ajaw". Ha inoltre annunciato che dal 28 novembre si è stabilita in
loco una brigata di osservazione civile formata da 12 persone.
"La situazione è tornata critica", denuncia il CAPISE, che in una relazione
recente (settembre 2007) identificava gli aggressori e denunciava
l'intervento di Jesús Octavio García Durán, "comando operativo G" della
segretaria statale di Governo; José Hernández Nava, direttore della CNAP
Regione Frontiera Sud, e Felipe Hernández Moreno, delegato di governo di
Chilón.
Lì si denunciava che "l'obiettivo fondamentale dei governi federale e
statale, così come dei membri di Opddic era lo sgombero di tutte le famiglie
zapatiste di Bolón Ajaw. Chi beneficia del centro turistico sono i membri di
Opddic dell'ejido Agua Azul, oltre alle autorità statali e federali.
"Bolón Ajaw è terra recuperata e core 339 ettari. È stata occupata dalle
basi di appoggio zapatiste nel 2001. Attualmente conta 41 famiglie ed un
totale di 200 abitanti".
L'organizzazione denuncia "la totale impunità" con cui agiscono i membri di
Opddic. La loro articolazione col direttore regionale della CNAP e come "sia
flagrante" la connivenza con la stazione di polizia di pubblica sicurezza
alla deviazione per le cascate di Agua Azul.
La brigata rimarrà lì "offrendo accompagnamento e documentando i fatti che
accadono contro quelle famiglie". Sequalcuno dei suoi membri o degli
abitanti di Bolón Ajaw sarà aggredito, il CAPISE presenterà denuncia penale
contro la dirigenza di Opddic, gli eventuali aggressori ed il funzionario
Hernández Nava.
(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" – Bergamo)
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