E infatti quando qualche anno fa alcuni di noi tentarono una impresa del genere tutto cadde nel + assoluto silenzio. A cominciare da qualle intellettualità democratica e a finire con la triste impresa di Bottoni nelle fila di SL.<br>
Mi pare invece che la mancanza di iniziativa debba attribuirsi all'incapacità di "comando" politico di una realtà diffusa..<br><br>abbr<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 06 ottobre 2009 17.51, magius <span dir="ltr"><<a href="mailto:gmagius@gmail.com">gmagius@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">Il 06 ottobre 2009 16.11, Marco A. Calamari <<a href="mailto:marcoc1@dada.it">marcoc1@dada.it</a>> ha scritto:<br>
<div class="im"><br>
> Beh, piu' che parlare di mancato decollo di un "movimento" forse<br>
> dovremmo affrontare il piu' ampio problema di cosa gliene<br>
> frega alla gente di diritti digitali (tra cui la privacy)<br>
> a parte e-mulare 24x7.<br>
<br>
</div>Non ti sembra un approccio un po' elitario? Il Partito Pirata in Svezia<br>
ha costruito il suo successo proprio a partire da quegli e-mulatori che non<br>
volevano perdere un diritto acquisito. Non ha fatto niente di piu e niente di<br>
meno che dargli rappresentanza. E comunque in Italia non è partita manco<br>
una EFF, dico manco un gruppo legale che facesse battaglie senza necessita<br>
di un consenso diffuso. Eppure le battaglie per i diritti civili in<br>
Italia hanno<br>
avuto un periodo di gloria, non siamo un popolo cosi inebetito come sembra.<br>
<div><div></div><div class="h5"><br>
_______________________________________________<br>
Cyber-rights mailing list<br>
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</div></div></blockquote></div><br>