<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt;color:red">Omaggio
Cinematografico a Roland Topor</span></b><b><span style="font-size:13.5pt"></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt;color:red">Domenica 20 Maggio</span></b><b><span style="font-size:13.5pt"></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt">- Ore 19:00<br>
<span style="color:red">IL PIANETA SELVAGGIO (René Laloux, 1973)</span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt">- Ore 21:30<br>
<span style="color:red">MARQUIS (Henri Xhonneux, 1989)</span><br>
V.O. sott. in italiano</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt;color:red">▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀</span></b><b><span style="font-size:13.5pt"><br>
<span style="color:red">Presso:</span><br>
<span style="color:red">KINESIS via G. Carducci N.3</span><br>
<span style="color:red">Tradate (Varese)</span><br>
<span style="color:red">PROIEZIONI GRATUITE</span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt;color:red">▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀</span></b><b><span style="font-size:13.5pt"></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt;color:red">Roland Topor: l’ironia e il sadismo</span><span style="font-size:12.0pt"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt">Roland Topor (1938-1997) è stato un
illustratore, disegnatore, pittore, scrittore, poeta, regista, paroliere,
attore e cineasta francese. Nato a Parigi da genitori polacchi, Topor si
distingue come creatore narrativo per immagini dallo stile originale e
trasgressivo – è curioso notare che la parola “topor” significa in polacco
“ascia” – attivo nei campi più svariati dell’espressione figurativa nella quale
infondeva carattere umoristico e dissacrante: dalla pittura all’illustrazione,
dall’incisione alla fotografia, dalla scultura alla scenografia teatrale, dal
cinema alla musica, dalla letteratura alla televisione. Nella sua opera, frutto
di una vita indipendente da committenze continuative e da conformismi di ogni
tipo, sempre a contatto umano e artistico con personaggi del mondo dell’arte e
della cultura internazionale, emergono affinità e richiami ad alcuni dei
movimenti artistici del novecento quali l’esperienza Dada, la derivazione
Cobra, il lavoro con Fluxus, le esperienze dei pittori gestuali, la
trasgressione della Body-Art, l’ironia della Pop Art e, alle radici, la
conoscenza della grande illustrazione didascalica dell’ottocento: il tutto
condito da umorismo nero e da amore per la libertà.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt;color:red">Un individuo, per sopravvivere, deve
dissimulare la sua virulenza. Deve svolgere una attività utile a una comunità
umana, a un gruppo sociale. Deve dare l’impressione di essere sincero. Deve
apparire UOMO NORMALE. La sola rivolta individuale consiste nel sopravvivere.
(Roland Topor)</span><span style="font-size:12.0pt"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt">Estatto di “Roland Topor: l’ironia e il
sadismo”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt">A cura di BizzarroBazar pubblicata da <a href="http://www.bizzarrocinema.it/">Bizzarro Cinema</a>.<br>
Articolo completo:<br>
<a href="http://www.bizzarrocinema.it/contenuti-extra/arte/roland-topor-lironia-e-il-sadismo/" target="_blank">http://www.bizzarrocinema.it/contenuti-extra/arte/roland-topor-lironia-e-il-sadismo/</a></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b><span style="font-size:13.5pt;color:red">▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀</span></b><b><span style="font-size:13.5pt"></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt;color:red">IL PIANETA SELVAGGIO</span><span style="font-size:12.0pt"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt">Co-produzione Franco/cecoslovacca, Il pianeta selvaggio è il frutto della
collaborazione tra il regista francese Renè Laloux e il poliedrico artista
Roland Topor che ha curato tutta la parte grafica del film, realizzando una
sorta di incrocio tra il surrealismo di Salvador Dalì e l’immaginario esoterico
e bizzaro di Hieronymus Bosch, il tutto caratterizzato da un’animazione rigida
che ricorda i deliri cartooneschi realizzati da Terry Gilliam per i Montht
Python. Il soggetto è tratto dal romanzo L’oms en série di Stefan Wul, pioniere
della letteratura sci-fi francese, qui ispirato al classico I viaggi di
Gulliver di Jonathan Swift con evidenti rimandi al Pianeta delle Scimmie.
Carico di una forza allegorica molto potente, figlia di un’epoca difficile dove
la contestazione era il leit motiv nonché potenza strutturale di ogni
espressione creativa, Il Pianeta Selvaggio rappresenta ancor oggi una visione ammaliante
e ipnotica, un’opera che nel tempo continua ad affascinare lo spettatore con la
sua lisergica visionarietà ma anche con la violenza dei suoi contenuti, spesso
più crudeli e aspri di quanto realmente venga mostrato sullo schermo.<br>
(Dr. Satana per <a href="http://www.bizzarrocinema.it/">Bizzarro Cinema</a>)</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><span style="font-size:12.0pt;color:red">▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀▀</span><span style="font-size:12.0pt"></span></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt;color:red">MARQUIS</span><span style="font-size:12.0pt"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt">Nel 1989 Roland Topor in sodalizio con Henri Xhonneux intraprende un
adattamento cinematografico sui generis ispirato alla vita e alle opere del
marchese De Sade, intitolato “Marquis”. In questa bizzarra pellicola tutti gli
attori indossano incantevoli e fantasiose maschere animalesche (galli, mucche,
cani, pesci, maiali, leoni, pappagalli etc), disegnate da Topor stesso e
animate in maniera sbalorditiva e fin nei minimi dettagli con una tecnica
chiamata animatronics, che permette di regalare ai personaggi un’espressività
antropomorfa, creando così un vero e proprio credibile mondo parallelo
surreale. Il film è ambientato all’interno della Bastiglia, nel periodo che
precede la Rivoluzione Francese e l’atmosfera di scontro sociale e perversione
sessuale, che si poteva probabilmente respirare in quegli anni, viene resa in
maniera ironicamente plausibile. Il divin marchese dall’aspetto canino,
nell’isolamento della propria cella, disserta per gran parte del film,in
maniera irresistibile, con il suo pene, chiamato Colin, unico personaggio ad
avere un volto umano.</span></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt">Nel film si succedono numerose situazioni talora divertenti, talora
assurde, talora provocatorie, talora pornografiche e il valore metaforico
dell’opera è innegabile, con dietro le righe l’amara constatazione
dell’inevitabilità della stupidità umana (anche quella degli spettatori).
L’intento degli autori è, inoltre, quello di demolire le mistificazioni che
hanno circondato il Marchese De Sade e riproporlo nella giusta dimensione di
spirito sovversivo, di profeta della trasgressione, intesa come atto necessario
all’emancipazione e al progresso. Da notare come nel film la figura del
Marchese sia la più eroica e moralmente integra di tutte, circondato invece da
un mondo intriso di ipocrisia e corruzione. Molte le scene indimenticabili, tra
cui spicca quella dell’orgia di gruppo tra i potenti del regime, tra cui
spiccano il politico e il prete.</span></p>
<p class="MsoNormal" style><span style="font-size:12.0pt">Imperdibile, visionario, demente, fantasmagorico e assai divertente.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:22.0pt"><a href="http://domenicauncut.wordpress.com/">http://domenicauncut.wordpress.com/</a></span></p>