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<p>LA CASA E' UN DIRITTO !!!</p>
<p>Mercoledì 6 luglio, ore 10.30 circa: quando giunge l’ufficiale<br>
giudiziario per eseguire lo sfratto, sotto la casa della famiglia<br>
Mihai sostano una cinquantina di persone che hanno risposto<br>
all’appello per un presidio di solidarietà. L’ufficiale, accompagnato<br>
dal legale della proprietà cerca di giustificare l’inevitabilità<br>
dell’atto che sta per compiere, quando giunge un consigliere comunale<br>
dell’opposizione e comunica che, sentiti da lui, esponenti della<br>
giunta chiedono un rinvio dell’esecuzione dello sfratto per consentire<br>
un incontro finalizzato a trovare una soluzione alla vicenda.<br>
L’ufficiale giudiziario acconsente e concede un rinvio fino a lunedì<br>
11 luglio. Un incredibile intervento del vice questore Segre che, di<br>
fronte a numerosi testimoni, a rinvio già concesso, minaccia Claudio<br>
Mihai di denunce e pene infinite se non accetta di andarsene, non<br>
sortisce l’effetto di far saltare il tentativo di composizione della<br>
vicenda grazie alla ferma volontà della famiglia Mihai di non cadere<br>
in provocazioni.</p>
<p>Giovedì 7 luglio, ore 11.00: L’assessore Capetti incontra la famiglia<br>
Mihai e ne registra le richieste e resta particolarmente attento ad<br>
una delle proposte: un intervento finanziario del comune che<br>
corrisponda una quota di affitto alla proprietà dell’immobile dove<br>
vive fino a novembre, quando dovrebbe svolgersi l’udienza in tribunale<br>
per il ricorso di Claudiu contro il licenziamento, per consentire un<br>
rinvio dello sfratto sino a quel periodo.<br>
Finalmente si apre uno spiraglio, l’assessore si riserva di verificare<br>
la fattibilità della proposta, sentendo la giunta comunale e la<br>
proprietà.<br>
Nel pomeriggio il comune comunica la sua adesione alla proposta per<br>
garantire il rinvio dello sfratto sino a fine novembre e la<br>
disponibilità della proprietà.<br>
Per Corinne, Alina, Robert, Marika e Claudiu, cinque ragazzi dai 6 ai<br>
29 anni sembra finalmente che con la lotta dopo due anni di disgrazie<br>
e di sofferenze abbiano riconquistato finalmente il diritto ad essere<br>
una famiglia “normale”.</p>
<p>Venerdì 8 luglio, ore 18.00 circa la proprietà dell’immobile invia<br>
all’assessore, quando ormai il comune è chiuso, un fax con il quale<br>
comunica che, non avendo certezze che a novembre la famiglia Mihai se<br>
ne andrà e non avendo certezza rispetto alla riapertura di luce e gas,<br>
la proposta viene rigettata. Sabato mattina Claudiu, Marika, Robert,<br>
Alina e Corinne vengono informati che nel giro di due giorni<br>
torneranno per cacciarli via da casa, proprio adesso che sembrava<br>
tutto risolto.<br>
E’ sabato, l’ufficiale giudiziario e il legale della proprietà non<br>
sono rintracciabili. E’ un “tranquillo” fine settimana di luglio,<br>
tutto è fermo fino a lunedì, ma lunedì forse è troppo tardi, il dovere<br>
degli uomini di legge potrebbe prevalere sulla ragione, l’interesse<br>
della proprietà, sacra più del Dio davanti al quale i proprietari si<br>
inginocchieranno il giorno dopo durante la messa domenicale, potrebbe<br>
prevalere sul diritto di una giovane famiglia di vivere serena e<br>
costruirsi un futuro.</p>
<p>Lunedi 11 Luglio - Alle ore 11,20 arriva l'ufficiale giudiziario e<br>
dopo una decina di minuti l'avvocatessa che rappresenta la proprietà,<br>
dopo avere ascoltato la disponibilità da parte del Comune ad arrivare<br>
ad una dignitosa soluzione, respinge il tutto e chiede lo sgombero<br>
immediato con la forza pubblica. Dopo poco arriva una macchina con<br>
funzionari della Digos, Claudiu viene denunciato per resistenza allo<br>
sfratto e dato che non hanno le forze necessarie (a presidiare ci sono<br>
una quarantina di persone) per procedere immediatamente e visto che il<br>
Consigliere di minoranza chiede un nuovo tentativo di conciliazione,<br>
l'esecuzione dello sfratto viene rinviata alla mattina di venerdì 15<br>
Luglio.</p>
<p>Riprenderà il presidio davanti al Comune, con volantinaggi in tutta la<br>
città e comunque venerdì dalle 6,00 in poi noi saremo in via Cremona<br>
48/b sotto la casa di Claudiu, Marika, Robert, Alina e Corinne e con<br>
loro dovranno sfrattare anche noi e con loro continueremo a lottare<br>
fino a che non gli sarà riconosciuto il diritto al lavoro e alla<br>
casa.</p>
<p>Rivolgiamo l’appello a tutti coloro che si trovano senza lavoro, senza<br>
casa, sotto sfratto, in situazioni di emergenza abitativa ad uscire<br>
dall’anonimato e ad unirsi alla lotta.</p>
<p> Invitiamo tutti i compagni, i cittadini, gli studenti, i lavoratori<br>
ad essere solidali ed a partecipare con noi.</p>
<p>VENERDI 15 LUGLIO ORE 6 VIA CREMONA 48/B – CREMA BLOCCHIAMO LO SFRATTO !!!</p>
<p>PRESIDIO PERMANENTE PER IL DIRITTO ALLA CASA</p> <BR><hr>Nuova grafica e nuove funzionalità! Crea subito Gratis la tua nuova Casella di Posta <a href="http://www.katamail.kataweb.it/?ref=mail"> Katamail</a></HTML>