[Cslist] Fwd: [pinix_xfile] Fw: [Epicentro-solidale] Epicentro Solidale Coordinamento Emilia/Bologna - Mancato incontro dell'08/06/2012
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Sun Jun 10 11:29:45 CEST 2012
-------- Original Message --------
Subject: [pinix_xfile] Fw: [Epicentro-solidale] Epicentro Solidale
Coordinamento Emilia/Bologna - Mancato incontro dell'08/06/2012
Date: 10.06.2012 08:58
From: raffaele To: pinix_xfile a yahoogroups.com
Reply-To: pinix_xfile a yahoogroups.com
--- ha scritto:
> Da: Associazione ALTER <ass.alter a tiscali.it>
> Oggetto: Fw: [Epicentro-solidale] Epicentro Solidale Coordinamento
> Emilia/Bologna - Mancato incontro dell'08/06/2012
> A: "> Data: Domenica 10 giugno 2012, 10:11
>
>
>
> ----- Original Message -----
>
> ;
> Saturday, June 09, 2012 9:32 AM
> [Epicentro-solidale] Epicentro Solidale Coordinamento Emilia/Bologna
> - Mancato incontro dell'08/06/2012
>
> Speriamo di INCONTRARCI tutt*, assieme agli spazi interessati, la
> settimana prossima, PROBABILMENTE MARTEDI' 12/06/2012, per parlare
> della logistica come non abbiamo fatto oggi.
>
> (Correggete se non d'accordo, rispondendo a tutti).
>
> L'assemblea dell'(in)sorto coordinamento bolognese di epicentro
> solidale, con oggetto quanto sopra, non si è tenuta. C'è stata
> invece una chiacchierata molto importante coi compagni e le compagne
> del campo di Mirandola, di alcuni dei quali avevamo avuto notizia
> attraverso la lista notav-bologna.
>
> Le incursioni di queste, che hanno invitato Claudio per la giornata
> di
> domani sabato 09/06/2012, sono esattamente un modello d'azione per la
> presenza sul territorio. La comune volontà di coordinarsi in un modo
> che tutti/e vogliamo sia orizzontale, diretto, acefalo,
> anticapitalistico, vitale non aveva ancora avuto modo di
> manifestarsi,
> in parte per le incertezze sulle nostre possibilità ed in parte per
> delle questioni relativamente tecniche (logistiche) da definire.
> L'apertura prelude ad un incontro cittadino cha manterrebbe sempre un
> modello d'azione informale e conviviale e la stessa lontananza
> radicale dalle istituzioni, dalle derive aperitiviste e dalle
> spettacolarizzazioni pompieristiche.
>
> La conoscenza dei compagni e delle compagne che, specificamente, ci
> hanno detto delle condizioni della zona di Carpi, è notevole e
> preziosa. La vicinanza a molte situazioni di cui non abbiamo chiara
> notizia, anche perchè sorte dall'ultima scossa di domenica 3 giugno,
> e l'osservazione di condizioni particolarmente critiche per i
> migranti
> (per i quali vigono le condizioni più varie quanto a precarietà
> delle condizioni di vita) è essenziale. Similmente i motivi dello
> sfollamento di abitanti da case anche agibili e la geometria
> variabile
> di tanti accampamenti vanno conosciuti, e invito i ragazzi a
> correggermi/descrivere quello che non ricordo al meglio.
>
> La lista di epicentro solidale è il collettore delle informazioni che
> altri in giro per l'Italia possono ricevere. Al contempo continueremo
> a dare informazioni alla lista notav bologna ed a quanti singole/i
> vorranno sapere.
>
> Speriamo di incontrarci sul fronte della collaborazione informativa,
> e
> logistica, che il coordinamento bolognese sta cercando di portare
> avanti. Tratteggiamo, di nuovo, il lavoro della mappatura. Quello che
> è stato un strumento di conoscenza essenziale nella prima esperienza
> di ES in Abruzzo, può essere utile anche in Emilia, con le dovute
> differenze. La maggior numerosità dei campi spontanei, non
> necessariamente autogestiti, la notevole frammentazione delle
> comunità nelle varie frazioni e lungo fratture etniche ed i pervasivi
> problemi di poca (ma non ovunque) solidarietà fra gli stessi migranti
> e (forse non sempre) fra quelli e gli italiani, complicano non poco
> il
> lavoro, in una congiuntura che non sappiamo quanto si degenererebbe a
> seguito di ulteriori non improbabili scosse, nuovi sfollati e una
> vera
> militarizzazione della zona.
>
> Tutti sono invitati ad aggiungere, correggere, criticare lo schema
> del
> file che girerà. Ovviamente non tutte le considerazioni possono
> essere contemplate in una semplice tabella excel, ma è l'unica
> schedatura che ci può piacere, se usata contro altri che schedano (e
> qui, sciame di considerazioni sul rapporto mezzi-fini..). E'
> importante però indicare quante più informazioni possibili, perchè
> anche solo le denominazioni delle frazioni dei paesi possono essere
> sconosciute ai più. Se riportiamo le informazioni schematicamente,
> lasciando agli incontri le considerazioni più difficili, è possibile
> costruire una traccia dei campi informali ed ufficiali. Basta essere
> essenziali e sicuri dei numeri che si forniscono.
>
> Nel campo di Mirandola, i/le compagn* dicono di come abbiano visto la
> (e contribuito alla) nascita della relativa autonomia degli sfollati,
> dapprima privi di molto e divisi ciascuno nella propria tenda. La
> fornitura di una cucina da campo ha significato l'inizio di una
> collaborazione, di un cambiamento. Poi ci sono altre necessità,
> essenzialmente il bisogno di coperture e di precise necessità
> nell'igiene. Come già accennato, la situazione è descritta come
> insostenibile nel campo sorto a Carpi, vicino al cimitero. Ci diciamo
> come la repressione non sia (ancora) quella vista in Abruzzo nel
> 2009.
> Che non significa che le "normali pratiche d'eccezione" della PC non
> siano quelle del nazismo mediatico messo in opera dall'Aquila. Il
> timore degli sgomberi, peraltro inferito per via di alcune
> espressioni
> di alcuni pezzi della PC, sembra di già essere fondato. Ma ciò su
> cui insistono i ragazzi e le ragazze è la necessità di una presenza
> sul territorio che sia già solidarietà materiale e comprensione
> politica non solo ideale delle possibilità di aiuto e di inchiesta
> delle condizioni in cui molti sono precipitati poco fuori Bologna.
>
> Occupy Bolognina si è manifestata fra noi nella forma di Pino che ha
> riferito dei problemi delle famiglie quasi-sfollate dalle parti di
> Via
> Libia. Nel mentre i cani abbaiavano. Si è poi accennato alle voci,
> che girano anche nei campi, intorno all'idea che i terremoti siano
> stati concausati da esplosioni geognostiche (tipo la TAV, ma senza
> treni).
>
> Capirete che lo sforzo di reperimento delle informazioni può essere
> eccezionale; le condizioni dei campi cambiano ogni giorno. Se, come
> detto da altri compagni, addirittura la tendenza della gente sarà ad
> uscire dai campi ufficiali per sottrarsi al controllo della PC e
> delle
> guardie, tocca prepararsi a geografie nuove, capire come parlare a
> tanti diversamente colpiti e predisporre un apparato di aiuto non
> assistenziale che comunque dovrà fare i suoi conti con le nostre
> volontà e con le risorse che metteremo all'opera.
>
> Alcune coordinate ce le daremo via email; per il resto avremo sempre
> occasioni di incontrarci a Bologna ed, ancora, di cercare assemblee
> con le persone che più dovranno resistere in condizioni che gli
> apparati del potere devono forse ancora capire come sfruttare,
> assoggettando e soffocando l'autogestione e la critica allo stato di
> calamità indotto dai tecnocrati.
>
> Speriamo di definire almeno i turni settimanali col VAG, l'XM24 e il
> Berneri nella prossima assemblea.
> Pensiamo di portare la roba a Libera, Modena, in futuro o a Concordia
> sulla Secchia; l'impegno logistico sarà difficile da sostenere nel
> medio e lungo periodo.
> Ma tutti ci possiamo dire quello che serve.
> Vedremo come è meglio comunicarci i bisogni al volo.
> Anzi chi già sapesse di qualche bicicletta da portare a San Carlo, me
> lo dica che ho contatti cui servono; le macchine là affondano nella
> sabbia.
>
> Via email e per telefono dovremmo poter riuscire a fare molto.
> Se riusciamo a fare 'sto coordinamento coi modi che ci piacciono,
> tanto più a Bologna, qualcuno ha promesso che offrirà da bere per
> settimane.
> (Ovviamente, chi volesse accollarsi il resoconto la prossima volta,
> le/gli voglio bene; basta che lo famo).
>
> Grazie,
> a presto,
> Gianluigi.
>
> Guerra alla guerra
>
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