[Cslist] Fwd: 22/9 "Verso lo sciopero precario", video-aperitivo e cena di autofinanziamento con i Punti San Precario Roma

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Tue Sep 20 18:06:19 CEST 2011



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 Subject: 22/9 "Verso lo sciopero precario", video-aperitivo e cena di 
 autofinanziamento con i Punti San Precario Roma
 Date: Tue, 20 Sep 2011 16:47:58 +0200
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 @ Vag61, in via Paolo Fabbri 110

 - GIOVEDI' 22 settembre'011 dalle 18

 Iniziativa di "Time Out" (Bartleby- Coll.Utopia- Vag61-
 Antagonismogay- Laboratorio Smaschieramenti) in vista dell'assemblea
 nazionale del 25, con la partecipazione di alcuni attivisti dei Punti
 San Precario Roma: video-aperitivo, presentazione del percorso verso
 lo sciopero precario e cena di autofinanziamento.

 Link: 
 http://vag61.noblogs.org/post/2011/09/17/time-out-verso-lo-sciopero-precario-ed-il-15-ottobre/#more-3037

 - SABATO 24 settembre'011 dalle 16

 Incontro dei Punti San Precario

 - DOMENICA 25 settembre'011 dalle 10,30 alle 17

 Costituente dello sciopero precario

 Link: 
 http://vag61.noblogs.org/post/2011/09/17/la-costituente-dello-sciopero-precario/

 - Il comunicato di Time Out:

 TEMPO DI SCIOPERO, TEMPI DI VITA

 Link: 
 http://vag61.noblogs.org/post/2011/09/17/time-out-verso-lo-sciopero-precario-ed-il-15-ottobre/#more-3037

 Il 6 maggio scorso inaugurammo Time Out, uno spazio pubblico cittadino
 di iniziativa politica, al tempo della crisi globale. In quella data,
 decidemmo di attraversare la giornata di mobilitazione proclamata
 dalla CGIL con l’intenzione di estendere il significato e la portata
 di quello sciopero.

 Un’iniziativa, quella del sindacato, che ci sembrava essere
 insufficiente e distante dai bisogni dei tanti precari e dalle
 mobilitazioni che per tutto l’autunno avevano attraversato l’intero
 paese. Uno “sciopericchio” venne definito da molti, perché incapace di
 porsi una questione divenuta centrale: come fanno i precari e le
 precarie a scioperare? A liberarsi dalla ricattabilità che attanaglia
 le loro vite sul posto di lavoro e rivendicare diritti e soldi? Per
 quella giornata costruimmo una piazza contro le politiche di
 austerità, per un welfare adeguato alle necessità delle nuove figure
 del lavoro.

 Lo facemmo provando a tenere insieme un’eterogenea galassia di precari
 e precarie, che stavano già subendo i drastici tagli approvati allora
 come oggi da un governo criminale. Per noi però quello sciopero non fu
 solo una giornata di mobilitazione politica, fu anche e soprattutto
 un’occasione per riprenderci il nostro tempo di vita, che è tempo di
 sottrazione al lavoro, o al non lavoro, occupandolo con quelle
 attività solitamente definite “inutili”, se non accessorie : la
 musica, l’arte, la poesia, la festa.

 Oggi, a qualche mese di distanza, le parole d’ordine che costruirono e
 diedero vita a quelle piazza ci sembrano essere ancora valide. I
 governi dei paesi in crisi da debito sovrano, tra cui l’Italia,
 adottano pesantissime politiche di austerità. Il pareggio di bilancio,
 vecchio ma attuale dogma monetarista, deve essere raggiunto con tagli
 drastici a tutti i settori. Tuttavia la crisi non è solo finanziaria.
 Assistiamo anche ad una crisi della sovranità. Gli Stati sono ormai
 diventati un’articolazione di meccanismi di gestione dei flussi
 economici che operano su una scala ben più ampia di quella nazionale.
 Non è un caso che l’approvazione di una manovra sia oggetto di
 discussione di istituzioni europee e addirittura delle grandi aziende
 (private) di rating. Se questo è il quadro dentro il quale saremo
 costretti a muoverci nei mesi a venire, crediamo che sia necessario
 aprire un percorso di lotta nella città di Bologna che sappia però
 guardare contemporaneamente a quanto si muove sul piano europeo. Un
 percorso che sia in grado di affrontare l’interrogativo dello sciopero
 precario; uno spazio in cui sperimentare forme adeguate di
 partecipazione politica non rappresentabili; uno strumento per
 smascherare l’imbroglio neo-liberista del pareggio di bilancio e
 rivendicare il diritto all’insolvenza, un welfare adeguato alle nostre
 necessità.

 Riteniamo che le possibilità che si aprono dentro la crisi possano
 potenziarsi dentro il percorso segnato dagli Stati Generali sulla
 Precarietà e dalla rete che sta lavorando attorno allo Sciopero
 Precario, la quale si riunirà proprio nella città di Bologna, presso
 lo spazio autogestito Vag 61, il 25 settembre. Una giornata di
 confronto e dibattito in cui preparare la grande mobilitazione
 transnazionale del 15 ottobre. Una giornata contro l’austerità e per
 il diritto all’insolvenza, nata nelle acampadas spagnole. Una giornata
 in cui ribadire che nella crisi non ci sono alternative: o si sta con
 i movimenti o si sta con i governi dell’austerità. Un appuntamento che
 sappia però guardare anche oltre quella data, perché tutti e tutte noi
 sentiamo la necessità di aprire percorsi di lotta più lunghi e
 consistenti intorno alla precarietà, alla questione del debito e del
 welfare.

 Time Out
 (Bartleby- Coll. Utopia- Vag61- Antagonismogay- Laboratorio 
 Smaschieramenti)


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