[Cslist] [Fwd: [tml] INDIPENDENZA E CONFLITTO SOCIALE incontro nazionale a Roma il 10 Settembre 2011]

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Thu Sep 8 09:26:57 CEST 2011


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Subject: [tml] INDIPENDENZA E CONFLITTO SOCIALE incontro nazionale a Roma
il 10 Settembre 2011
From:    "tactical" <tactical at autistici.org>
Date:    Wed, September 7, 2011 4:49 pm
To:      tacticalmedia at squat.net
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INDIPENDENZA E CONFLITTO SOCIALE
proposta di incontro nazionale a Roma il 10 Settembre 2011

Molte ed importanti sono le mobilitazioni e le lotte che hanno scandito il
ritmo della stagione politica che stiamo tuttora vivendo e animando.
Emblematici sono stati, e sono, i conflitti delle popolazioni campane sul
tema dei rifiuti e delle nocività; le rivolte dei migranti dentro e fuori
i CIE; le mobilitazioni degli studenti contro una università sempre più
escludente, selettiva e soprattutto contro una condizione di precarietà
sempre più feroce ed invasiva; la grande avventura referendaria,
straordinaria scommessa giocata e vinta dal basso; ora, ma non da oggi, la
resistenza e la ribellione della popolazione della Val di Susa contro la
folle aggressione TAV ai danni del territorio e delle sue risorse;
passando certamente per la data del 14 Dicembre a Roma, dove i mille
rivoli delle nostre esistenze veloci e precarie si sono incontrati in un
pomeriggio di rabbia e rivolta.
Non episodi, ma vicende, percorsi che dobbiamo continuare a difendere e
diffondere ancora con coraggio, lucidità, determinazione. Esperienze di
autorganizzazione e di conflitto, che già non vivono in solitudine, perché
attorno ad esse crescono ovunque nuove lotte contro la precarietà e la
crisi, per il diritto all’abitare, per la difesa dei territorio e la
riconquista dei beni comuni, per il reddito.

Del resto la crisi morde ogni giorno più forte e non sembra di scorgere
all’orizzonte vie d’uscita. I “signori” della rendita e del profitto
continuano la loro folle corsa per mettere a “valore” città, territori,
ogni aspetto delle vite di ognuno e ognuna di noi. La casta dei politici
di professione è sempre più lontana dai bisogni, dai desideri e dalle
aspirazioni dei precari e delle precarie, di chi ha già abbondantemente
pagato il prezzo della loro crisi. Molti, moltissimi/e sono ormai convinti
che sia possibile e necessario fare politica da se, costruire società in
altre forme, mettere in discussione a partire dalla materialità delle
nostre vite questo modello economico e sociale, prendere per il collo il
futuro ed il presente che vorrebbero negarci.

Anche per questo di fronte ad una manovra economica da 70 miliardi non è
accettabile nessuna logica di “riduzione del danno”.  Come non possiamo
permetterci di far passare sulle nostre teste nessun nuovo patto sociale
corredato di lacrime e di sangue. Tanto meno è possibile, di fronte ad una
ricetta autoritaria ed impositiva, pensare che la soluzione sia cambiare
colore alla governance con operazioni di “maquillage” che non possono che
nascere già seppellite: la logica dell’alternanza, bipolare o
proporzionale, è tutta dentro la ricerca di più adeguate forme di gestione
della crisi, è un tentativo di fare la respirazione bocca a bocca ad un
sistema impazzito ed incapace di trovare nuove soluzioni ed equilibri.

La strada non può che essere un’ altra, diversa. Nella nostra esperienza
locale con ROMA BENE COMUNE siamo riusciti a mettere in connessione una
pluralità di lotte che vanno dalla difesa dai licenziamenti alla conquista
di diritti sul lavoro, alla lotte per il reddito di cittadinanza; dalle
lotte per il diritto all’abitare alle mobilitazioni contro le
cementificazioni e le devastazioni ambientali, per il riuso della città e
del patrimonio pubblico; dalle lotte dei precari della cultura e della
conoscenza a quelle studentesche dei medi e degli universitari.

Respirare insieme per cospirare insieme, qualcuno diceva, e ci si sta
provando. Senza la pretesa di annullare peculiarità, differenze,
soggettività, con l’idea, però, di mettere in gioco il nostro patrimonio
di elaborazione e aggregazione sociale non in maniera “asettica” o peggio
strumentale, ma costruendo passo dopo passo pratiche di conflitto e di
organizzazione più pungenti e adeguate alla fase che ci troviamo ad
attraversare. Una scommessa non semplice che ha già dimostrato di rendere
più forti le vertenze e le lotte che ciascuno fino ad ora aveva condotto
in “solitudine” e che ha aperto importanti spazi di movimento in una
realtà resa sempre più spesso asfittica dalla mancanza di luoghi pubblici
di cooperazione, troppo spesso rinchiusa dentro angusti ed astratti
recinti di calcolo soggettivo.

Un'esperienza, diversa ma simile, siamo convinti sia necessario
alimentarla sul piano nazionale. Perché ogni vertenza ogni lotta, anche la
più solida da sola è condannata ad avvitarsi su se stessa con il rischio
di essere sconfitta. Perché la frammentazione dell’esistente è oggi
talmente profonda da uscire dalla dimensione semplicemente “produttiva” ed
“economica” per entrare nella sfera emozionale e dell’immaginario. Perché,
dunque, è necessario ricomporre dal basso, inventare un nuovo processo di
reciproco riconoscimento, ricostruire nella piazza, dentro le lotte, nella
chiarezza dell’indipendenza, l’immaginario e lo spazio del conflitto, la
possibilità della trasformazione radicale dell’esistente.

Per questo, senza chiusure e senza ideologismi, vogliamo condividere con
le altre lotte, con gli altri movimenti, le reti indipendenti e il
sindacalismo conflittuale l’idea di percorrere insieme il prossimo autunno
dando voce e forza alle tante esperienze indipendenti ed autorganizzate.

Proponiamo in questo senso un primo incontro nazionale per Sabato prossimo
10 Settembre a Roma nello spazio dell’ex deposito ATAC S. Paolo sottratto
dai movimenti alla vendita e alla speculazione.

E’ vero un vento nuovo ha cominciato a soffiare. Ma è compito nostro
provare ad alzare le vele e con la nostra “nave dei folli” tornare ad
inseguire l’orizzonte.

L’appuntamento è per le ore 9,30 in via Alessandro Severo
A due passi dalla fermata della Metro B di San Paolo

ROMA BENE COMUNE

Prime Adesioni Collettive:

Blocchi Precari Metropolitani (Roma), Coordinamento Cittadino di Lotta per
la Casa (Roma), Movimento di Lotta per la Casa (Firenze), Stati Generali
della Precarietà – verso lo Sciopero Precario, Unione Sindacale di Base,
Confederazione Cobas, CS Cantiere (Milano), Coordinamento Collettivi
Studenteschi (Milano), USI - AIT, Coordinamento Nazionale Lavoratrici e
Lavoratori Autoconvocati, Generazione P (Roma), Spazio Sociale ex 51
(Roma), Collettivo Officina (Roma – Ostia Lido), Bologna Prende Casa,
Atenei in Rivolta, Collettivo Immigrati Autorganizzati (Torino),
Collettivo Immigrati (Milano), Coordinamento Migranti (Toscana), Comitato
No Corridoio Roma Latina (Lazio), Associazione Resistenze Sociali (Roma),
Cpoa Rialzo (Cosenza), Prendo Casa (Cosenza),

Seguono Adesioni Individuali
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