[Cslist] Fwd: I: [psichiatriafuckyou] comunicato zone del silenzio su canapisa 2011: ma che colpa abbiamo noi?!

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 -------- Original Message --------
 Subject: I: [psichiatriafuckyou] comunicato zone del silenzio su 
 canapisa 2011: ma che colpa abbiamo noi?!
 Date: Sat, 21 May 2011 08:12:10 +0100 (BST)
 From: marco cavallo <punkina150 a yahoo.it>
 To: telviola_t28 a inventati.org



 ---  ha scritto:

> Da: mari41 a interfree.it
> Oggetto: [psichiatriafuckyou] comunicato zone del silenzio su 
> canapisa
> 2011: ma che colpa abbiamo noi?!
> A: psichiatriafuckyou a yahoogroups.com
> Data: Giovedì 19 maggio 2011, 20:09
>
> Ma che colpa abbiamo noi??
>
> Ancora ottuse polemiche sull'annuale appuntamento di Canapisa.
>
> In realtà in tutti questi anni la gestione del Canapisa non ha creato
>
> alcun problema di ordine pubblico, le strade sono state ripulite 
> dagli
>
> stessi manifestanti, nessun muro è stato imbrattato. Questi pochi
> elementi sono sufficienti a smontare la principale preoccupazione dei
> politici di destra che non avendo altre argomentazioni individuano 
> nel
>
> Canapisa l'obiettivo contro cui scagliarsi.
>
> Altre sono le motivazioni che spingono Giovanardi a scagliarsi contro
> il Canapisa, ossia lo stretto legame di settori del Governo con le
> lobby
> del proibizionsimo e i settori reazionari più biechi che ritroviamo
> tra
> i fautori del carcere senza misure di reinserimento, tra i fautori 
> dei
>
> centri di identificazione ed espulsione per cittadini stranieri
> irregolari. Sono gli stessi settori del proibizionismo, in realtà, ad
>
> essere collusi con un sistema legato a potenti traffici criminali,
> come
> sempre è stato in ogni dove con le politiche di stampo
> proibizionista.
> Ed è proprio il proibizionismo a volere rinchiudere le street-parade
> e i
> rave in uno spazio di illegalità, senza gli operatori sociali e
> lontano
> dalla curiosità, spesso divertita e benevola, della cittadinanza. E'
> il
> medesimo modello che vuole confinare in spazi isolati e lontani ogni
> manifestazione di dissenso di tipo politico o rivendicativo, come se
> contenesse in sé qualche oscura e contagiosa minaccia, ma a lor
> signori
> occorre ricordare che non serve reprimere ed isolare, le idee giuste
> troveranno la loro maniera per evadere da ogni recinto, scavalcare
> ogni
> muro.
>
> Si vuole impedire la libera manifestazione del proprio pensiero a
> migliaia di giovani, negando spazi pubblici per svolgere questo tipo
> di
> manifestazioni; eppure rispettando regole precise riguardo alla
> gestione
> di spazi e luoghi con i servizi sociali necessari per la sicurezza,
> per
> la sicurezza di chi partecipa e non, ogni falso allarmismo perderebbe
> argomentazione.
>
> Dietro la demonizzazione di Canapisa non c'è solo il rigurgito di un
> proibizionismo deriso dalle statitistiche e dalla scienza, oltre che
> da
> ogni logica, ma la volontà di rinchiudere in ghetti tanti giovani,
> impedire la diffusione di una coscienza critica collettiva sui danni
> delle politiche proibizioniste, securitarie e carcerizzanti.
>
> Rifiutiamo questa volontà politica di demonizzare e criminalizzare
> ogni
> forma di dissenso e di devianza dai canoni precostituiti, dai modelli
> che una società consumistica e liberista, ma al tempo stesso
> liberticida, vorrebbe imporre in ogni momento della vita. Costoro
> vorrebbero un popolo costantemente ubbidiente ed assuefatto alla 
> canea
>
> della disinformazione, supino alle argomentazioni della propaganda,
> vittima di politiche e traffici criminali oltre che dell'abuso ormai
> massificato di psicofarmaci ed ansiolitici da usare come panacea di
> ogni
> malcontento.
>
> Per questo difendere Canapisa, ed il diritto di manifestare in città
> il
> proprio pensiero, rifiutando totalmente ogni logica di ghettizzazione
> lontano dalla città e dal contesto sociale, è una battaglia di
> libertà
> alla quale Zone del Silenzio non intende sottrarsi:
>
> saremo al canapisa anche noi!
>
> Z O N E D E L S I L E N Z I O -Pisa-
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