[Cslist] [Fwd: I: Mediterraneo Bene Comune... verso il Mediterraneo antirazzista]
telviola at ecn.org
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Sun Jun 5 09:59:59 CEST 2011
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Subject: I: Mediterraneo Bene Comune... verso il Mediterraneo antirazzista
From: " <losgarden at yahoo.it>
Date: Fri, June 3, 2011 10:25 am
To: telviola at ecn.org
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--- Gio 2/6/11, zeta laboratorio <laboratoriozeta at yahoo.it> ha scritto:
Da: zeta laboratorio <laboratoriozeta at yahoo.it>
Oggetto: Mediterraneo Bene Comune... verso il Mediterraneo antirazzista
A: laboratoriozeta at inventati.org
Data: Giovedì 2 giugno 2011, 10:16
Verso il Mediterraneo Antirazzista (9-12 giugno) si terrà domenica 5 una
giornata di inaugurazione e presentazione della manifestazione.
Questo è il programma della giornata che si svolgerà in via S. Niccolò
all’Albergheria
-ore 17.00: conferma iscrizione squadre e sorteggio gironi
-ore 18.00: inaugurazione Piazza Mediterraneo e parata di strada
-ore 18.30: Incontro-dibattito: Mediterraneo Bene Comune
-ore 20.00: “100 metri antirazzisti” cena in strada delle trattorie di
Ballarò
-ore 21.30: Festa, concerti e djset
Quest'anno più che mai ci sembra importante che anche un'iniziativa
festosa come il Mediterraneo Antirazzista possa essere un'occasione per
discutere ed approfondire ragionamenti sulla situazione attuale del
mediterraneo.
In questo senso diamo molta importanza al dibattito:
Mediterraneo Bene Comune
domenica 5 giugno - 18.30
via S. Niccolò all’Albergheria
Intervengono:
Giacomo Sferlazzo - Ass. Askavusa (Lampedusa)
Alberto Biondo - Forum Antirazzista Palermo
Francesca Di Pasquale - Ricercatrice indipendente
Carmela Dachille - Albergueri(ll)a
Neji Khachnaoui - Giornalista
Mila Pernice - Coordinamento italiano Freedom Flotilla
Rabih Bouallegue - blogger
Coordina: Totò Cavaleri Zeta Lab
L'invito alla discussione:
Il Mediterraneo è un bene comune perché è la sua storia a dirlo. Scambi,
attraversamenti, contaminazioni e conflitti: la storia del Mediterraneo è
la storia della forza produttrice del meticciamento.
Il Mediterraneo è un bene comune perché non esistono frontiere e sistemi
securitari in grado di mettere a freno la libertà dei popoli. La domanda
che resta aperta allora è quale prezzo dovremo continuare a pagare per
agire questa libertà di movimento. Per quanto tempo dovremo ancora
sopportare di vedere i naufragi, i respingimenti e la detenzione di
migranti?
Il Mediterraneo è un bene comune oggi più che mai. Perché è tutt'altro che
lo scacchiere in cui governanti e dittatori possono giocare indisturbati
le loro partite. Le rivolte ed i conflitti degli ultimi mesi hanno
dimostrato ancora una volta che il futuro di quest'area dipende
innanzitutto dalla volontà dei popoli di decidere del proprio futuro.
Il Mediterraneo è un bene comune, e la Sicilia lo deve sapere bene. Perché
altrimenti della sua storia si capirebbe ben poco. Perché non c'è sud e
non c'è nord, ne’ centro e periferia quando l'attraversamento e la
contaminazione sono inarrestabili.
Il Mediterraneo è un bene comune, allora, perché il suo futuro è aperto, e
lo costruiamo ogni giorno nelle nostre piazze, nelle nostre città,
superando le frontiere visibili e invisibili. Perché se il Mediterraneo è
un bene comune allora deve essere lo spazio dei diritti e della libertà,
lo spazio al tempo stesso delle differenze e dell'uguaglianza: il
MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA.
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