[Cslist] [Fwd: I: [Rimini - Presidio pubblico: Sanatoria 2009. Siamo stati tutti truffati!]

telviola at ecn.org telviola at ecn.org
Fri May 7 11:33:07 CEST 2010


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Subject: I: [Rimini - Presidio pubblico: Sanatoria 2009. Siamo stati tutti
 truffati!
From:    "pietro clerici" <pietro_olmo at yahoo.it>
Date:    Wed, May 5, 2010 11:12 am
To:      csabarattolo at yahoogroups.com
         fori-sociali at yahoogroups.com
         "Genzano Social" <genzanosf at tiscali.it>
         telviola at ecn.org
         territorio-msf at yahoogroups.com
         telefonoviola1996 at yahoo.it
         libertari at yahoogroups.com
         psichiatriafuckyou at yahoogroups.com
         vittoria at ecn.org
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--- Mar 4/5/10, <cittadini.globali.rimini@ ha scritto:


Da: Riminesi globali contro il razzismo <cittadini.globali.rimini at gmail.com>
Oggetto: [Rimini - Presidio pubblico: Sanatoria 2009. Siamo stati tutti
truffati!
A: Data: Martedì 4 maggio 2010, 18:43


 




speriamo di vedervi in tanti!
Domenica 9 maggio dalle ore 17 @Vecchia Pescheria (P.zza Cavour)
Rimini - Presidio pubblico: Sanatoria 2009. Siamo stati tutti truffati!
Migranti e italiani insieme contro l’illegalità forzata e lo sfruttamento






hSanatoria 2009. Siamo stati tutti truffati!
Sono state circa 300.000 le domande di emersione per lavoratori/trici
migranti presentate allo scadere del 30 settembre 2009.
Rimini è la 34° provincia in Italia per numero di domande presentate, in
totale 1912 giunte al termine della procedura di emersione da lavoro
irregolare per colf e badanti, erroneamente chiamata sanatoria, quando in
realtà, per come stanno andando le cose, rappresenta più un autodenuncia
collettiva o meglio un’istigazione alla condizione di illegalità
forzata.
A queste 1912 persone si aggiungono una cinquantina di migranti
senegalesi, cittadini riminesi da più di 5 anni, truffati da un italiano
che si è arricchito fingendosi di poter presentare le domande di
emersione tramite un’agenzia e facendosi pagare per ogni pratica dagli
800 ai 2.000 €..       
Le domande però non sono mai state presentate. Provate a pensare quanti
guadagni ha fatto questo truffatore, provate a pensare quanti altri
episodi saranno accaduti a Rimini come altrove.
Ma andiamo con ordine…
È di un mese fa circa la circolare del capo della Polizia Manganelli
secondo la quale non può essere concesso il nulla osta alla
regolarizzazione a colf e badanti condannati per il reato di cui
all’art. 14, comma 5 ter, che punisce con la reclusione da uno a quattro
anni lo straniero che, senza giustificato motivo, permane illegalmente nel
territorio dello Stato in violazione dell’ordine del questore di
allontanarsi dal territorio nazionale.
Questo orientamento è molto grave e merita di suscitare anche a Rimini,
come accaduto in altre città,  delle  reazioni, perchè di fatto così
applicata, la circolare impedisce la regolarizzazione di centinaia di
persone nel nostro territorio, molti dei quali tanti fratelli migranti
senegalesi, vittime dell’ennesima truffa.
Sappiamo che alcune Questure in Italia fra cui quella di Rimini, hanno
proceduto al respingimento delle domande di emersione come indicato dalla
circolare e in certi casi, come quella di Trieste, al rimpatrio immediato
dei lavoratori stranieri, solo perché il lavoratore o la lavoratrice
migrante risultavano gravati da una sentenza di condanna per il reato di
inottemperanza all’ordine del questore di allontanamento dal territorio
nazionale. La cosiddetta seconda espulsione dopo il primo foglio di via.
Nel nostro territorio abbiamo raccolto diverse segnalazioni di fratelli
migranti senegalesi scomparsi per più di un mese, perchè fermati e
trattenuti presso il CIE più vicino. Tantissimi quelli che hanno ricevuto
la lettera della Prefettura con il diniego della pratica, ovvero nessuna
possibilità di avere l’atteso permesso di soggiorno.
A molte di queste pratiche di diniego stanno seguendo dei ricorsi al Tar
dell'Emilia Romagna, ma mentre per il Tar della Toscana, può
regolarizzarsi anche chi è stato condannato per inottemperanza al decreto
di espulsione (la condanna per il reato di violazione dell’ordine di
questore previsto dal Testo unico immigrazione non rientra tra quelli del
codice di procedura penale (art. 380 e 381) che la L. 102/2009 pone come
ostativi alla regolarizzazione) i primi ricorsi presentati in Emilia
Romagna non sono andati nella stessa direzione.
Crediamo, pertanto che creare una pressione e una denuncia pubblica di
questi fatti possa, in qualche modo, favorire una risoluzione positiva e
possibile a favore di tutti quei fratelli e sorelle migranti che
vedrebbero cancellato il diritto sacrosanto alla regolarizzazione, oltre
che scardinare, di fatto, la vergognosa equiparazione fra la condizione di
illegalità forzata alla condizione di pericolosità sociale e di
sicurezza pubblica.   
I migranti irregolari oggi, non sono migranti che delinquono per
delinquere, sono persone che proprio per la loro condizione soggettiva di
illegalità forzata divengono maggiormente vulnerabili allo sfruttamento e
alla schiavitù.
Non capire questo significa chiudere gli occhi di fronte alla realtà,
così come alimentare la catena di sfruttamento che si annida dietro ai
venditori ambulanti migranti, gli unici su cui si scaricano, nel nostro
territorio, i costi della crisi produttiva turistica/stagional e e quelli
delle finta lotta alla criminalità organizzata. Rifiutarsi di
regolarizzare queste persone per una falsità di legge, interpretazione
giuridica  o quant’altro significa lasciare centinaia di persone dentro
questa condizione di vulnerabilità e ricattabilità , che è
inaccettabile.
Inaccettabile, perché l’unica giustizia che questi fratelli e sorelle
incontrano è quella della repressione, dei pattuglioni, degli
inseguimenti, dei pestaggi e dei respingimenti, inaccettabile perché sono
persone. Da oggi continuiamo la nostra battaglia culturale e sociale oltre
che politica, finché tutte le persone respinte e truffate da questa
sanatoria abbiano ottenuto ciò che gli spetta, diritti, libertà,
permesso di soggiorno! Non lasciamoli soli!
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