[Cslist] [Fwd: I: [psichiatriafuckyou] Fwd: [Blackout-list] contro obiezione coscienza farmacisti]

telviola at ecn.org telviola at ecn.org
Sat Jun 5 10:16:50 CEST 2010


---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: I: [psichiatriafuckyou] Fwd: [Blackout-list] contro obiezione
coscienza farmacisti
From:    "nadia faravelli" <nadiafarw57 at yahoo.it>
Date:    Sat, June 5, 2010 2:11 am
To:      telviola at ecn.org
--------------------------------------------------------------------------



--- Sab 5/6/10, peste <lapeste at inventati.org> ha scritto:


Da: peste <lapeste at inventati.org>
Oggetto: [psichiatriafuckyou] Fwd: [Blackout-list] contro obiezione
coscienza farmacisti
A: psichiatriafuckyou at yahoogroups.com
Data: Sabato 5 giugno 2010, 01:13


 





-------- Messaggio originale --------



Oggetto:
[Blackout-list] contro obiezione coscienza farmacisti

Data:
Thu, 3 Jun 2010 13:13:55 +0000 (GMT)

Mittente:
chiara cerruti <chiara_cer at yahoo. com>

Rispondi-a:
Lista di Radio 2000 Black Out -TO <blackout-list@ inventati. org>

A:
blackout-list@ inventati. org






Più autodeterminazione, Meno obiezione!Il 5 giugno si terrà a Torino,
presso il Centro Cattolico di Bioetica dell´Arcidiocesi, un convegno su
"Obiezione di coscienza in sanità: etica, deontologia e diritto", con il
patrocinio della facoltà di Medicina, Università degli Studi di Torino,
la partecipazione dell´Ordine dei Farmacisti di Torino e la lectio
magistralis, tra gli altri relatori, di Carlo Casini, presidente e
fondatore del Movimento per la Vita, ssociazione cattolica integralista
anti- abortista, fondata nel 1975 a Firenze, 3 anni prima
dell´approvazione della legge 194.


Sono proprio gli anni in cui le donne scendevano in piazza per non morire
sui tavoli da cucina delle mammane, per affermare il diritto a scegliere
se e quando portare a termine una gravidanza e per poter abortire in modo
gratuito e assistito, non all´estero e neppure presso ginecologi
compiacenti, non a caso definiti all´epoca "cucchiai d´oro"...
A due mesi dall´elezione di Roberto Cota a presidente della Regione
Piemonte, e mentre al Senato sono stati presentati ben due disegni di
legge, DDL Spadoni Urbani e DDL D´Ambrosio Lettieri, per definire e
regolamentare l´obiezione di coscienza dei farmacisti per quanto riguarda
la contraccezione d´emergenza, l´organizzazione di questo convegno non
rappresenta altro che il primo passo ufficiale nella direzione sancita dal
famigerato Patto per la Vita e per la Famiglia che Cota ha sottoscritto
proprio con alcune delle organizzazioni presenti al convegno di sabato.
Nelle loro intenzioni non solo il Movimento per la vita negli ospedali e
nei consultori, ma anche i farmacisti, in farmacie pubbliche e private e
persino in quelle interne alle strutture ospedaliere, che si rifiutano di
vendere la pillola del giorno dopo, costringendo le donne ad una corsa
contro il tempo da un presidio sanitario all´altro, un peregrinare che
ben conosciamo: in Piemonte già 6 medici su dieci (e circa 4 su dieci tra
il personale non medico) non effettuano interruzioni di gravidanza.. .
abortire è difficile, prevenire l´aborto con un contraccettivo
d´emergenza potrebbe diventarlo, con tutte le conseguenza facilmente
immaginabili soprattutto per le migranti e per le giovani donne, magari
minori.
Abbiamo lottato per affermare il principio all´autodeterminazione sui
nostri corpi e sulle nostre scelte, non possiamo accettare che venga messo
in discussione né con attacchi frontali al diritto ad interrompere una
gravidanza, né con questi continui tentativi di impedire alla donne di
esercitare concretamente quel principio di libertà di scelta.
Ci chiediamo, perché tutta questa attenzione alla questione
dell´obiezione di una categoria specifica?
L´obiezione di coscienza è regolata dalla stessa legge 194 all´art. 9,
fortemente contestato dal movimento delle donne che aveva intuito quale
pericolo rappresentasse per l´applicazione della legge, ma limitato ai
medici e al personale sanitario ausiliario: per i farmacisti vige l´art.
38 del Regio Decreto n. 1706, per il quale il farmacista è tenuto a
dispensare le specialità medicinali di cui e`provvisto, a spedire le
ricette formalmente regolari e a procurare nel minor tempo possibile i
medicinali di cui non sia fornito.
Ecco dunque la necessità non solo di una legge specifica, ma anche, e
questo è il senso del convegno, dell´urgenza di creare le condizioni
culturali, scientifiche ed "etiche" favorevoli: come non riconoscere
autorevolezza, prestigio e soprattutto capacità di influenza a Giorgio
Palestro, Preside della Facoltà di Medicina o a Mario Giaccone,
Presidente dell´ Ordine dei Farmacisti?
Palestro e Giaccone rappresentano i futuri medici e i farmacisti, medici e
farmacisti per i quali, ed è storia nota, la coscienza a volte non solo
è selettiva, ma anche interessata: vendere preservativi e pillola
anticoncezionale non lede il diritto alla vita? o forse sono solo più
remunerativi e le case produttrici sono grandi multinazionali con una
forza economica e politica enorme, le stesse che producono quegli
psicofarmaci il cui consumo è drammaticamente aumentato e che
evidentemente non disturba vendere?
i medici che praticano aborti non guadagnano forse meno dei loro colleghi
obiettori e fanno carriera con maggiore difficoltà? dichiararsi obiettore
in ospedale e poi chiedere centinaia di euro per un´interruzione di
gravidanza in una clinica privata mascherandola da peritonite non è forse
ancora, in Italia, negli anni 2000 una pratica diffusa? far sì che le
donne che vogliono abortire lo facciano clandestinamente ingerendo dossi
massicce di medicinali contro l´ulcera, quale vita tutela?
Rispondano a questi interrogativi il preside della facoltà di Medicina e
il presidente dell´Ordine dei Farmacisti!
Concedendo il patrocinio a questa iniziativa si sono schierati in modo
netto.. lo facciamo anche noi: alla loro "etica" contrapponiamo la nostra
coscienza di donne, e uomini, che riconoscono nell´autodeterminazione di
sé il principio fondante di un´etica laica e libera, per il diritto alla
salute, all´assistenza e alla competenza in ospedale come in farmacia,
per una formazione universitaria che porti nelle aule dei futuri
ginecologi o farmacisti l´eco delle lotte di quelle donne che si
troveranno di fronte come pazienti e che non accetteranno mai decisioni di
altri sul proprio corpo e sulla propria vita.


SABATO 5 GIUGNO ORE 8.30
 PRESIDIO IN VIA XX SETTEMBRE 83
DAVANTI ALLA FACOLTA' TEOLOGICA


RETE PER L'AUTODETERMINAZION E CONTRO L'OBIEZIONE


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