[Cslist] [Fwd: [Redditolavoro] Fw: CIP1876: Gli studenti protestano]

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Wed Nov 18 10:23:21 CET 2009


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Subject: [Redditolavoro] Fw: CIP1876: Gli studenti protestano
From:    "cobasta" <cobasta at fastwebnet.it>
Date:    Tue, November 17, 2009 4:01 pm
To:      redditolavoro at lists.ecn.org
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Mobilitazione studentesca nella Giornata internazionale del diritto allo
studio
Uova, slogan e proteste: studenti
in piazza contro la scuola della Gelmini

A Milano scontri con la polizia e cassonetti ribaltati: quattro fermati.
Il ministro: «Sono dei centri sociali»
  a.. NOTIZIE CORRELATE
  b.. Milano, corteo non autorizzato in centro. Quattro fermati



      Un poliziotto ha bloccato uno studente a Milano (Newpress)
MILANO - «Il futuro è nostro, riprendiamocelo». È lo slogan di uno dei
tanti striscioni degli studenti italiani che sono scesi in piazza in 50
città italiane in occasione della Giornata internazionale del diritto allo
studio. L'iniziativa quest’anno viene rappresentata con la frase
«Education is not for sale»: la scuola non è in vendita. In Italia ci sono
stati almeno 50 cortei, e poi presidi e occupazioni simboliche. E non sono
mancati scontri e momenti di tensione, in particolare a Milano. Ma anche a
Torino c'è stato un lancio di uova contro il ministero e l'occupazione del
rettorato, mentre numerose città sono rimaste paralizzate per il traffico.

GELMINI: SONO DEI CENTRI SOCIALI - «I centri sociali non rappresentano gli
studenti italiani - ha commentato il ministro dell'Istruzione Mariastella
Gelmini, bollando così le manifestazioni -. Gli studenti italiani hanno
capito che bisogna avere il coraggio di guardare al futuro, di cambiare la
nostra scuola, di fare scelte coraggiose. Riproporre vecchi slogan, come
se fossimo ancora negli anni '70 certamente non contribuisce a rendere la
nostra scuola più moderna. I manifestanti, per lo più legati al mondo dei
centri sociali, non rappresentano certo i milioni di ragazzi che studiano
e si impegnano e che sperano di trovare nelle scuola, non un luogo di
indottrinamento ideologico ma un'istituzione che li prepari a un vero
lavoro».

GLI SCONTRI A MILANO - A Milano sono quattro gli studenti fermati durante
il corteo che stamane ha preso il via da Largo Cairoli. Proprio nelle fasi
iniziali ci sarebbero stati una serie di scontri con tanto di cassonetti
ribaltati. Almeno quattro ragazzi sono stati fermati e portati in questura
per l'identificazione e per decidere eventuali misure cautelari nei loro
confronti. Il corteo ha continuato il suo percorso lungo le strade del
centro.

TORINO, LANCI DI UOVA - Nel capoluogo del Piemonte gli studenti hanno
lanciato uova contro la sede regionale del Miur per protestare contro la
riforma Gelmini. Al corteo partecipano migliaia di studenti degli istituti
superiori e dell'università. Alla partenza, in piazza Arbarello, i
manifestanti hanno dedicato un lungo applauso a Vito Scafidi, lo studente
di 17 anni morto il 22 novembre dello scorso anno sotto le macerie della
contro-soffittatura della sua classe, la 4a D del liceo scientifico
Charles Darwin di Rivoli. Il serpentone colorato ha poi raggiunto la sede
del Miur, dove oltre alle uova sono stati lanciati alcuni rotoli di carta
igienica, e poi si è diretto alla sede dell'amministrazione provinciale.
Occupato il rettorato dell'Università: tra i numerosi striscioni che sono
stati esposti nel cortile e sulla balconata quelli con la scritta 'Riforma
Gelmini: nove mesi per attuarla, non facciamola nascere", "Chi dorme nella
democrazia si sveglia nella dittatura", "Riprendiamoci il nostro futuro" e
"Blocchiamo la riforma". A manifestare sono, oltre agli studenti medi e
agli universitari, anche i precari della ricerca e i precari tecnici e
bibliotecari dell'Università.

ROMA: «SIAMO DIECIMILA» - Al grido «ci prendiamo Roma» nella Capitale
hanno protestato insieme studenti delle scuole superiori e universitari
sfilando in corteo affinché siano garantiti più fondi per il diritto allo
studio. «Siamo in diecimila» - hanno detto i manifestanti - «contro la
Repubblica delle banane». I ragazzi romani erano accompagnati anche da una
delegazione di studenti iraniani. L'Unione degli Studenti ha brandito
delle vere banane e con lo striscione che aperto il corteo che recita: «Il
futuro è nostro riprendiamocelo sciopero generale studentesco». Gli
studenti scesi in piazza si oppongono al disegno di legge del ministro
Gelmini e chiedono più fondi da destinare al diritto allo studio per
garantire a il diritto agli studi per tutti. Intanto i ragazzi di piazza
Vittorio hanno annunciato l'occupazione del liceo Cavour. il corteo degli
studenti si è mosso da piazza Vittorio con destinazione La Sapienza dove
si terrà un'assemblea pubblica.

TRAFFICO PARALIZZATO A NAPOLI - Traffico paralizzato anche Napoli per la
manifestazione degli studenti che si oppongono in particolare ai tagli
della riforma Gelmini. Due i cortei partiti martedì mattina. L’Unione
studenti si è data appuntamento alle ore 9 in piazza Mancini, i collettivi
studenteschi alle 9.30 in piazza del Gesù. Entrambi i cortei hanno poi
raggiunto, attraversando le vie del centro cittadino, piazza Plebiscito.
Paralisi del traffico veicolare nell’intera city, disagi per residenti e
passeggeri dei mezzi pubblici che hanno dovuto attendere ore per poter
usufruire di tram e autobus. La situazione è resa ancora complicata dalle
decine di cantieri aperti nelle strade principali e non solo del capoluogo
campano.

PALERMO, OCCUPATO ASSESSORATO - A Palermo gli studenti universitari e medi
del movimento «Onda Anomala» hanno occupato contemporaneamente a Palermo
l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione e l'istituto magistrale
Regina Margherita, con un'impennata della protesta che era iniziata in
mattinata con un corteo. Un centinaio di universitari delle Facoltà di
Lettere e filosofia e di Scienze sono entrati nei locali dell'assessorato
regionale per manifestare contro il nuovo ddl Gelmini e chiedere alla
Regione Siciliana di non recepire la riforma e anzi di potenziare con
investimenti nella la ricerca pubblica. Gli studenti medi hanno invece
occupato la succursale del «Regina Margherita», in piazza Guzzetta, dove
hanno organizzato dibattiti e spettacoli contro la Gelmini.

LA PROTESTA NEL MONDO - Ma la protesta si è estesa ben oltre l'Italia.
Sono migliaia gli studenti in tutto il mondo scesi in piazza per chiedere
garanzie sul diritto all’istruzione da mantenere come un bene pubblico e
non privatizzato, come sta accadendo, invece, in diversi paesi via di
sviluppo. Intanto a Bruxelles si svolge un’assemblea internazionale, cui
partecipa anche una delegazione di nostri studenti. In Italia la
mobilitazione - cui hanno aderito l’Unione degli universitari, il
coordinamento degli studenti universitari «Link», l’Unione degli studenti
e la Rete degli studenti - interessa la maggior parte degli atenei
italiani, ma anche il mondo della scuola. Oltre che nelle città principali
manifestazioni e cortei si svolgono ad Ancona, Padova, Forlì, Torino,
Parma, Ferrara, Catania, Perugia, Lecce, Cagliari, Genova, Pavia.




17 novembre 2009


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