[Cslist] Fwd: [Epicentro-solidale] PRESIDIO DELLA MEMORIA - 6 novembre 2009
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Thu Nov 5 12:19:09 CET 2009
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Subject: Fwd: [Epicentro-solidale] PRESIDIO DELLA MEMORIA - 6 novembre 2009
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Date: Thu, November 5, 2009 12:05 pm
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Subject: [Epicentro-solidale] PRESIDIO DELLA MEMORIA - 6 novembre 2009
Date: Thu, 5 Nov 2009 10:58:18 +0100 (CET)
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Presidio della memoria
6 aprile 2009 - 6 novembre 2009
Accademia di Belle Arti h. 18,00
L'Aquila
Il Comitato Familiari Vittime della Casa della Studente, Kabawil Ass.
Onlus e i Comitati Cittadini invitano tutti a partecipare al Presidio della
memoria, il rituale appuntamento dedicato alle 307 vittime del sisma del 6
aprile: per non dimenticare, per chiedere che venga fatta luce sulle molte
morti che potevano essere evitate, per chiedere giustizia.
A testimoniare il valore assoluto della memoria sarà Hebe De Bonafini che
perse i suoi due figli, arrestati e torturati sotto il regime argentino.
Nata in Argentina nel 1928 Hebe è tra le fondatrici dellâAssociazione
âMadres de Plaza de Mayoâ, simbolo della resistenza della societÃ
argentina
contro il golpe militare che il 24 marzo 1976 insanguinò il paese, portando
alla scomparsa di trentamila persone. Un crimine di Stato mai conosciuto
prima, legato ad un perverso progetto di scomparsa degli oppositori del
regime. In una società annichilita dal terrore, le madri dei ragazzi
scomparsi cominciarono coraggiosamente a riunirsi tra loro, sfidando il
potere militare che vietava qualsiasi forma di assembramento. Sfida che ad
alcune di loro costò la vita.
Iniziarono a protestare proprio nella piazza del governo, la Plaza de
Mayo, ciascuna con un fazzoletto bianco in testa sul quale era scritto il
nome del figlio scomparso. Iniziò così la storica marcia di ogni giovedì,
che da allora ha sempre avuto luogo, in cui le donne chiedono in modo
dignitoso e perseverante verità e giustizia per la scomparsa dei loro figli
e figlie.
Da semplici casalinghe, "pazze" di dolore per la scomparsa dei figli, poco
per volta si trasformarono in donne capaci di capire il mondo che le
circondava e di agire per cambiarlo. Sono donne, madri che hanno inventato
una forma di lotta nuova e originale, che della loro condizione hanno fatto
punto di partenza di una azione civile più vasta. Eâ a loro che si rifanno
i movimenti delle madri Afgane ed iraniane e quello delle madri dei
militari statunitensi.
Oggi Hebe De Bonafini come portavoce delle âmadresââ che hanno tutte
tra
gli 80 e i 90 anni - ritiene che i nuovi desaparecidos siano i bambini che
ogni giorno continuano a doversi prostituire e a cercare cibo tra i
rifiuti. Convinta che âle rivoluzioni cominciano dalle parole che usiamoâ
il suo primo gesto politico ha avuto a che fare con il linguaggio. âBisogna
rifiutarsi di chiamarli bambinidi strada, perché in questo modo diciamo che
sono della strada e non nostri e ci sottraiamo alle nostre responsabilità .
Dobbiamo chiamarli i nostri bambini che vivono in strada.â
Hebe nel corso degli anni è stata ricevuta dalle maggiori Istituzioni
Internazionali e dai Capi di Stato di molti Paesi ed ha ottenuto, come
rappresentante dellâAssociazione, numerosi riconoscimenti internazionali
per lâalto profilo civile dellâattività delle Madres, tra cui il Premio
Unesco 1999 per lâEducazione alla Pace e il Premio Internazionale
consegnato dalla Regione Abruzzo nel 2007.
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