[Cslist] Elezioni RSU/Rls all’Alfa Romeo di Arese: gli operai votano lo Slai Cobas

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Wed Jun 3 18:32:08 CEST 2009


Elezioni RSU/Rls all’Alfa Romeo di Arese:
gli operai votano lo Slai Cobas.

Sono state scrutinate le schede delle elezioni RSU tenutesi oggi all’Alfa Romeo di Arese.

Tra gli operai hanno ottenuto i maggiori consensi lo Slai Cobas e la Fiom mentre tra gli impiegati e i quadri la FlmUniti e l’associazione Quadri e Capi Fiat.

Dopo aver avuto in regalo dallo Stato l’Alfa Romeo, in vent’anni la Fiat ad Arese - con la complicità delle istituzioni e dei sindacati confederali - ha fatto fuori ventimila lavoratori. 
Ma, nonostante che siano stati eliminati da Arese tutti i reparti produttivi e nonostante che ogni anno la Fiat abbia licenziato innanzitutto i lavoratori iscritti allo Slai Cobas, ancora oggi lo Slai Cobas si è riconfermato uno dei primi sindacati di quanto è rimasto della Fiat/Alfa Romeo di Arese (500 lavoratori Fiat Group ed FPT, oltre a 400 del call center e delle altre aziende collegate Fiat) ed è il primo sindacato dell’area di 2milioni e 350mila mq dell’Alfa, ove sono insediate aziende e cooperative con altri 1500 lavoratori. 
In molte di queste aziende (Greenfluff, Innova Service, Caris, lavoratori delle pulizie, cooperative, ecc..) lo Slai Cobas ha la totalità dei delegati.

Tra gli operai Fiat rimasti, lo Slai Cobas ha ottenuto nelle elezioni di oggi:
·	il    37% dei voti in Fiat Group Automobiles, con 1 RSU eletto su 2 da eleggere e 1 RLS eletto su 3 da eleggere;
·	il    19% dei voti in Fiat Powertrain Technologies;
·	il    63% dei voti alla mensa Fiat (Onama/Compass Group) con 2 RSU eletti su 3 da eleggere e 1 RLS eletta su 1 da eleggere.

·	Tra gli impiegati imperversa da tempo la filosoFiat, e in Fiat Powertrain Technologies l’associazione Quadri e Capi Fiat ha anche presentato proprie liste eleggendo loro l’unica RSU.

All’Alfa non è stato possibile votare con una testa un voto, principio già conquistato con la rivoluzione francese, perché i sindacati confederali si sono assegnati per diritto divino il 33% dei seggi e si è quindi votato solo per il restante 66% dei seggi.  

In Fiat, inoltre, i confederali hanno diritto a un numero di “esperti” (altri delegati ed altri permessi sindacali) in numero pari al numero complessivo delle RSU.
Pertanto in Fiat i confederali si accaparrano 133 delegati su 200 ancora prima di votare, dopodichè si vota per 66 delegati su 200 !!!! 

Questo schifo va avanti da 15 anni come se niente fosse 


..
E, a differenza della canea contro lo Slai Cobas dopo la scivolata di Rinaldini, su questa vergogna c’è il silenzio bipartisan più assoluto.

Nonostante siano rimasti in pochi, gli operai dell’Alfa, unitamente ai lavoratori delle altre ditte insediatesi sull’area di Arese, riaffermano la loro volontà di lottare per un futuro migliore. 

Qui ad ARESE la Fiat si prepara a dare il colpo finale 
ancor prima che a Pomigliano e Termini Imerese.

NON RASSEGNAMOCI AI VOLERI FIAT.
Battiamoci attivamente per difendere il nostro posto di lavoro.

Finite le mangerie milionarie sulle produzioni Alfa, la Fiat adesso si prepara a succhiare i soldi da Expo 2015 cercando di liberarsi delle ultime lavorazioni rimaste e dei numerosi lavoratori del  Cap 10 e Centro Tecnico.

La Fiat, dopo aver chiuso tutti i reparti produttivi, si prepara oggi a chiudere anche i reparti impiegatizi e professionali e, dopo aver chiuso il Centro Direzionale, continua lo smantellamento del Centro Tecnico e del capannone 10.
·	Centro Stile: la Fiat ha già cominciato a trasferire lavorazioni e/o lavoratori (operai e impiegati) al Centro Stile di Torino o in altre carrozzerie private (Marazzi, ecc..).
·	Capannone 10: invece di portare vetture ad Arese per i mangiachilometri, la Fiat ammucchia provvisoriamente  i lavoratori a Balocco, disponendo addirittura un terzo turno, mentre qui nelle officine  di Arese sono state scientificamente eliminate  le lavorazioni che terrebbero occupati i lavoratori.
·	Powertrain: il responsabile e i capi, in modo illecito e antisindacale, fanno continue pressioni sugli impiegati per trasferirli all’Iveco di Torino, mentre gli operai sono mandati in prestito a Corbetta o in trasferta a Torino o a Pomigliano.

Ad Arese, tra Fiat e call center, ci sono ancora circa 900 lavoratori.

Possiamo rassegnarci e accettare tranquillamente la perdita di altre centinaia di posti di lavoro proprio mentre la Fiat sta per aprire nuovi stabilimenti Alfa Romeo negli USA e dice di garantire l’occupazione sia ad Obama per l’accordo Chrysler che alla Merkel nelle trattative fatte per la Opel?

Possiamo rassegnarci e accettare tranquillamente la perdita di altre centinaia di posti di lavoro proprio mentre la Fiat sta più che mai continuando a comandare e a fare affari (EXPO 2015, alberghi, nuova centrale Termica, ecc..) sui 2milioni e 350mila mq dell’area dell’Alfa Romeo di Arese?

NO, i lavoratori dell’Alfa non vogliono chinare la testa !

DIFENDIAMO IL NOSTRO POSTO DI LAVORO AD ARESE !

Arese, 3-6-2009        Slai Cobas Alfa Romeo






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