[Cslist] [Fwd: Sabato 4 luglio corteo a Vicenza]

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Thu Jul 2 07:09:27 CEST 2009


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Subject: Sabato 4 luglio corteo a Vicenza
From:    "Centro Sociale Vittoria - Milano" <vittoria at ecn.org>
Date:    Wed, July 1, 2009 10:30 pm
To:      telviola at ecn.org
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						CSA VITTORIA


						via Friuli ang. Muratori 43


						www.csavittoria.org








						Sabato 4 luglio corteo a Vicenza



						contro l’imperialismo U.S.A., europeo e
						italiano!



						 



						Sabato 4 luglio il presidio permanente ”No dal Molin” ha
						indetto una giornata di mobilitazione contro l’allargamento della
preesistente
						base U.S.A. nei pressi dell’aereoporto Dal Molin di Vicenza e
quindi per
						protestare contro chi vuole utilizzare l’Italia come base di
partenza per
						incursioni e bombardamenti, nonché contro un progetto che
stravolgerebbe
						l’ambiente, il rapporto con il territorio e la vita di migliaia di
uomini e
						donne.



						Questo corteo fa parte del percorso nazionale
						di protesta per la vetrina guerrafondaia e terrorista dei grandi del
mondo al
						G8 che si terrà all’Aquila il 10 luglio.



						 



						Come compagni e compagne del C.S.A. Vittoria
						parteciperemo al corteo perché crediamo sia importante sostenere una
lotta
						concreta e radicata nel territorio contro lo strapotere
dell’imperialismo
						U.S.A. in accordo con le scelte dei governi Prodi ieri e Berlusconi
oggi.     



						Ma scendere in piazza sabato 4 luglio vuol
						dire soprattutto schierarsi senza alcuna ambiguità contro i venti di
guerra che
						arrivano dal medio oriente a causa dell’aggressione imperialista
occidentale
						contro le popolazioni arabe, aggressioni che si stanno intensificando e
						generalizzando al di là delle dichiarazioni di pace fatte del
neo-eletto
						presidente statunitense Obama.



						Il promesso disimpegno dall’Iraq delle truppe
						statunitensi, è solo il presupposto per un incremento della
pressione militare
						e dell’occupazione dell’Afghanistan, come elemento di
“stabilizzazione” e
						controllo di un’area fondamentale dal punto di vista geo-politico.



						Il governo italiano, per poter aspirare anche
						solo a una piccola parte degli enormi investimenti per la
ricostruzione dei
						paesi distrutti dai bombardamenti delle potenze imperialiste più
aggressive
						U.S.A. e Inghilterra (in un binomio criminale:
distruzione/ricostruzione
						gestito dalle stesse mani), è sempre più coinvolto in azioni di
guerra con
						morti tra la popolazione civile e ha, in questi giorni, promesso un
aumento di
						forze militari da inviare al più presto in Afghanistan anche per
recuperare
						quote del consenso perso dopo il passaggio di consegne da Bush a Obama.



						Del resto la costruzione delle 300 dighe, che
						proveranno a cancellare definitivamente il popolo kurdo, è possibile
grazie all’intervento
						di banche italiane, l’industria nazionale degli armamenti prospera
con la
						vendita di armi in tutto il mondo, la nostra Confindustria e
Finmeccanica
						premono per un’attenta presenza in ogni tragedia dove si possa
auspicare una
						remunerativa ricostruzione…



						Perché le guerre imperialiste hanno molti
						nomi: umanitaria o di peace keeping per il centro sinistra che ha
						dislocato truppe e logistica in Libano per proteggere gli interessi
sionisti
						dello stato di Israele; o di subordinazione alle campagne di
aggressione
						preventiva o di “enduring freedom” per il centro destra, ma a
						pagarne i costi sono comunque i popoli del mondo che subiscono
stragi, morte e
						fame, da una parte, e sacrifici economici per le spese militari
dall'altra.



						Essere oggi in piazza con il popolo “No Dal
						Molin” vuol dire provare a ostacolare la macchina da guerra
imperialista, vuol
						dire sostenere con ogni mezzo necessario ogni forma di contrapposizione
						all’occupazione militare U.S.A. in Italia, e per dare un segnale
forte,
						determinato, e di massa a chi pensa di poter calpestare impunemente
i bisogni,
						le aspirazioni e le vite delle migliaia di uomini e donne che vivono
in quel
						territorio.



						 



						Contro le strategie di guerra
						dell’imperialismo usa e europeo!



						Fuori ogni base militare dall’Italia e fuori
						l’Italia dalla guerra!



						Con ogni popolo che resiste!



						 



						Centro Sociale Autogestito
						Vittoria



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						20135 Milano


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