[Cslist] [Fwd: TRASFORMIAMO LA SOLIDARIETA' IN CONFLITTO!]

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Fri Sep 19 23:20:14 CEST 2008


-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Oggetto: TRASFORMIAMO LA SOLIDARIETA' IN CONFLITTO!
Da:      "csa vittoria" <vittoria at ecn.org>
Data:    Ven, 19 Settembre 2008, 10:18 pm
A:       "csa vittoria" <vittoria at ecn.org>
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La dolorosa morte di Abdul non è affatto casuale né, come si sono
affrettati a dichiarare esponenti dei due schieramenti, il tragico
epilogo di una rissa da strada o, come affermato dalla magistratura, un
semplice omicidio aggravato da "futili motivi".

La morte di Abdul, come quella di molte altri uomini e donne immigrate
che non trovano sempre spazio sui giornali o nella nostra memoria, è
frutto del progressivo decadimento della nostra società, della totale
degenerazione dei rapporti sociali e della rottura dei vincoli
solidaristici, della crescente intolleranza nella città di Milano e in
un'Italia avvinta ormai inesorabilmente da politiche securitarie sempre
più invasive e razziste.

E' la medesima retorica sicuritaria, oggetto privilegiato dell'ultima
campagna elettorale indifferentemente per centrodestra e centrosinistra,
in nome della quale è stato schierato l'esercito nei nostri quartieri,
vengono prese le impronte ai rom residenti nei nostri comuni, vengono
criminalizzate le "schiave del sesso" con la reintroduzione del reato
penale di prostituzione e ogni discorso xenofobo viene sdoganato e
incluso nel dibattito politico.

Ed è sempre la stessa retorica che, in provincia di Varese, arma il
figlio del titolare e uccide un ragazzo egiziano che aveva osato
chiedere il proprio salario.

Tutti questi episodi rivelano i nodi che legano la presunta ricerca di
sicurezza al mantenimento inalterato degli attuali rapporti sociali e di
classe che costituisce il terreno fecondo, data l'estrema frammentazione
e il livello di precarietà della vita e del lavoro raggiunto, per chi
scientemente crea nemici artefatti e identifica capri espiatori per
coprire le enormi ingiustizie sociali e i reali problemi economici e
politici nascondendo i veri colpevoli.

L'immigrato, il "negro" (seppur di nazionalità italiana) diventano,
quindi, il soggetto ideale da criminalizzare o "utili invasori" da
sfruttare per mantenere alti i profitti di un'economia in profonda
crisi. In ciò favoriti da una condizione di estrema ricattabilità
determinata da politiche migratorie di sostanziale dosaggio centellinato
dei diritti di cittadinanza che costringe, di fatto, gli immigrati ad
accettare qualsiasi forma di integrazione economica a qualsiasi
condizione di lavoro, purché possa offrire qualche prospettiva di
inclusione e sia sufficiente, seppur nel breve periodo, ad evitare
l'espulsione.

La giusta opposizione alle politiche sicuritarie, la denuncia necessaria
di ogni forma di razzismo e xenofobia, l'intolleranza nei confronti
dell'aperto recupero dell'ideologia fascista (ricordiamo la recente
autorizzazione concessa dal comune di Milano per l'apertura del covo
nazifascista di "cuore nero" e l'apologia di fascismo fatta da La Russa,
Alemanno e dall'organizzazione giovanile di AN) non possono che
rientrare quindi nel più generale alveo della lotta anticapitalista per
il superamento degli attuali rapporti di classe.

E' questa la denuncia che intendiamo portare oggi in piazza,
politicamente distanti dalla strumentale indignazione di chi tenta
sull'antirazzismo improbabili rimonte elettorali, coerenti con i
percorsi che quotidianamente pratichiamo sui terreni del conflitto
capitale/lavoro, contro le guerre imperialiste e per la solidarietà
internazionalista, per fermare l'onnipresente sessismo troppe volte
sottovalutato e per un antirazzismo posto in un quadro di assoluta
incompatibilità politica, economica, culturale e sociale con gli attuali
rapporti di produzione.

Per la costruzione di un movimento antirazzista reale che, partendo dai
quartieri e dai singoli luoghi di lavoro, riesca a superare le
strumentali divisioni tra lavoratori italiani e stranieri per lottare
uniti contro la comune precarietà, insicurezza ed il generalizzato
attacco ai diritti.

L'UNICA VERA LOTTA  ANTIRAZZISTA  E' IL CONFLITTO DI CLASSE!


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