[Cslist] SCIOPERO!!!
c.s.o.a. A.Cartella
csoacartella at ecn.org
Thu Dec 6 12:27:19 CET 2007
*IL 22 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE
PER LA DIFESA DELLA PIANA DI GIOIA TAURO
*
Dopo anni di lotte e mobilitazioni, il 22 dicembre 1985, il 97 per cento
dei cittadini della Piana di Gioia Tauro, consultati attraverso un
referendum popolare autogestito, esprimeva il suo netto e radicale NO
alla costruzione di una centrale a carbone. La realizzazione di
quest'opera, fortemente voluta dalle solite lobbies
affaristico-politico-criminali, avrebbe significato la morte di quest'area.
A distanza di 22 anni, la Piana si ritrova a dover affrontare gli stessi
nemici! Quelli che oggi come ieri la vorrebbero condannare a non avere
un futuro!
La scarsissima attenzione da parte della classe dirigente calabrese alle
problematiche ambientali e sociali, la presenza di una imprenditoria
attratta soltanto dai finanziamenti pubblici, la compresenza di
un'economia criminale diffusa e spesso collusa con la classe dirigente,
una richiesta assillante di lavoro in una terra i cui abitanti sono
tornati ad emigrare, hanno favorito la svendita di larghe fette di
territorio con il fine di impiantare cicli produttivi inquinanti. Queste
imposizioni, contrastate giustamente dalla popolazione, hanno
trasformato la Piana in una pattumiera, con impianti buoni solo a
massimizzare i profitti delle multinazionali.
Paradigma di questa logica è la centrale turbogas di Rizziconi, di
proprietà del Gruppo EGL, la multinazionale svizzera dell'energia che
detiene, tra l'altro, il 21% delle quote azionarie della Ratia, la
società che vuole trasformare la ex-Liquichimica di Saline Joniche in
una centrale a carbone "pulito". La centrale turbogas dovrebbe entrare
in funzione nei prossimi mesi, nonostante abbia ricevuto un parere
negativo dalla Commissione VIA regionale in quanto "non apporta
modifiche al livello occupazionale dell'area interessata" e "la mancata
realizzazione della centrale non comporta e non comporterà un deficit di
produzione di energia elettrica, rispetto alla richiesta sulla rete
regionale interna". Il Ministro all'Ambiente non solo non ha tenuto
conto di questo parere, ma ha addirittura autorizzato altre due centrali
a San Ferdinando e Gioia Tauro. E poi ancora il Gruppo Sensi, il Gruppo
Belleli, lride SpA e Sorgenia di De Benedetti, coinvolti nella
realizzazione di un rigassificatore all'interno dell'area portuale.
Certamente queste società avranno del gas a basso costo per le loro
centrali, come previsto negli accordi, però gli alti rischi derivanti
dalla presenza dell'impianto ricadranno interamente sulle popolazioni
locali.
Ma la Piana di Gioia Tauro è soprattutto la gigantesca discarica della
Calabria, come ha stabilito l'Ufficio del Commissario per l'emergenza
ambientale: questo meccanismo perverso, capace di passare sopra non
soltanto le nostre teste, ma sulle stesse leggi dello Stato, imponendo a
Gioia Tauro la costruzione di un inceneritore e, successivamente, del
suo raddoppio. Saranno così bruciate 240.000 tonnellate annue di rifiuti
"normali" più 30.000 speciali, causando l'emissione di diossine, di
nanoparticelle, di ossidi di azoto, di monossido di carbonio, di
sostanze che, respirate o ingerite attraverso gli alimenti, sono causa
di tumori, leucemie, malformazioni al feto e tante altre patologie che
si stanno diffondendo ed intensificando sempre più tra la popolazione
della Piana.
A questo si aggiunge la costante necessità di alimentare le fornaci
dell'inceneritore, da qui i pericoli delle discariche di rifiuti "tal
quali" e delle scorie dell'incenerimento, residui tossici il cui
smaltimento è costosissimo.
Il Commissariamento è un'esperienza piena di ombre, e in tal senso basti
ricordare quanto affermato sia dal Pubblico Ministero De Magistris
nell'ambito dell'inchiesta Poseidone, sia dall'ex Commissario, il
Prefetto Antonio Ruggiero, sia dalla stessa Corte dei Conti. Milioni di
euro di debiti ed altrettanti "scomparsi", dipendenti fantasma,
concessioni pilotate, manutenzioni costosissime ma inefficaci, interessi
e cointeressi con le stesse società appaltanti.
Al danno la beffa! Secondo la Veolia, la multinazionale francese leader
mondiale nel settore dei servizi ambientali, "padrona" dell'acqua
calabrese e proprietaria di fatto dell'inceneritore, saremmo noi, con le
nostre denunce, ad avere interessi nascosti e poco puliti.
* Per contrastare queste devastazioni e per difendere la salute, i
territori, i beni comuni
* Per costruire un modello alternativo a questo sviluppo che ci
vogliono imporre, basato sul protagonismo popolare e la democrazia
dal basso
* Per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e
rispettose dell'ambiente
* Per pretendere assolutamente uno studio di Valutazione di Impatto
Ambientale (V.I.A.) ed una valutazione ambientale strategica
(V.A.S.) su tutta la Piana di Gioia Tauro al fine di verificare la
sostenibilità ambientale di tutto il territorio, rispetto al
funzionamento di tutti gli impianti già esistenti, in costruzione
o previsti nella Piana di Gioia Tauro
* Per ottenere la moratoria sulla realizzazione del raddoppio
dell'inceneritore e delle nuove centrali turbogas, rivedendo il
Piano Regionale energetico e quello dei rifiuti, verificando dal
punto di vista medico e tecnico-scientifico i rischi ambientali e
tenendo realmente conto del parere e delle istanze avanzate dai
comitati e movimenti sorti a tutela del territorio, dell'ambiente
e della salute pubblica dei cittadini
* Per chiedere la fine di tutti i conflitti di interesse in materia
ambientale tra chi gestisce inceneritori bruciando rifiuti e chi
dovrebbe disincentivare tale politica attraverso la raccolta
differenziata e la promozione del riuso e del riciclo
* Per respingere con forza l'idea che la Piana divenga la più grande
pattumiera d'Italia, quando questo territorio, attraverso il suo
grande porto, l'area industriale e il sistema agro-alimentare
potrebbe esprimere enormi opportunità occupazionali e di crescita
economica per l'intera Calabria
*PER TUTTE QUESTE RAGIONI*
abbiamo indetto uno sciopero generale ed una manifestazione nazionale a
Gioia Tauro, il prossimo 22 dicembre 2007, seguendo un simbolico fil
rouge che lega questa lotta a quella battaglia iniziata trent'anni fa
per difendere la Piana.
Nell'affermare il diritto a difendere lo nostra terra, facciamo appello
a tutte le forze sociali, ai movimenti, alle comunità resistenti, ai
comitati ed alle realtà di base, alle reti nazionali,
all'associazionismo, al comparto agricolo, al mondo del lavoro, ai
precari, ai disoccupati, al mondo studentesco, a tutte e tutti, per
rafforzare questa battaglia di dignità e costruire questa mobilitazione.
*'a terra nosta nun s'adda tuccà!
MDT-Calabria <http://www.mdtcalabria.org>
*
--
c.s.o.a. "A.Cartella"
via Quarnaro I, Gallico
89135 Reggio Calabria
http://www.csoacartella.org
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