[Antipro] [Fwd: [Redditolavoro] PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO DEL 28 GENNAIO]
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Gio 27 Gen 2011 08:11:04 UTC
---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: [Redditolavoro] PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO DEL 28 GENNAIO
From: "sicobascremona" <cremona a sicobas.org>
Date: Wed, January 26, 2011 7:42 pm
To: "sicobascremona" <cremona a sicobas.org>
--------------------------------------------------------------------------
FERMIAMOLI!
Il ricatto di Marchionne alla Fiat di Pomigliano e Torino non peggiora le
condizioni di lavoro solo degli operai della Fiat. La Confindustria,
l’intero padronato, privato e pubblico, vogliono estendere a tutti i
lavoratori questa politica. Il governo Berlusconi intende sancire per
legge questa controriforma con uno “statuto dei lavori” dove i
lavoratori non contino e non possano decidere sui propri destini.
La controriforma targata Fiat significa per tutti:
· meno salario e sempre più subordinato ai premi dei dirigenti e
ai profitti
· più fatica e più orario di lavoro per avere lo stesso salario
di prima
· riduzione della malattia pagata (mentre aumentano incidenti,
morti e malattie da lavoro)
· scomparsa dei diritti sindacali (riservati ai sindacati
firmatari) e del diritto di sciopero
· aumento dei ricatti e delle discriminazioni nei posti di lavoro
per donne, giovani, immigrati
· precarietà sempre più generalizzata e diffusa, privazione di
qualsiasi futuro stabile e certo
· licenziamenti di massa
BLOCCHIAMO LA CONTRORIFORMA
DI GOVERNO E PADRONI!
SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE
VENERDI’ 28 GENNAIO PER L’INTERA GIORNATA
▶Se pensiamo di non essere toccati dalla controriforma ci illudiamo, in
molti settori esistono già contratti separati che sono l’anticamera
della controriforma contrattuale. In varie fabbriche, cooperative,
supermercati ... applicano già contratti tipo quello della Fiat.
▶Come alla Fiat nelle cooperative i lavoratori che si oppongono vengono
licenziati per rappresaglia. Alla GLS, alla Billa e in altre aziende della
logistica i lavoratori che si sono organizzati per difendersi sono
repressi e i loro delegati licenziati, anche con il consenso di
Cgil-Cisl-Uil.
▶Questo sciopero, che è stato proclamato per tutte le categorie dai
Cobas (ad eccezione dei trasporti che scioperano il 26), è una giornata
per unire i lavoratori di tutte le aziende indipendentemente
dall’iscrizione a questo o quel sindacato, per collegarsi ai vari
settori sociali che si stanno mobilitando. Costituiamo comitati unitari di
lotta contro l’attacco di padroni e governo, che scarica sui lavoratori
la crisi del capitalismo.
▶La rabbia dei lavoratori, espressa dall’altissima percentuale di NO
alla Fiat di Torino nonostante il ricatto di Marchionne (o voti sì o
chiudo la fabbrica), non deve essere impiegata per ristabilire la
concertazione, come vorrebbero la Fiom e, soprattutto, la CGIL (che non
hanno indetto lo sciopero prima del referendum alla Fiat e di tutte le
categorie). Concertazione che in questi anni ha concesso precarietà e
perdita di diritti in tutti i posti di lavoro.
▶E’ da quarant’anni che padroni e governi promettono un “secondo
tempo” di piena occupazione e salari crescenti, dopo ... i sacrifici. Ma
finora abbiamo visto solo ... più precarietà, meno salari, meno
pensioni, meno servizi sociali, meno diritti, più cassa integrazione,
più licenziamenti, più povertà.
▶Organizziamoci per la difesa delle nostre condizioni di vita e di
lavoro, dei nostri interessi, che sono contrapposti e incompatibili con
quelli della borghesia. Rafforziamo e unifichiamo le lotte che già oggi
si sviluppano in numerosi posti di lavoro. Costituiamo casse di resistenza
per sostenere i licenziati politici, vittime della repressione dei
padroni, che vogliono impedire ai lavoratori di organizzarsi e lottare.
VENERDÌ 28 MANIFESTAZIONE A MILANO,
h. 9.00 BASTIONI DI PORTA VENEZIA
con lo spezzone dei lavoratori autorganizzati e in lotta, degli studenti,
degli immigrati
_______________________________
S.I. Cobas
Coordinamento Provinciale di Cremona
Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio
Popolare La Forgia
Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00
Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214
cremona a sicobas.org
slaicobascremona a gmail.com
http://www.youtube.com/user/slaicobascremona
________________________________
Sindacato Intercategoriale Cobas
S.I. COBAS
Lavoratori Autorganizzati
Sede Nazionale: Via Marco Aurelio, 31 – c.a.p. 20127 Milano tel. / fax
0249661440
Sede legale: Via Mazzini, 24 - c.a.p. 26010 Bagnolo Cremasco (CR), tel.
0373473214
sito web: www.sicobas.org e-mail: coordinamento a sicobas.org
________________________________
Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto oppure hai avuto una
corrispondenza personale e/o attraverso altri con i gestore della mail. I
tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici o ceduti a terze
persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio di NewsLetter e/o
comunicati di interesse politico e/o sindacale nel pieno rispetto delle
vigenti leggi sul diritto alla privacy. Se non sei più interessato a
ricevere mail da questo indirizzo, puoi farlo direttamente rispondendo a
questa mail con la parola CANCELLAMI. ;-)
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Redditolavoro mailing list
Redditolavoro a lists.ecn.org
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Il ricatto di Marchionne alla Fiat di Pomigliano e Torino non peggiora le
condizioni di lavoro solo degli operai della Fiat. La Confindustria,
l’intero padronato, privato e pubblico, vogliono estendere a tutti i
lavoratori questa politica. Il governo Berlusconi intende sancire per
legge questa controriforma con uno “statuto dei lavori” dove i
lavoratori non contino e non possano decidere sui propri destini.
La controriforma targata Fiat significa per tutti:
· meno salario e sempre più subordinato ai premi dei dirigenti e
ai profitti
· più fatica e più orario di lavoro per avere lo stesso salario
di prima
· riduzione della malattia pagata (mentre aumentano incidenti,
morti e malattie da lavoro)
· scomparsa dei diritti sindacali (riservati ai sindacati
firmatari) e del diritto di sciopero
· aumento dei ricatti e delle discriminazioni nei posti di lavoro
per donne, giovani, immigrati
· precarietà sempre più generalizzata e diffusa, privazione di
qualsiasi futuro stabile e certo
· licenziamenti di massa
BLOCCHIAMO LA CONTRORIFORMA
DI GOVERNO E PADRONI!
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▶Se pensiamo di non essere toccati dalla controriforma ci illudiamo, in
molti settori esistono già contratti separati che sono l’anticamera
della controriforma contrattuale. In varie fabbriche, cooperative,
supermercati ... applicano già contratti tipo quello della Fiat.
▶Come alla Fiat nelle cooperative i lavoratori che si oppongono vengono
licenziati per rappresaglia. Alla GLS, alla Billa e in altre aziende della
logistica i lavoratori che si sono organizzati per difendersi sono
repressi e i loro delegati licenziati, anche con il consenso di
Cgil-Cisl-Uil.
▶Questo sciopero, che è stato proclamato per tutte le categorie dai
Cobas (ad eccezione dei trasporti che scioperano il 26), è una giornata
per unire i lavoratori di tutte le aziende indipendentemente
dall’iscrizione a questo o quel sindacato, per collegarsi ai vari
settori sociali che si stanno mobilitando. Costituiamo comitati unitari di
lotta contro l’attacco di padroni e governo, che scarica sui lavoratori
la crisi del capitalismo.
▶La rabbia dei lavoratori, espressa dall’altissima percentuale di NO
alla Fiat di Torino nonostante il ricatto di Marchionne (o voti sì o
chiudo la fabbrica), non deve essere impiegata per ristabilire la
concertazione, come vorrebbero la Fiom e, soprattutto, la CGIL (che non
hanno indetto lo sciopero prima del referendum alla Fiat e di tutte le
categorie). Concertazione che in questi anni ha concesso precarietà e
perdita di diritti in tutti i posti di lavoro.
▶E’ da quarant’anni che padroni e governi promettono un “secondo
tempo” di piena occupazione e salari crescenti, dopo ... i sacrifici. Ma
finora abbiamo visto solo ... più precarietà, meno salari, meno
pensioni, meno servizi sociali, meno diritti, più cassa integrazione,
più licenziamenti, più povertà.
▶Organizziamoci per la difesa delle nostre condizioni di vita e di
lavoro, dei nostri interessi, che sono contrapposti e incompatibili con
quelli della borghesia. Rafforziamo e unifichiamo le lotte che già oggi
si sviluppano in numerosi posti di lavoro. Costituiamo casse di resistenza
per sostenere i licenziati politici, vittime della repressione dei
padroni, che vogliono impedire ai lavoratori di organizzarsi e lottare.
VENERDÌ 28 MANIFESTAZIONE A MILANO,
h. 9.00 BASTIONI DI PORTA VENEZIA
con lo spezzone dei lavoratori autorganizzati e in lotta, degli studenti,
degli immigrati
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slaicobascremona a gmail.com
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