[Antipro] [Fwd: I: [migranti&antirazzismo] da Catania: MOBILITIAMOCI CONTRO LA "SANATORIA - TRUFFA"]

telviola a ecn.org telviola a ecn.org
Lun 11 Ott 2010 08:36:27 CEST


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Subject: I: [migranti&antirazzismo] da Catania:  MOBILITIAMOCI CONTRO LA 
"SANATORIA - TRUFFA"
From:    "brazo aieie" <transiti_inconsci28 a yahoo.it>
Date:    Sun, October 10, 2010 9:30 pm
To:      psichiatriafuckyou a yahoogroups.com
         telviola a ecn.org
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--- Gio 7/10/10, Alfteresa <alfteresa a libero.it> ha scritto:


Da: Alfteresa <alfteresa a libero.it>
Oggetto: [migranti&antirazzismo] da Catania: MOBILITIAMOCI CONTRO LA
"SANATORIA - TRUFFA"
A: antirazzismo a yahoogroups.com
Data: Giovedì 7 ottobre 2010, 13:39


 





 MOBILITIAMOCI CONTRO LA  “SANATORIA - TRUFFA”
DIAMO SOGGIORNO AI DIRITTI


L’attacco ai diritti e alla dignità dei migranti, che ha conosciuto la
sua pagina più oscura nelle giornate di Rosarno, continua. Il progetto di
aprire altri CIE, gli sgomberi e le deportazioni senza alternative dei Rom
e Sinti sono solo alcuni esempi di un ulteriore imbarbarimento causato da
scelte politiche che considerano i migranti solo come manodopera a buon
mercato. L’attacco ai diritti dei migranti è un aspetto dell’attacco
ai diritti di tutti, del tentativo di fare della violazione dei diritti la
normalità, proponendo ai cittadini e ai lavoratori, italiani e migranti,
un presente di precarietà e miseria, quando non di morte, per ridisegnare
un modello autoritario a partire dai migranti, ma che si sta
generalizzando a tutti i  lavoratori (vedi scuola , Termini Imprese e
Pomigliano ).
La “sanatoria” del settembre ’09 per quasi trecentomila persone
migranti ha  rappresentato l’ultima possibilità di ottenere un
permesso di soggiorno,  subito dopo l’entrata in vigore del 
“pacchetto sicurezza” che ha introdotto per la prima volta in Italia,
il reato di clandestinità.  Ad un anno di distanza, oltre centomila
lavoratori migranti sono ancora in attesa di conoscere il loro destino,
anche coloro che magari hanno interrotto il rapporto di lavoro,
semplicemente perché l’anziano che accudivano è morto o i bambini da
assistere adesso vanno a scuola.Ma senza la firma del contratto di
soggiorno da parte del datore di lavoro che ha fatto istanza, si
ricomincia daccapo, il migrante “clandestino e criminale”, magari
cambierà anche domicilio, trasferito coattivamente in un centro di
detenzione ed identificazione recluso per 6 mesi
A Catania alla Fiera dallo scorso gennaio, la situazione degli ambulanti,
soprattutto senegalesi, peggiora sempre più e si sta estendendo in tutta
la città anche agli altri ambulanti. I controlli si moltiplicano e nei
sequestri a volte si usano metodi violenti. In una città dove
l’abusivismo regna sovrano, dove le cosche mafiose controllano interi
territori e settori centrali dell’economia e non solo, i rappresentanti
delle istituzioni hanno scelto di risolvere la vertenza degli ambulanti
per via militare, appioppando pesanti multe (1000 euro) a chi osa comprare
merce contraffatta; anche se alcune sentenze, a causa della grossolana
contraffazione e del prezzo irrisorio, hanno dissequestrato la merce degli
ambulanti, in fondo in tempo di crisi è giusto e spesso obbligatorio
risparmiare.. Perché non si persegue a monte chi produce la merce con i
marchi contraffatti? Ha pensato, qualche fautore della criminalizzazione
degli irregolari, che così li
 si spinge verso la ricca ed indisturbata criminalità locale (che forse
ha anche interesse nel business della contraffazione dei marchi e che
ricicla i suoi profitti in tante attività commerciali formalmente
“regolari”)? Gli amministratori della nostra disastrata città, sono
troppo impegnati in queste settimane nella  campagna “Io non voglio il
falso”, ma dietro la presunta lotta alla contraffazione  ci si riduce
a far la guerra ai poveri, criminalizzando le vittime e lasciando
sostanzialmente impuniti i carnefici .La divisione e la contrapposizione
fra occupati e precari, fra catanesi e migranti, fra regolari ed
irregolari non può che rafforzare il potere di chi ci sfrutta. La crisi
viene usata da chi ci governa per innescare fratricide guerre fra poveri
e potremo opporci a tutto ciò solo costruendo un nuovo orizzonte di
lotta, contro la precarietà, per i diritti dei migranti e di tutti/e.
In tutta Italia il movimento antirazzista darà vita ad una settimana di
mobilitazione che durerà dall'8 ottobre, quando si terrà a Napoli e
Caserta “lo sciopero delle rotonde”, fino al 14/15 ottobre, quando ci
sarà un presidio davanti al Ministero dell’Interno., per chiedere
diritti per i migranti e diritti per tutti, lanciando un ponte verso le
mobilitazioni che si svolgeranno in quei giorni, dallo sciopero generale
della scuola di venerdì 15 alla manifestazione nazionale dei
metalmeccanici del 16 a Roma. per rimetterci in cammino in tanti, uniti
nella lotta contro la crisi..Nell’ambito della
settimana nazionale di mobilitazione indetta dalle reti migranti ed
antirazziste, chiediamo:
---un provvedimento di sanatoria generalizzata per tutte le tipologie di
contratto e di lavoro autonomo,
---l’introduzione di un meccanismo di regolarizzazione permanente con
l’introduzione di un permesso
   per ricerca lavoro
---il recepimento della direttiva europea (52) sulla denuncia di chi
sfrutta il lavoro in nero
---l’estensione ad almeno un anno del permesso di soggiorno per coloro
che perdono il lavoro,
---la chiusura di tutti i centri di detenzione per migranti, già
istituiti dalla legge Turco-Napolitano e la
   fine dei respingimenti
 
STOP RAZZISMO! CATANIA CITTA’ APERTA
 
Invitiamo ad organizzare “spezzoni antirazzisti”  nelle
manifestazioni dell’ 8 ottobre con gli studenti (ore 9 piazza Roma), del
15 con gli insegnanti ed i precari, del 16 con i metalmeccanici,  in
vista di una grande manifestazione cittadina contro la precarietà per i
diritti dei migranti e di tutti/e
 RETE ANTIRAZZISTA CATANESE
via Caltanissetta 4











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