[Antipro] basta morti di stato - viva la libertà

[Laboratorio Eudemonia]

> * Manifestazione 16-01-2010 Livorno  ore 10 piazza della repubblica *
> * basta morti di stato *




Mi si permetta notare che sarebbe più esatto dire si tratta presumibilmente di morti ad opera di statali.

Lo "stato" è una entità troppo indefinita, vaga, che non aiuta a comprendere bene ciò che accade.

Vi sono sempre delle mani che si muovono, che tirano, spingono, premono, urtano e colpiscono.

E quelle mani appartengono a delle persone.


Categorizzare non è quasi mai bene. Tuttavia in questo caso ci aiuta a mettere a fuoco la fedeltà ai padroni ed al sistema imperante cui sono costretti, appunto come categoria, coloro che accettano a vita un ruolo della Funzione Pubblica, un complessivo bene che, ricordiamolo, è di proprietà di tutto il popolo italiano.

E' questo lo shift concettuale che ci separa dal realizzare i nostri sogni, dalla garanzia di un lavoro e di un reddito per tutti, alle libertà individuali, ad una condizione di vera democrazia. Ogni giorno non solo in Italia ma nel mondo intero si verificano episodi tristi, assurdamente tragici, inumani, che mai avverrebbero se le persone, si avvicendassero come semplici cittadini nei ruoli della Funzione Pubblica.

Alternandoci, cadrebbe a terra l'ultra secolare muraglia eretta dagli statali intorno al potere, a sua protezione ed a sbarramento dei deboli. Il potere non potrebbe più quindi comportarsi malamente e ciònonostante pretendere dal popolo un RISPETTO forzato dalla minaccia delle sue armi. Il potere sarebbe invece finalmente costretto a comportarsi bene per godere della spontanea STIMA della popolazione.


Oggi, 16-01, non sono fisicamente a Livorno ma lo sto trascorrendo attaccato al computer, in Rete per tutte le ventiquattro ore, a diffondere il messaggio: "noi esseri umani possiamo farcela a realizzare i nostri sogni semplicemente smettendo di chiedere ai potenti e facendo noi per primi esattamente ciò che deve essere fatto: affermando quindi in ogni modo, con ogni arte e per ogni dove che in una Repubblica non possono esserci degli statali poiché essa è una società a partecipazione collettiva".


Danilo D'Antonio