[Antipro] [Fwd: I: COMUNICATO STAMPA - Milleproroghe e la legge degli espianti/trapianti]
telviola a ecn.org
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Ven 2 Apr 2010 10:53:47 CEST
---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: I: COMUNICATO STAMPA - Milleproroghe e la legge degli
espianti/trapianti
From: "marco cavallo" <punkina150 a yahoo.it>
Date: Fri, April 2, 2010 10:06 am
To:
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--- Gio 1/4/10, Lega Antipredazione <lega.nazionale a antipredazione.org> ha
scritto:
Da: Lega Antipredazione <lega.nazionale a antipredazione.org>
Oggetto: COMUNICATO STAMPA - Milleproroghe e la legge degli
espianti/trapianti
A: Undisclosed-Recipient a yahoo.com
Data: Giovedì 1 Aprile 2010, 10:53
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
lega.nazionale a antipredazione.org
www.antipredazione.org
nata nel 1985
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXVI - n. 7
1° Aprile 2010
“MILLEPROROGHE”
MA NEANCHE L'OMBRA DEL DECRETO ATTUATIVO
DELLA LEGGE SUGLI ESPIANTI/TRAPIANTI (L. 91-1° Aprile 1999)
Con il Decreto “milleproroghe”, slitta anche la legge del restyling
della Carta d'Identità che prevede il rinvio al 1° gennaio 2011
dell'obbligo dell'impronta digitale sul documento. Procedimento che prima
era destinato ai delinquenti, presto imposto a tutti, sotto mentite
spoglie di sicurezza.
Nella foga di una “creatività normativa” basata sull'invadente
controllo biometrico e sotto l'assillo del procacciamento di organi, la
Sen. Bianconi Laura (Pdl) ha introdotto nel decreto una novità illecita e
contraria alla Legge degli espianti/trapianti.
Il suo contributo si esprimeva così: “la Carta d'Identità deve
altresì contenere l'indicazione di consenso ovvero del diniego della
persona a donare i propri organi in caso di morte (cerebrale ndr)”
dichiarata a cuore battente. Proposta che ha terrorizzato la lobby
trapiantistica, per il pericolo dei “NO” categorici e inamovibili per
10 anni (questa la durata della C.I.), e quindi quel “deve” si è
trasformato in 24 ore in “può”: “la Carta d'Identità può altresì
contenere...”. La correzione ha trovato improbabile giustificazione
nell'errore materiale di trascrizione.
Va sottolineato che la dichiarazione sulla Carta d'Identità, oltre a
contrastare la legge 91/99 art.5, che prevede la registrazione della
manifestazione di volontà, dopo decreto attuativo, presso le Asl ed
eventuale nota sui “documenti sanitari personali”, contrasta il
diritto alla privacy. Infatti espone il cittadino a possibili
discriminazioni da parte di pubblici ufficiali, o di chiunque sia
autorizzato a chiedere la Carta d'identità, se ideologicamente o per
interesse privato si trovassero su posizioni donazioniste.
Più che mai grave, e forse estorsiva, diventerebbe tale pratica, per
l'impossibilità di modificare una precedente dichiarazione e per
l'omissione di verità sul concetto di 'morte cerebrale' e sui modi
dell'espianto: omissione che si può ipotizzare come artificio programmato
per indurre alla donazione. Comunque, se non c'è la dichiarazione sulla
carta d'identità, il familiare mantiene il diritto di opposizione (non di
donazione) come stabilito nelle Disposizioni Transitorie della legge.
A distanza di anni dalla legge 91/99, di cui oggi ricorre l'XI
anniversario, il Parlamento consente ancora soluzioni che ampliano gli
effetti negativi del già illecito Decreto Temporaneo dell'ex Ministra
Bindi (D.M. 8 aprile 2000), prorogandone illecite possibilità
applicative. Con la dichiarazione sulla Carta d'Identità il legislatore
va a confermare un illecito, se pur non sanzionato, costituito dal fatto
che, a distanza di 11 anni, conferma un regolamento ministeriale
temporaneo e di fatto rinvia nel tempo il decreto attuativo che doveva
costituire la normativa definitiva ed essenziale.
Il Parlamento pertanto ha concesso fiducia ad una disposizione governativa
quanto mai inopportuna e fuorviante, non dando una definitiva
regolamentazione della materia.
Inoltre, nel “milleproroghe,” con riferimento alla “L. 26 giugno
1967, n.458 Trapianto del rene tra persone viventi” (sia familiari che
estranei), si applicano ai donatori e ai riceventi di rene, fino al 31
dicembre 2010, gli stessi benefici riconosciuti per il prelievo di midollo
osseo. Cioè permessi retribuiti sul lavoro per le giornate necessarie
alle indagini, ai prelievi e alle coperture di eventuali complicazioni. In
tal modo si incentivano gli espianti da viventi sani e le relative
menomazioni.
Presidente
Nerina Negrello
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