<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=utf-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
BRAVI!<br>
<div class="moz-forward-container">
<div class="moz-cite-prefix"> <br>
Tommaso Tozzi<br>
<br>
Il 06/12/2017 16.21, <a class="moz-txt-link-abbreviated"
href="mailto:glep@autistici.org" moz-do-not-send="true">glep@autistici.org</a>
ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:a28dec19877fe6118596343c930c2ea1@autistici.org">
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html;
charset=utf-8">
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace">Glep - gruppo di liberazione ePub presenta il
progetto<br>
<br>
<strong>"Se questo è gratis"</strong><br>
<br>
<strong>Liberato e distribuito in modo gratuito il libro in
formato eBook "La bella addormentata nel frigo" di Primo
Levi. Un'azione performativa tra arte e politica che vuole
far riflettere il mondo dell'editoria e delle cultura sui
sistemi di distribuzione online.</strong><br>
<br>
<em>Quest'opera, nel luogo in cui l'abbiamo trovata, non
apparteneva né all'autore né a noi lettori, perciò abbiamo
forzato il sistema di distribuzione per liberarla.</em></div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace">La liberazione dell'ePub è avvenuta lo scorso 11
novembre con una performance messa in atto da Glep, gruppo
composto da anime diverse provenienti dal mondo dell'hacking,
della cultura e dell'arte. L'occasione è stata l'evento
"Connessioni Caotiche" organizzato dall'hack lab Unit nello
spazio di Macao a Milano.</div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>Glep ha violato i sistemi di protezione
(DRM) apposti da iTunes sul libro digitale</strong> "La
bella addormentata nel frigo" concesso in esclusiva da Giulio
Einaudi editore al distributore di Apple. L'eBook, come si
legge nel sito della casa editrice, "è disponibile in download
gratuito", una dichiarazione che spesso accompagna la
distribuzione di molti prodotti e servizi digitali, ma nella
quale, come ormai noto, risiedono una serie di contraddizioni
e ipocrisie sulle quali si gioca la partita delle libertà e
dei diritti personali. </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>Glep solleva una serie di questioni
rivolgendosi agli utenti e indirettamente agli attori
culturali,</strong> tra i quali ovviamente l'editore Einaudi
e la Fondazione Primo Levi.</div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>Perché siamo disposti a svendere le nostre
identità </strong>per leggere un libro "rilasciato
gratuitamente"? È quello che ci troviamo a fare con "La bella
addormentata nel frigo". Per accedere alla pubblicazione è
necessario avere un account iTunes collegato allo store di
Apple e un device Apple. Il file del libro non può essere
scaricato e letto su altri device e non può essere condiviso
liberamente con gli altri, perché come utenti Apple siamo
profilati, tutto quello che leggiamo, vediamo, ascoltiamo
viene schedato insieme ad altri nostri dati. Questo
costituisce una delle monete più importanti per un'azienda
digitale, un valore che crea profitto nel mercato della
compravendita delle identità degli utenti.</div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>Perché stiamo accettando che i libri non ci
appartengano più</strong>, di non poter più passare un libro
a un'altra persona in maniera libera? Perché stiamo accettando
che quello che leggiamo venga conosciuto e registrato?<br>
Il possesso dei libri e la possibilità di scambiarli con gli
altri, azioni che sono sempre state la base per la creazione
di relazioni e la condivisione di saperi, qui vengono negate.
I file memorizzati su quei device non ci appartengono, vengono
legati con catenacci digitali per essere vincolati agli
oggetti con cui li leggiamo. </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>Glep ha deciso di rendere realmente libera
la fruizione dell'opera di Levi</strong>, un racconto che è
esso stesso metafora di questa situazione: la protagonista
offre il suo corpo alla scienza per cieca fiducia nella
tecnologia e volontà di accrescere la propria conoscenza.
L'incredibile esperienza che vive ha un costo elevato che paga
ai proprietari di quella tecnologia: il suo corpo non
appartiene più solo a se stessa. Alla fine decide di sfuggire
a quella schiavitù.<br>
Allo stesso modo, nell'entusiasmo di sentirci al centro della
trasformazione tecnologica ci crediamo soggetti attivi,
arricchiti da nuovi stimoli, e dimentichiamo di essere parte
di un sistema in cui pochi attori agiscono un potere che ci
trasforma in oggetti di scambio.</div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"><strong>L'atto performativo comprende anche la
creazione di un sito <a
href="http://www.autistici.org/glep" target="_blank"
rel="noopener noreferrer" moz-do-not-send="true">www.autistici.org/glep</a>
</strong>che ricorda la struttura dell'eBook hackerato, le
istruzioni su come replicare l'operazione di liberazione del
libro, una serie di spunti di riflessione e approfondimento, e
l'eBook stesso, questa volta sì, liberamente scaricabile.</div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace"> </div>
<div class="pre" style="margin: 0; padding: 0; font-family:
monospace">Per maggiori informazioni: <a
href="mailto:glep@autistici.org" moz-do-not-send="true">glep@autistici.org</a></div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
<pre wrap="">_______________________________________________
AHA mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:AHA@lists.ecn.org" moz-do-not-send="true">AHA@lists.ecn.org</a>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha" moz-do-not-send="true">http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha</a>
</pre>
</blockquote>
<p><br>
</p>
</div>
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