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ciao<br><br>sarà che i mercati del baratto sono stati una delle prime cose <br>in cui mi sono cimentata quando ho iniziato con l'attivismo:)<br>a me l'idea piace <br><br>l'unica cosa che però non mi torna è il nome..<br>forse è una formalità ma:<br>potlach da quel che leggo <br>viene dalla tradizione degli indiani d'america per i quali era una cerimonia rituale<br>in cui un membro della comunità regalava o distruggeva beni di valore<br>per stabilizzare il proprio ruolo sociale..<br>più che configurarsi come un alternativa al mercato è al max<br>una parentesi nel mercato o peggio<br>perchè nel potlach, uno regalava agli altri<br>presupponendo è vero che un giorno sarebbe successo anche il contrario..<br>ma da un lato lagando in questo modo il ricevente <br>che era consideratin debito con il donatore e <br>quindi non è un vero regalo <br>inoltre si resta sempre in un ottica competitiva <br>e di affermazione del proprio prestigio.<br>Un momento in cui io ostento la mia ricchezza regalando,<br>non è un'alternativa,<br>non è un altro modo di intendere i rapporti economici e sociali,<br>ma solo un modo per rafforzare i rapporti gerarchici <br>in quanto chi regala di più è più importante<br>e regala di più... chi può regalare di più!<br>non mi pare quindi una situazione paritaria <br>ne una dinamica che vada in tal senso,<br>e neanche la variante del distruggere merci mi appartiene <br>in quanto alla fine è solo funzionale alla produzione<br>e anche dispregiativa nei confronti di chi ha lavorato a quel bene.<br> <br>magari sbaglio perchè onestamente le mie informazioni a riguardo <br>sono limitate ad una breve ricerca su internet fatta stasera<br>o forse il "new" sta a indicare proprio quel qlcosa di nuovo e diverso <br>rispetto alla tradizione..<br>..per ora però resto affezionata al buon vecchio baratto ..<br>:) ma polemiche a parte, l'idea ripeto che mi piace,<br>anzi io l'allargherei, perchè solo vestiti?<br>per quel che riguarda le disponibilità dell'accademia <br>
non posso prendere impegni.. ma io un pò di roba da portare ce l'ho<br>e penso che se c'è la volontà si troverà anche un modo di metterla su<br><br>ciao<br>fraz:)<br><br> <br><br><br>> Date: Sun, 6 Feb 2011 12:15:25 +0100<br>> From: vera.martini@tiscali.it<br>> To: aha@lists.ecn.org<br>> Subject: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH<br>> <br>> Ciao a tutti,<br>> Non mi sono mai fatta viva in lista, anche se seguo tutto con interesse, e<br>> in vista del prossimo AHAcktitude a Carrara, vorrei partecipare con una<br>> proposta: mi piacerebbe presentare/realizzare lì un happening collettivo<br>> della durata di alcune ore, basato sullo scambio/dono di vestiti tra i<br>> partecipanti. <br>> L'happening è aperto a tutti e fa parte del progetto "New Potlach", che<br>> prevede una serie di proposte diverse basate tutte sullo scambio e la<br>> condivisione. L'obiettivo è di creare piattaforme in cui sia possibile<br>> sperimentare concretamente un'economia diversa da quella mercantile. In<br>> ambito culturale, a mio parere, il tipo di scambio che si genera sempre fra<br>> autori e fruitori è un potlach, poiché la la situazione innescata da<br>> un'opera d'arte, o un libro, una musica ecc., è una sorta di festa a cui si<br>> è invitati e in cui si è ricoperti di doni (la cultura produce crescita<br>> intellettuale e qualità di vita), ma che prevede una restituzione ancora più<br>> sontuosa, e di nuovo un'ulteriore restituzione, e così via (la cultura vive<br>> di scambio). Incredibilmente, a questa festa più si sperpera, più si<br>> guadagna. <br>> Credo sia di interesse discuterne nell'ambito dell'AHAcktitude, anche perché<br>> -come osserva acutamente Tatiana- l'idea del dono è entrata in crisi perché<br>> è stata appropriata dal mercato (v. i social network che ricavano un valore<br>> economico dall'attività gratuita dei propri aderenti, i quali, però,<br>> ricavano a loro volta una serie di conferme identitarie forse<br>> impagabili...). Penso sia utile riflettere su quali tipi di economia<br>> alternativa si possano mettere in atto per sottrarsi a logiche di mercato<br>> deleterie in ambito culturale, ma anche, e soprattutto, divertirsi cercando<br>> insieme modalità con cui "capitalizzare", o per lo meno detournare, a nostra<br>> volta il mercato. Inoltre, mi sembra importante partire da scambi materiali<br>> e concreti di beni tangibili, cominciando con un gioco accessibile a tutti<br>> (il dono/scambio di abiti che non si mettono più).<br>> Realizzare il New Potlach è semplice: basta che ognuno porti i vestiti che<br>> gli ingombrano l'armadio. L'accademia dovrebbe mettere a disposizione uno<br>> spazio e alcuni tavoli, io sono disponibile per la realizzazione grafica<br>> delle locandine per divulgare la cosa online ma anche fisicamente in loco<br>> (si possono utilizzare stampanti e carta dell'accademia???) e chiaramente ci<br>> sono per la messa a punto pratica del tutto, se qualcuno mi ospita<br>> gentilmente per qualche giorno a Carrara o vicinanze... Inoltre, se qualcuno<br>> vuole mettere musica o simili e si attrezza per l'occasione è più che<br>> benvenuto!!!<br>> Che ne dite???<br>> Saluti,<br>> Vera Martini<br>> <br>> <br>> _______________________________________________<br>> AHA mailing list<br>> AHA@lists.ecn.org<br>> http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/aha<br>                                            </body>
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