[aha] ManyMani : Un laboratorio di Autocostruzione indirizzato a richiedenti asilo, rifugiati e a giovani residenti di Biella

Mattia Paco Rizzi mattiapaco a yahoo.it
Mer 20 Set 2017 18:12:39 CEST


ManyMani
Un laboratorio di Autocostruzione indirizzato a richiedenti asilo e rifugiati e a giovani residenti di Biella, presso CittadellArte-Fondazione Pistoletto.

"Tutti dovrebbero progettare per evitare di essere progettati”, diceva Enzo Mari nel 1999 e continua a ripeterlo oggi. Queste parole del noto designer italiano rappresentano lo spunto di riflessione per il Laboratorio di autocostruzione tenuto per tre settimane a Cittadellarte da Mattia Paco Rizzi, con l'assistenza di Grazia Amendola, di cui l'esposizione “ManyMani” presenta i risultati, ovvero gli oggetti di design immaginati, costruiti, testati dai partecipanti, e quindi esposti in mostra per l'eventuale vendita.
Il Laboratorio è stato indirizzato a rifugiati e richiedenti asilo, provenienti principalmente dal Nord Africa e dal Medio Oriente, ospitati nella cooperativa Tantintenti di Biella, e a giovani residenti nel territorio. L’idea alla base del workshop era di dare loro la possibilità di comprendere e sviluppare, attraverso un approccio artistico, le diverse fasi che compongono la metodologia progettuale di un oggetto di design (ideazione, prototipo, realizzazione, commercializzazione e vendita), al fine di disegnare e costruire “con le loro stesse mani” i propri mobili (sedie, tavoli, librerie, scaffali etc) con il semplice utilizzo di colla, chiodi e tavole di legno. Pensare “con le proprie mani” per rendere i propri pensieri più chiari, offrire un'opportunità di formazione con gli strumenti dell'arte, stimolare la conoscenza dell'altro attraverso un fare specifico e comune sono stati gli obiettivi principali del Laboratorio.
Il progetto è ispirato, ma con delle differenze, all’esperienza di “CUCULA – The Refugees Company for Crafts and Design”, società di design nata a Berlino nel 2013 su iniziativa del designer Sebastian Däschle e dell’organizzazione “JugendKunst - und Kulturhaus Schlesische 27”, con l'obiettivo di creare insieme a un gruppo di migranti e richiedenti asilo una proposta concreta di una “differente realtà”, che permetta loro di sfuggire al circolo vizioso della necessità di possedere un permesso di soggiorno per ottenere un permesso di lavoro.
Mattia Paco Rizzi è l’architetto artista invitato per la terza edizione della “Residenza Connettiva”, programma residenziale rivolto ad artisti internazionali con l’obiettivo di generare connessioni tra le pratiche degli artisti ospiti e i progetti sviluppati da Cittadellarte in stretta collaborazione con le associazioni locali.
[testo di Cecilia Guida e Juan Sandoval]

L’esposizione del laboratorio sarà visitabile presso la Fondazione Pistoletto ( Sala delle Colonne ) fino a giugno 2018.

Mostra del Laboratorio di Autocostruzione condotto da:
Mattia Paco Rizzi
A cura di:
Cecilia Guida e Juan Sandoval 
Assistente:
Grazia Amendola
Co-tutoring:
Malik Agachi e/and Yousuf Karim (CUCULA)

Partecipanti:
Paul Adunu, Kone Arouna, Kalidon Baldè, Albert Banka, Alessandro Baroni, Gioele Bertin, Kemon Camara, Andrea Cussotto, Camara Dembo, Assane Diallo, Emanuela Di Dio, Aboubakar Doumbia, Kelvin Caleb Egharevba, Godday Eze, Alhagie Fadera, Abdoulaye Goro, Kelly Iria, Murari Jha, Edwin Jhon, Yero Kandè, Edoardo Lusso, Nouh Osman Mahmud, Moussa Maiga, Mario Milano, Sodiq Ogundeyi, Niccolò Perazza, Abbas Touqueer, Godswill Ughabor, Blessed Ufumwen, Lorenzo Zanotti.

Progetto in collaborazione con:
S.C.S. Tantintenti Onlus

Video: 
	https://vimeo.com/231401750 <https://vimeo.com/231401750> (video by Nicholas Ferrara )

Racconto integrale del laboratorio:
	http://www.mattiapacorizzi.com/homepage/workshop/manymani-fondazione-pistoletto-biella-it/ <http://www.mattiapacorizzi.com/homepage/workshop/manymani-fondazione-pistoletto-biella-it/> 

Website:
	http://www.mattiapacorizzi.com/ <http://www.mattiapacorizzi.com/>
	http://www.cittadellarte.it/ <http://www.cittadellarte.it/>
	https://www.cucula.org/ <https://www.cucula.org/>
	http://www.tantintenti.org/ <http://www.tantintenti.org/>

Contatti: 
	mattiapacorizzi a gmail.com <mailto:mattiapacorizzi a gmail.com>
	j.sandoval a cittadellarte.it <mailto:j.sandoval a cittadellarte.it>

Una conversazione con Mattia Paco Rizzi, a cura di Cecilia Guida
 
Cecilia Guida: Quale metodologia hai usato nel rispondere al nostro invito a svolgere il ruolo di tutor/ guest artist del Laboratorio di Autocostruzione?
Mattia Paco Rizzi: Il disegno come strumento di comunicazione universale per superare le barriere linguistiche.
Non vincolare l’immaginario attraverso referenze tecniche e progettuali ma proporle gradualmente per preservare l’autenticità.
Disegnare il reale: facilitare l'ingresso nel mondo del disegno.
Disegnare il sogno, il desiderio: svelare la fantasia.
Ricerca di forme e funzioni. Reali o utopiche.
L’equivoco come valore, la contraddizione come forza.
Emulsione.
Maquettes, prototipo. Test. Oggetto finale.
 
C.G.: Il Laboratorio è ispirato a “CUCULA - Refugees Company for Crafts and Design”(Società di rifugiati per le arti e il design) di Berlino, in cosa si differenzia da questa impresa?
M.P.R.: In ManyMani, il principio viene ribaltato.
I partecipanti sono inventori e disegnatori dell’oggetto che costruiscono, creano un soliloquio di idee dando vita ad un manufatto nella più totale libertà.
Il movente è che chiunque possa, se seguito, progettare e costruire un buon arredo.
Tramite il processo del Laboratorio e il suo dispositivo d’esposizione, il partecipante mostra le pure potenzialità del suo immaginario, annullando il pregiudizio benevolo dello spettatore.
L’oggetto per quello che è.
 
C.G.: Si è trattato di un'esperienza molto complessa: migranti di diverse nazionalità che parlano lingue differenti per la prima volta alle prese con la progettazione e la costruzione di oggetti, quali sono gli aspetti critici e gli aspetti positivi del workshop secondo te?
M.P.R.: Positiva è stata la possibilità di svelare il potenziale di persone così distanti dal mondo del design e il fatto di far dialogare tra loro persone provenienti da continenti diversi, creando una mescolanza unica. Vedere per credere.
Critica è stata la comunicazione, non sempre è stato semplice trasmettere un messaggio. In seguito, è stato duro emozionalmente gestire lo sfasamento tra gli obiettivi artistici del workshop e le aspettative lavorative di alcuni partecipanti.
 
C.G.: È la prima volta che ti metti in gioco con un laboratorio artistico con queste caratteristiche sociali, pensi che il progetto abbia generato delle possibilità di cambiamento reale nei partecipanti?
M.P.R.: Ogni persona ha la sua storia. Ogni storia un suo svolgimento. Vedremo.
Durante questa esperienza, considerando anche la sua breve durata, ho cercato di trasmettere un'attitudine trasversale rispetto al progetto, più che un mero elenco di nozioni legate alla falegnameria.
Trovare e seguire il filo conduttore che unisce l’idea alla sua realizzazione, attraverso tutte le diverse fasi, senza perderne di vista il significato.
Onorare la propria fantasia e trasformare le criticità in punti di forza.
Biella-Parigi, giugno 2017



Mattia Paco Rizzi
Architect/Artist/Artisan

19 rue Bisson
75020 
Paris
France

mattiapacorizzi a gmail.com <mailto:mattiapacorizzi a gmail.com>
+33658618622

www.mattiapacorizzi.com <http://www.mattiapacorizzi.com/>
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