No subject


Ven 28 Gen 2011 23:20:11 UTC







>
> ciao
>
> sarà che i mercati del baratto sono stati una delle prime cose
> in cui mi sono cimentata quando ho iniziato con l'attivismo:)
> a me l'idea piace
>
> l'unica cosa che però non mi torna è il nome..
> forse è una formalità ma:
> potlach da quel che leggo
> viene dalla tradizione degli indiani d'america per i quali era una 
> cerimonia rituale
> in cui un membro della comunità regalava o distruggeva beni di valore
> per stabilizzare il proprio ruolo sociale..
> più che configurarsi come un alternativa al mercato è al max
> una parentesi nel mercato o peggio
> perchè nel potlach, uno regalava agli altri
> presupponendo è vero che un giorno sarebbe successo anche il contrario..
> ma da un lato lagando in questo modo il ricevente
> che era consideratin debito con il donatore e
> quindi non è un vero regalo
> inoltre si resta sempre in un ottica competitiva
> e di affermazione del proprio prestigio.
> Un momento in cui io ostento la mia ricchezza regalando,
> non è un'alternativa,
> non è un altro modo di intendere i rapporti economici e sociali,
> ma solo un modo per rafforzare i rapporti gerarchici
> in quanto chi regala di più è più importante
> e regala di più... chi può regalare di più!
> non mi pare quindi una situazione paritaria
> ne una dinamica che vada in tal senso,
> e neanche la variante del distruggere merci mi appartiene
> in quanto alla fine è solo funzionale alla produzione
> e anche dispregiativa nei confronti di chi ha lavorato a quel bene.
>
> magari sbaglio perchè onestamente le mie informazioni a riguardo
> sono limitate ad una breve ricerca su internet fatta stasera
> o forse il "new" sta a indicare proprio quel qlcosa di nuovo e diverso
> rispetto alla tradizione..
> ..per ora però resto affezionata al buon vecchio baratto ..
> :) ma polemiche a parte, l'idea ripeto che mi piace,
> anzi io l'allargherei, perchè solo vestiti?
> per quel che riguarda le disponibilità dell'accademia
>
> non posso prendere impegni.. ma io un pò di roba da portare ce l'ho
> e penso che se c'è la volontà si troverà anche un modo di metterla su
>
> ciao
> fraz:)
>
>
>
>
> > Date: Sun, 6 Feb 2011 12:15:25 +0100
> > From: vera.martini at tiscali.it
> > To: aha at lists.ecn.org
> > Subject: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH
> >
> > Ciao a tutti,
> > Non mi sono mai fatta viva in lista, anche se seguo tutto con interesse, 
> > e
> > in vista del prossimo AHAcktitude a Carrara, vorrei partecipare con una
> > proposta: mi piacerebbe presentare/realizzare lì un happening collettivo
> > della durata di alcune ore, basato sullo scambio/dono di vestiti tra i
> > partecipanti.
> > L'happening è aperto a tutti e fa parte del progetto "New Potlach", che
> > prevede una serie di proposte diverse basate tutte sullo scambio e la
> > condivisione. L'obiettivo è di creare piattaforme in cui sia possibile
> > sperimentare concretamente un'economia diversa da quella mercantile. In
> > ambito culturale, a mio parere, il tipo di scambio che si genera sempre 
> > fra
> > autori e fruitori è un potlach, poiché la la situazione innescata da
> > un'opera d'arte, o un libro, una musica ecc., è una sorta di festa a cui 
> > si
> > è invitati e in cui si è ricoperti di doni (la cultura produce crescita
> > intellettuale e qualità di vita), ma che prevede una restituzione ancora 
> > più
> > sontuosa, e di nuovo un'ulteriore restituzione, e così via (la cultura 
> > vive
> > di scambio). Incredibilmente, a questa festa più si sperpera, più si
> > guadagna.
> > Credo sia di interesse discuterne nell'ambito dell'AHAcktitude, anche 
> > perché
> > -come osserva acutamente Tatiana- l'idea del dono è entrata in crisi 
> > perché
> > è stata appropriata dal mercato (v. i social network che ricavano un 
> > valore
> > economico dall'attività gratuita dei propri aderenti, i quali, però,
> > ricavano a loro volta una serie di conferme identitarie forse
> > impagabili...). Penso sia utile riflettere su quali tipi di economia
> > alternativa si possano mettere in atto per sottrarsi a logiche di 
> > mercato
> > deleterie in ambito culturale, ma anche, e soprattutto, divertirsi 
> > cercando
> > insieme modalità con cui "capitalizzare", o per lo meno detournare, a 
> > nostra
> > volta il mercato. Inoltre, mi sembra importante partire da scambi 
> > materiali
> > e concreti di beni tangibili, cominciando con un gioco accessibile a 
> > tutti
> > (il dono/scambio di abiti che non si mettono più).
> > Realizzare il New Potlach è semplice: basta che ognuno porti i vestiti 
> > che
> > gli ingombrano l'armadio. L'accademia dovrebbe mettere a disposizione 
> > uno
> > spazio e alcuni tavoli, io sono disponibile per la realizzazione grafica
> > delle locandine per divulgare la cosa online ma anche fisicamente in 
> > loco
> > (si possono utilizzare stampanti e carta dell'accademia???) e 
> > chiaramente ci
> > sono per la messa a punto pratica del tutto, se qualcuno mi ospita
> > gentilmente per qualche giorno a Carrara o vicinanze... Inoltre, se 
> > qualcuno
> > vuole mettere musica o simili e si attrezza per l'occasione è più che
> > benvenuto!!!
> > Che ne dite???
> > Saluti,
> > Vera Martini
> >
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