[aha] Fwd: IL MOVIMENTO DELLA CONOSCENZA di Franco Berardi aka Bifo

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Mar 11 Gen 2011 14:52:08 UTC


*Manifesto per la creazione di una scuola di autoformazione
dell’intelligenza insorgente europea*

Fin dall'inizio dell'epoca borghese l'autonomia è stato un carattere
imprescindibile del progresso scientifico e dell’istituzione
universitaria. L'autonomia dei processi conoscitivi dalle funzioni
produttive, economiche e politiche non è stata affatto un aspetto
formale, puramente giuridico, ma un prerequisito epistemologico
profondo che ha impedito alla conoscenza di ridursi a mera tecnica
strumentale.

Come sappiamo bene, nella fase finale del capitalismo, che è insieme
il suo trionfo e la sua agonia, cioè nella fase cosiddetta neoliberale
che ha dominato gli ultimi trenta anni della storia del mondo, anche
l'autonomia dell'Università, e quindi del processo conoscitivo, è
stata sacrificata al dominio assoluto del principio di profitto, di
crescita e di competizione.

Questa riduzione operazionale e funzionalistica della conoscenza, già
largamente praticata nel sistema educativo americano è stato imposto
in Europa solo recentemente, ed è stato formalizzato e trasformato in
regola obbligatoria con l'approvazione della Carta di Bologna che nel
1999 ha imposto una trasformazione delle procedure, dei criteri di
valutazione e soprattutto delle finalità del sapere.. Il principio
economico è stato assunto come finalità, come procedura e come
criterio di valutazione del sapere. La stessa idea che il sapere abbia
una finalità (quale che essa sia) è abusivo, dal punto di vista
epistemologico, in quanto il processo conoscitivo mette costantemente
in discussione non solo le sue procedure ma anche le sue finalità

Quando poi, alla fine del primo decennio del secolo nuovo, la crisi
finanziaria ha ridotto i margini di investimento pubblico
sull'educazione, ecco che il processo di sottomissione della
conoscenza alla funzionalità economica, si è sposata con una riduzione
delle risorse a disposizione delle istituzioni educative pubbliche e
con una loro privatizzazione-

Alla vigilia del secondo decennio la fine della modernità inclina
decisamente verso una barbarie funzionalista e verso un dogmatismo
economicista neoliberista i cui effetti già si annunciano catastrofici
per il progresso e la libertà della conoscenza, e per la civiltà
stessa.

L'anno 2010 ha visto precipitare questo processo in molti paesi
europei, ma ha visto anche nascere un movimento del lavoro cognitivo
precarizzato che nella sua fase iniziale si è manifestato come difesa
della scuola e dell'università pubblica, difesa del posto di lavoro
degli insegnati, e del diritto allo studio degli studenti.

Ma il movimento dei lavoratori cognitivi può e deve diventare un
movimento della conoscenza, cioè un movimento per la rifondazione,
entro le mutate condizioni della postmodernità, dell'autonomia del
processo conoscitivo, creativo scientifico e tecnico. Solo così
possiamo salvare l'eredità della civiltà moderna e solo così possiamo
sperare che la conoscenza umana superi i limiti del dogmatismo
economicista e neoliberista per cominciare ad elaborare progetti e
procedure capaci di portare il mondo oltre l'attuale catastrofe
ecologica sociale e culturale.

Per la prima volta nella storia delle lotte sociali, il movimento che
ha visto le sue prime manifestazioni nelle scuole e nelle università
d'Europa nell'autunno del 2010, non potrà difendere le condizioni dei
lavoratori cognitivi senza al tempo stesso attuare una trasformazione
delle procedure e dei contenuti stessi del sapere. Il movimento
cognitario, forma soggettiva del general intellect, che la barbarie
capitalistica sta sottoponendo oggi ad accelerata e violenta
devastazione e sottomissione, è dunque destinato a divenire movimento
della conoscenza se vuole salvare l'esistenza sociale
dell'intelligenza nella sua irrinunciabile autonomia.




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