[aha] DE_ZER Vol. 1: la prima mostra negli spazi liberati dal DEberlusconiZER

[Domenico Quaranta]

DE_ZER Vol. 1

[English Version Below]

Il DEberlusconiZER è lieto di annunciare DE_ZER Vol. 1, la prima di un  
ciclo di mostre in cui alcuni artisti contemporanei saranno chiamati a  
restituire un senso allo spazio informativo liberato dall'ingombrante  
presenza del presidente del consiglio italiano, in un inedito  
adattamento alla rete dei codici della street art e dell'arte  
pubblica. Ognuna di queste mostre includerà tre lavori di tre artisti  
diversi, per la durata di circa dieci giorni.
Dal 26 aprile al 4 maggio 2011, tre lavori si alterneranno in maniera  
casuale all'interno di questo spazio pubblico: Pussy, di Claudia  
Rossini; Lavorare stanca, di Alterazioni Video; e Open Internet, di  
Aram Bartholl.

Claudia Rossini (1986) vive e lavora a Venezia, dove ha studiato  
presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV. Pussy rimpiazza  
Berlusconi con un contenuto ancor più onnipresente e pervasivo in  
rete: la foto di un gattino. Insieme tenero e ambiguo (per i richiami  
sessuali resi espliciti dal titolo del lavoro), il gatto è però anche  
simbolo della condivisione e della libertà di espressione in rete:  
toglieteci i nostri gatti, e una rivolta vi seppellirà. I "cute cat"  
di cui la rete straborda sono il simbolo più efficace dell'apertura  
evocata da Aram Bartholl (1972), artista tedesco che ha fatto di  
Internet e della sua cultura partecipativa il suo orizzonte prediletto  
di lavoro. L'Open Internet di Bartholl è un territorio in cui masse  
anonime di persone condividono e manipolano contenuti, unite da un  
senso acuto della libertà e dalla volontà di resistere a ogni barriera  
che possa interrompere questo flusso continuo di immagini, testi e  
informazioni.
A questo orizzonte appartiene pienamente il collettivo italiano  
Alterazioni Video, nato a Milano nel 2004 e composto da Paololuca  
Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e  
Giacomo Porfiri. Da anni, Alterazioni Video partecipa a questo  
processo di elaborazione collettiva delle immagini. Lavorare stanca è  
l'immagine, appropriata e manipolata, di due guanti di lavoro, le cui  
dita sembrano adattarsi a una nuova anatomia, conseguenza delle  
migliaia di incidenti sul lavoro che avvengono, per lo più,  
nell'indifferenza generale.

Il DeberlusconiZER è un'applicazione che permette di riutilizzare lo  
spazio web occupato dalle immagini e dalle parole collegate al  
presidente del consiglio italiano. Il software interviene sul  
meccanismo di saturazione mediatica e culturale prodotta da uno dei  
personaggi più controversi della politica italiana e si appropria  
degli spazi a lui dedicati per veicolare contenuti nuovi.

Il DEberlusconizerZER è un progetto di Elisa Giardina Papa, Fabrizio  
Giardina Papa, Giovanni Salerno e Floriano Lapolla.
Gli artisti sono stati selezionati e invitati dal critico d'arte  
Domenico Quaranta.

info at de-zer.com
www.de-zer.com



The DEberlusconiZER is proud to announce DE_ZER Vol. 1, the first of a  
series of exhibitions in which some contemporary artists will be  
invited to give a new meaning to the informational space "liberated"  
from the unwieldy presence of the Italian Prime Minister. Every show  
will include three works by three different artists and will last ten  
days, in an unprecedented adaptation of the codes of street art and  
public art to the online environment.
 From April 26 to May 4, 2011, three works will alternate randomly  
into this public space: Pussy, by Claudia Rossini; Lavorare stanca, by  
Alterazioni Video; and Open Internet, by Aram Bartholl.

Claudia Rossini (1986) lives and works in Venezia, where she studied  
Visual Arts at the IUAV / Faculty of Arts and Design. Pussy replaces  
Berlusconi with a content even more present and pervasive online: the  
picture of a cute cat. Tender and ambiguous at the same time (because  
of the sexual implications of the title), the cute cat is also a  
symbol of sharing and freedom of expression in online environments:  
censor our cats, and we will revolt. Cute cats are thus the emblems of  
the openness evoked by the German artist Aram Bartholl (1972), whose  
work is often concerned with the internet and its participative  
culture. Bartholl's Open Internet is a place where anonymous masses of  
people share and manipulate any kind of content, sharing an acute  
sense of freedom and the will to resist against anything that could  
interrupt this continuous flow of images, texts and informations.
The Italian collective Alterazioni Video, founded in Milan in 2004 and  
including Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo  
Erenbourg, Andrea Masu and Giacomo Porfiri, belongs to the same  
horizon. For years, Alterazioni Video has been contributing to this  
ongoing process of collective manipulation of images. Lavorare stanca  
is the picture, appropriated and manipulated, of a pair of gauntlets,  
whose fingers seem to have been adapted to a new anathomy, consequence  
of the thousands of accidents at work that happen into general  
indifference.

The DEberlusconiZER is a web tool that replaces the images and words  
related to the Italian Prime Minister. The software subverts the media  
machine created by one of the most controversial figures in Italian  
politics by reclaiming the space devoted to him and using it for new  
porpuses.

The DEberlusconiZER is a project by Elisa Giardina Papa, Fabrizio  
Giardina Papa, Giovanni Salerno and Floriano Lapolla.
The artists have been selected and invited by art critic Domenico  
Quaranta.

info at de-zer.com
www.de-zer.com


Prima pagina del Fatto Quotidiano DEberlusconiZZATA con Pussy, di  
Claudia Rossini
Italian on-line newspaper Il Fatto Quotidiano DEberlusconiZED with  
Pussy, by Claudia Rossini



Prima pagina di La Repubblica DEberlusconiZZATA con Lavorare Stanca,  
di Alterazioni Video
Italian on-line newspaper Il Fatto Quotidiano DEberlusconiZED with  
Lavorare Stanca, by Alterazioni Video




New York Times DEberlusconiZZATO con Open Internet, di Aram Bartholl
New York Times DEberlusconiZED with Open Internet, by Aram Bartholl