[aha] R: Re: transhuman bullshit

xname xname a squat.net
Mer 15 Set 2010 15:06:34 CEST


Grazie xD e Gadda per le risposte sostanziose,

rispondo in breve a entrambi:

- al primo grugnito dal pubblico Natasha ha subito dichiarato i suoi gravi problemi e le operazioni che ha subito; atteggiamento un po' da'poveretta': mi ha ricordato una presentazione di una fotografa statunitense che mostrava drogati e poveri e drogati, belle le foto ma il contenuto aveva un disgustoso retrogusto di 'salvation'. Un eminente fotografo presente la ha redarguita, e lei ha risposto: 'mio padre era un tossico'.
Cio' nonostante l'artista non era in grado di rappresentare quel mondo da una angolazione che non fosse intrisa di giudizio, dunque che il padre fosse stato un tossico - o meno, non la giustificava nell'utilizzare in maniera borghese e voyeuristica un mondo che lei rappresentava in modo acritico e privo di reali contraddizioni. Ad esempio, la domanda: perche' la droga e' bella? Oppure: assieme a tanta devastazione, cosa hanno trovato di speciale questi tossici nel farsi?
... nulla di tutto cio' emergeva dalla sua ricerca visiva.

Insomma, nell'arte va benissimo utilizzare l'esperienza personale come misura della conoscenza del mondo, ma da qui a giustificare, con tutto il rispetto per le disgrazie proprie ed altrui, delle gran baggianate con la propria storia personale  ...

- bellissimo il pezzo di Caronia, con lo scarto  ontologia / epistemologia

- illeggibile il pezzo dei fascistelli, io avevo dato un occhio a questa pagina: http://www.extropy.org/faq.htm

Saluti,
xname

On Wed, Sep 15, 2010 at 10:19:22AM +0200, gadda1944 at libero.it wrote:
> 
> Devo citare Caronia, che conosce un po' Natasha Vita-More per averla incrociata alle riunioni di dottorato del Planetary Collegium, e aver discusso con lei in qualche occasione:
> 
> "Innamorati di una indiscussa retorica del progresso scientifico e tecnologico, i transumanisti non si interrogano sugli intrecci fra i mutamenti del sapere sull???uomo e il nuovo eventuale oggetto di questo sapere, n?? sembrano capaci di delineare un panorama della crisi antropica attuale. Annunciatori di un pensiero della catastrofe, di cui senza dubbio ci sarebbe oggi un gran bisogno, lo riducono per?? a una dimensione puramente quantitativa, a una registrazione degli scarti fra le magnifiche sorti delle info- e delle biotecnologie, e una presunta insufficienza (o arretratezza) della dimensione biologica dell???uomo, che dichiarano superata (o in via di superamento) con sconfortante albagia. Dichiarato quindi il postumano come il superamento dei ???limiti biologici, neurologici e psicologici insiti negli esseri umani per effetto del processo evolutivo??? ??? sconcertante affermazione, dal momento che presuppone la misteriosa capacit?? di un processo biologico come l???evoluzione di ???superare se stesso??? ??? essi definiscono il transumano come la transizione dalla condizione umana a quella postumana. Con ci??, non solo viene reificato l???umano, ma in un colpo solo anche il postumano. E in effetti una delle loro principali preoccupazioni ?? quella di prevedere con sufficiente accuratezza la data alla quale avverr?? questo preteso ???superamento???, cio?? la comparsa di questa ???nuova specie??? (...)
> In qualche momento Kurzweil sembra consapevole che il problema del postumano non richiede un???impostazione ontologica, ma epistemologica. Purtroppo la sua epistemologia ?? rozza, e inficiata da presupposti essenzialisti, per cui il criterio di ???passaggio al postumano??? da lui proposto ?? del tutto inutilizzabile. (...) Questo ?? solo uno degli ineliminabili pasticci in cui finisce per cacciarsi ogni posizione che proclami avventatamente il ???superamento dei limiti biologici???, ed ?? in fondo la necessaria conseguenza di ogni visione fissista ed essenzialista della specie umana. ?? il prezzo che si paga quando si pretende di avere un criterio infallibile per separare la cultura dalla biologia."
> (A. Caronia, "Transumano, troppo postumano", in S&F n. 1, 2009, www.scienzaefilosofia.it)
> 
> 
> Se Kurzweil, che ?? il meno peggio fra i transumanisti, ?? messo cos??, pensate gli altri. Natasha, mi dicono, in giovent?? fu una miss California o cose del genere, poi l'incontro con Max More la trasform?? in una fervente studiosa e praticante del Transhuman. E' autrice di un "Manifesto dell'arte transumanista", penosa raccolta di luoghi comuni e trash concettuale.
> 
> 
> Sui rapporti fra transumanesimo italiano e fascisti, guardate qui (da rotolarsi dalla risate):
> 
> 
> http://www.estropico.com/id314.htm
> 
> 
> gadda
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> ----Messaggio originale----
> 
> Da: xdxd.vs.xdxd at gmail.com
> 
> Data: 15/09/2010 9.05
> 
> A: "List on artistic activism and net culture"<aha at lists.ecn.org>
> 
> Ogg: Re: [aha] transhuman bullshit
> 
> 
> 
> una volta abbiamo proposto a natasha di contattare lars von tries e di estendere le sue 5 variazioni facendone una sesta
> 
> dopo il perfect human di jorgen leth fatto in tutte le salse un bel transhuman ci stava bene
> 
> 
> perch?? tutto il discorso dei transumanisti ?? abbastanza accanito e strano
> 
> a parte le derive destroverse che la dicono lunga sulle argomentazioni che pongono davanti/dietro/sopra/sotto questo next human che tanto li fa sbrodolare (non so se ti/vi ?? mai capitato di leggere il blog Estropico, o alcune cose dei connettivisti: i primi hanno avuto anche una scissione, non moltissimo tempo fa, a Fiuggi, durante uno dei raduni dell'allora alleanza nazionale, tra quelli che sostenevano posizioni estreme e gli altri, che comunque erano abbastanza estremi pure loro nel loro fascismo (ahem) "illuminato" (e speriamo che almeno comprino le lampadine a basso consumo per illuminar sti pop?? di culoni razzisti e superhuman) il resto della loro discussione ?? abbastanza sottile e superficiale
> 
> 
> sono affascinati dalla rapidit?? dello sviluppo tecnologico e si auto-impalano su delle analisi di scenario del prossimo futuro che vanno bene per focus, ma mica tanto per tutto il resto
> 
> c'era un libro di fantascienza, di greg egan, "Distress", tra l'altro molto bello, che, tra le altre numerose cose, raccontava di un essere umano che andava come un treno nella direzione transumanista, tanto da modificare il proprio corpo fino a trasformarsi nel perfetto essere umano post catastrofe ambientale: respirava smog, mangiava copertoni d'automobile, aveva un sistema immunitario differente... 
> 
> 
> devo dire che questa direzione un po' mi affascina, perch?? il ragionare sul "post" ?? ovviamente interessante per "leggere" il contemporaneo.
> 
> ma quando scendono ai fatti i transumanisti fanno dei discorsi un po' particolari, esponendo spiegazioni un po' dubbie quando gli si chiede qualcosa di un po' hot, tipo cosa pensano di fare, una volta transumanizzati, con le persone che magari non hanno a disposizione i soldi per transumanizzarsi anche loro e, quindi, come si pongono davanti allo scenario di un mondo con superumani di classe A (probabilmente ricchi, belli e aumentati) e subumani malaticci ed effimeri di classe B.  L?? rispondono dicendo cose tipo "ma noi saremo buoni ed acculturati!" e facendo, per??, anche l'occhiolino a drastiche riduzioni della popolazione globale. se questo potrebbe farmi anche un po' piacere come scenario per un istante durante il venerd?? mattina sulla metropolitana di roma, ricorda troppo troppe cose gi?? viste
> 
> 
> e il discorso potrebbe andare avanti per diverse pagine, ma non aggiungerebbe molto: la fascinazione dei transumanisti, declinata in moltissime gradazioni tra i pi?? science fiction e i pi?? nazi di loro, suggerisce delle cose anche interessanti, ma che poi cascano ovviamente in un mare di problemi per quel che riguarda la societ??, l'ambiente e la politica, nonch?? per quel che riguarda la sana documentazione delle proprie discussioni teoriche :)
> 
> 
> c'?? da dire una cosa su Natasha: lei, dietro quell'aspetto da insegnante di aerobica, ha una storia assai particolare
> 
> era stata molto malata e l'aumento/trasformazione del suo corpo lo ha fatto realmente, per affrontare situazioni assai difficili ed uscendone in maniera incredibile
> 
> 
> questa dimensione performativa mette in luce completamente differente quel che racconta (anche se lo accozzaglia tra citazioni a cavolo e slide a go-go) perch?? lei ?? una reale ed avvenuta trasformazione. lei ?? gi?? un po' post, insomma. il che ?? interessante di per s??
> 
> 
> ci??!
> xDxD
> 
> 
> 2010/9/15 xname <xname at squat.net>
> 
> Ciao a tutti,
> 
> 
> 
> ho vista la signorina Vita More ad una conferenza ad Enschede, durante il Gogbot <http://gogbot.nl>
> 
> 
> 
> DOMANDA:
> 
> c'e' qualcuno a cui piace?
> 
> Ho visto che e' passata anche alla Naba, ovviamente ;p
> 
> 
> 
> Impressione mia: non conosco la persona e presumo possa anche esser simpatica, ma dal punto di vista dell'argomentazione logico - filosofica e' stata sciatta in maniera imbarazzante, imbarazzante perche' non se ne e' neppure accorta, ha buttato secchiate di slides e riferimenti confidando sull'ignoranza dell'ascoltatore medio.
> 
> 
> 
> 
> Ma il discorso era debole.
> 
> 
> 
> L'audience si e' divisa tra chi la ha defibnita 'awesome' e coloro che vomitavano negli angoli.
> 
> 
> 
> Nessuno ha fatto domande, non c'era un assunto che fosse consistente.
> 
> 
> 
> L'unica vera obiezione, con un po' di sano e sensato pessimismo, sarebbe potuta essere: "Ma chi te lo fa fare di vivere 150?"
> 
> 
> 
> Insomma cosi', un off-topic,
> 
> aspirina e vitamine a gogo',
> 
> cosa ne pensa questa lista del discorso del trans-umanesimo?
> 
> 
> 
> Qualcuno ha voglia di dire qualcosa?
> 
> 
> 
> Secondo me la tecnologia e' una delle manifestazioni della natura, dunque non basta un osso sintetico a fare un androide...
> 
> 
> 
> E poi c'e' molto piu' da dire, il robot, lo zombie, l'essere che risponde ai comandi, la non-morte e la non-vita.
> 
> E Frankenstein, ovviamente.
> 
> 
> 
> "They were not entirely happy...
> 
> I saw no cause for their unhappiness,
> 
> but I was deeply affected by it.
> 
> If such lovely creatures were miserable,
> 
> it was less strange that I,
> 
> an imperfect and solitary being, should be wretched.
> 
> Yet why were these gentle beings unhappy?"
> 
> 
> 
> Mary Shelley, 1831.
> 
> 
> 
> Mi fermo qui,
> 
> saluti,
> 
> xname
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