[aha] Fwd: Sarò sintetico
lo|bo
lo_bo a autistici.org
Dom 26 Dic 2010 18:18:09 UTC
proviamo se siamo di nuovo online... vi invio un testo interessante di
Bifo (in parte condivisibile, in parte meno)... e ne approfitto per
augurarvi un buon inizio d'anno
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quasi telegrafico. Molte cose da dire poco tempo.
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*1. Uno sguardo al panorama alla fine del primo decennio.*La speranza
Obama si dissolve, e scoppia la crisi europea. Una nuova logica si
istalla al cuore della vita europea, a partire dalla crisi finanziaria
greca: Merkel Sarkozy e Trichet hanno deciso che la società europea deve
sacrificare il suo attuale livello di vita, il sistema della scuola
pubblica, la sua civiltà, per poter pagare i debiti accumulati
dall’elite finanziaria. Una sorta di direttorio si è impadronito
dell’Unione riaffermando i dogma fallimentari del monetarismo
neoliberista: riduzione del costo del lavoro, tagli nella spesa sociale,
privatizzazione della scuola, impoverimento della vita quotidiana.
Proiettando l’ombra di una recessione di lungo periodo sul futuro
dell’ultima generazione, l’Europa è divenuta un ricatto. Se l’orizzonte
pare scuro, però, accadono eventi imprevedibili, inquietanti ed
entusiasmanti al tempo stesso, sulla scena europea. Vedo i cavalieri
dell’apocalisse e mi piace il rumore dei cavalli al galoppo.
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*2. Wikileaks ha mostrato la potenza dell’intelligenza
collettiva.*L’evento orchestrato da Assange è lo sprigionamento della
forza creativa dell’intelletto generale. La lezione di Wikileaks non sta
tanto nei contenuti rivelati, - già sapevamo che i diplomatici son
pagati per mentire, e che i militari son pagati per sparare sui civili -
quanto nell’attivazione di solidarietà, complicità e collaborazione
indipendente tra cognitari, lavoratori cognitivi di vario tipo, tecnici
dell’hardware, programmatori, giornalisti che lavorano insieme
condividendo lo stesso scopo di destabilizzare il potere totalitario. Da
questa lezione i nuovi ribelli troveranno la strada verso
l’autorganizzazione dell’intelletto generale.
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*3. L’intelletto generale cerca un corpo *
La rivolta si diffonde nelle strade d’Europa da Londra a Roma ad Atene,
ma la strada non è il solo linguaggio di questo movimento. Cos’è in
gioco nelle rivolta di massa di dicembre? I ribelli sanno bene che non
si sta preparando una lotta militare contro la polizia e lo stato. Non
gli interessa molto della polizia e dello stato. Quel che stanno
cercando è una ricomposizione del corpo sociale e una riattivazione del
corpo erotico dell’intelletto generale. Negli ultimi dieci anni la
precarizzazione, l’isolamento e la competizione del mercato del lavoro
hanno provocato una dissociazione dell’intelligenza collettiva in rete
dal corpo sociale del lavoro ccognitivo. L’accelerazione dell’Infosfera
(intensificazione del ritmo di sfruttamento cognitivo) ha messo in
tensione la psicosfera sociale, provocando solitudine, panico,
depressione, dis-empatia. Oggi nelle strade il cognitariato sta cercando
un ritmo dell’empatia. La sensibilità e il desiderio vogliono riprendere
il loro flusso. La prima generazione che ha imparato più parole da una
macchina che dalla madre ricompone il suo corpo nelle strade.
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*4. Un processo di lungo periodo*
Le lotte studentesche non sono un’esplosione passeggera, ma l’inizio di
un processo di lungo periodo che segnerà il prossimo decennio, una sorta
di insurrezione europea. Insurrezione significa alzarsi in piedi, ma
anche pieno dispiegamento delle potenzialità dell’attore. L’attore che
entra sulla scena storica è l’intelletto generale in soggettivazione. Il
pieno dispiegamento delle potenzialità dell’intelletto generale si
spinge molto al di là dei limiti del capitalismo, e implica una
riattivazione della sensibilità. La sensibilità, facoltà di comprendere
quel che non può essere verbalizzato, è stata devastata dalla
precarizzazione e dalla frattalizzazione del tempo.
Per la riattivazione della sensibilità arte e terapia e azione politica
tendono a fondersi. Prozac, Ritalin, cocaina e competizione hanno
prodotto effetti bipolari nell’economia: esuberanza irrazionale dei
mercati, panico finanziario... e anche nella psicosfera sociale:
depressione di massa, crisi di panico, epidemia suicidaria. La terapia è
stata ridotta a riadattamento della mente depressa alla normalità dello
sfruttamento mentale.
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*5. La fusione di arte e attivismo ha accentuato l’ineffettualità del
gesto*. Il movimento no global del decennio passato era un movimento
puramente etico, privo di effetti politici, incapace di fermare le
tendenze della deregulation capitalista, perché non entrava nella sfera
della vita quotidiana, si limitava alla denuncia etica e all’azione
simbolica. L’art-ivismo ha interiorizzato l’ineffettualità e la
trasformazione dell’azione in pura denuncia.
Al suo meglio, l’arte del passato decennio è stata fenomenologia della
sofferenza mentale. Penso ad artisti come Lisa Athila, Jonathan Franzen.
Melinda July, Gus Van Sant, Kim ki Duk, che mettono in scena il corpo
sociale frammentato e la frenetica percezione del tempo indotta dalla
precarietà.
La sofferenza psichica è il campo principale di contatto tra arte e
azione sociale, nel momento in cui l’intelletto generale si mette a
cercare corpo. I ribelli di oggi stanno mettendo in opera un’azione
poetica e auto-terapeutica. Stanno ricomponendo l’empatia dei corpi,
ridiscoprendo una sfera comune di sensibilità.
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*6. Il cinismo è finito.*Al cuore dell’insurrezione attuale c’è una
forte motivazione etica. Nonpenso ad un’etica fondata su “valori”, che
non so cosa siano. Penso all’etica in termini materialisti, edonisti e
sensuali, come rispetto di sé e come amor di sé. La sfera concettuale
dell’estetica deve ridefinire la sfera etica.
Il cinismo di massa, che secondo Sloterdjik era il sentimento prevalente
del dopo-68, è fuori corso, perché non paga più. Le masse accettavano la
tristezza del cinismo e dell’auto-sottomissione alle regole umilianti
del potere, quando ciò garantiva reddito. Ma oggi il cinismo è
appannaggio della sola classe dominante, e filtra sempre meno nella
cultura di massa. La classe cinica ha perduto il suo glamour.Brutti,
disgustosi, ripugnanti sono coloro che stanno ai posti di comando della
finanza, della politica dell’economia, dal punto di vista della nuova
generazione. E’ un giudizio estetico, prima di tutto. La scelta etica è
fondata sul piacere di sé, non su valori universali, ma sul piacere
della singolarità. Un’altra percezione della ricchezza, come godimento
di sé e non come acquisizione, va facendosi strada nella sensibilità
ancor prima che nella consapevolezza.
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*7. Dopo l’Europa*
La patologia finanziaria ha devastato il corpo e l’anima della società
europea, così ora l’Europa è uno zombie. Il movimento del lavoro
cognitivo insorgente si assume il compito di inventare una nuova Europa,
emancipata dai dogmi della competizione e dell’accumulazione.L’Europa
rinascerà grazie all’emergere del corpo sociale ed erotico
dell’intelletto generale, grazie all’insurrezione dell’intelligenza
sensuale del movimento. Europa potrà essere allora un luogo di
solidarietà e di bellezza.
/19 dicembre 2010/
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