[aha] Su AHAcktitude: Proposta di una nuova cartografia della partecipazione
lo|bo
lo_bo a autistici.org
Sab 18 Dic 2010 23:09:05 CET
On 18/12/2010 20.24, xDxD.vs.xDxD wrote:
> ohhh :)
>
> felice della risposta, aggiungo solo un bel: chiarire non fa mai male,
> che sennò poi ci vediamo e tutti vogliono fare la Mappa :)
eheheeheh... adesso rompo un po' le scatole che non lo facevo da tanto
tempo...
al di là della parola documento che serve più ad indicare il prodotto
finale di una azione, se pur può avere un'idea se così si può dire
definitiva o definitoria, penso che sia interessante la proposta di
Tat, e il documento lo intendo come un oggetto che si pone come
comunicazione di un azione condivisa, e personalmente pone la mia
attenzione più sullo "scrivere" che come da vocabolario può essere
inteso come:
"tracciare sulla carta o su un’altra superficie segni grafici
convenzionali che rappresentano parole o il contenuto di un pensiero;
anche, rappresentare dei suoni mediante un sistema grafico convenzionale"
o come preferisco intenderlo io:
"fissare parole e frasi, pensieri e sentimenti mediante la scrittura.
appuntarsi, annotare" che costituisce cmq un'azione...
il punto focale inoltre è nella indicazione di cartografia che se pure
ha una indicazione di tipo topologico non si esaurisce nel disegnare una
mappa ma nel dare senso alle differenze di pensiero, ai desideri e alle
diverse posizioni una in relazione all'altra, di per se impossibile
definirla un qualcosa di conclusivo e chiuso...
cmq questo per dire che ci ho pensato e ci sto pensando... in questo
periodo non è semplice valutare la propria azione e il senso di cosa sia
la partecipazione, nè la propria mappa singolare riguardo questi temi,
per me sarebbe bello potermi confrontare con altre persone e poter
crescere cioè augere, esserne autrice ma questo è possibile solo con
altri attraverso il confronto e la pratica difficilissima di una
scrittura condivisa che penso possa trovare un momento positivo nella
prossimità fisica che di solito abbiamo durante gli ahacktitude...
rispetto al fatto che ognuno ha le proprie mappe, si! vabbe è vero! e
questo non toglie niente a nessuno, ma io sono sempre più convinta che
questo Io così determinato e attivo che sa cosa vuole e come descriverlo
poi non esista così tanto, ma che sia più una impostazione-oppressione
culturale: siamo contaminati, interdipendenti e fare un passo per poter
scrivere un pezzo della propria mappa insieme agli altri o prendere
consapevolezza che inevitabilmente siano intrecciate forse anche questa
potrebbe essere una indicazione politica in sé...
al di là del fare un oggetto o un opera che è direttamente riconoscibile
come fare penso che sia strano si faccia ancora la distinzione tra
scrivere pensare fare e agire politicamente, quindi condivido con tat
che possa risultare un'azione politica interessante
vabbe elucubrazioni mentali per dire che io ci sto e che lo ritengo
importante e necessario prima di tutto per me... spero che ci siano più
persone possibile disposte a concedere e a ridefinirsi, piuttosto che
rimanere nel monolito della propria mappa :-D perchè se il potere esiste
ed è inevitabile non credo sia utile rispondere prendendo potere e
affermando se stessi, cosa che non ritengo sbagliatissima ma preferisco
trovare una via di fuga e linee di soggettivazione attraverso il
confronto, le relazioni e la presenza fisica.
PS: che periodo complicato! ;-)
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