[aha] Liberté, Egalité, Volonté - 300.000 buoni motivi per difendere la libertà di espressione

Gionatan Quintini gionatan a blankpage.it
Mar 24 Nov 2009 13:28:58 CET


Carissimi, come avrete visto nel palinsesto è presente fin dall'inizio
un misterioso intervento di cui nessuno aveva sentito parlare, un po'
per alimentare la suspence (seeeee!!), un po' perché attendevamo per
comunicare una notizia che ormai quasi tutti sanno, un po'
evidentemente perché giocare a tetris con l'orario per un pomeriggio
qualche vantaggio doveva pur averlo! :P (e grazie anche a lo|bo che
nell'impazzire con l'orario lo ha reso possibile!).
Segue testo introduttivo del seminario, un saluto e a prestissimo!
Gionatan


Liberté, Egalité, Volontè
300.000 buone ragioni per difendere la libertà di espressione.
a cura di Les Liens Invisibles

"Gigabit intanto scorrono nella rete, peccaminosi? inerti? colpevoli?
innocenti? ne possiamo sentire il flusso sotto di noi mentre ancora
avvampano nelle nostre memorie storiche le luci dei libri bruciati in
piazza, macabri rituali ciclicamente riesumati dai vari inquisitori o
dal dittatore di turno. Serpeggia l'inesorabile incedere dei raid
nelle case a scorticare con la fiamma gli scomodi volumi, purificare i
pensieri eretici e talvolta gli stessi pensatori.
E poi silenzio. Altrove si ripercuote oggi la scure dei censori,
laddove liberi si esprimono gli individui, dove il dibattito si
consuma incontrollato e incontrollabile.
Non sono più le case a intingersi di sangue, adesso. Azioni politiche
e giuridiche hanno sostituito la forza bruta cambiando la forma ma non
la sostanza: chi detiene il potere, i mezzi e i soldi riesce a imporre
la propria volonta. Volontè. Intimorire l'individuo. Annientarlo.
Ride, l'ignaro, fiero della facile vittoria.
Ma il rigurgito è spontaneo, viaggia alla velocità delle idee e si
propaga, inarrestabile. Specchio spezzato, frammenti di identità che
travolgono lo stesso nemico con la stessa forza disgregatrice,
colpendo  la sua stessa immagine.
Riaggregandosi poi per proclamare all'unisono oggi in questo luogo, in
questo non-luogo la nostra richiesta di resa incondizionata:  GIU' LE
MANI DAI VIDEOGIOCHI."

Con questo proclama nel 2007 Les Liens Invisibles lanciavano la loro
azione "Liberté, Egalité, Volontè - The Blasphemous Art Riot" a
sostegno di Molleindustria contro l'ingerenza oscurantista del
parlamentare UDC Luca Volontè.
L'opera di denuncia, un fake del sito internet del deputato contenente
il videogioco incriminato,  divenne in breve tempo l'oggetto di una
vera e propria rivolta artistica che contrapponeva la propria
visibilità mediante link disseminati in tutta la rete alla censura di
cui il nostro eroe - paladino dei prelati, Piede Destro di Dio al
parlamento italiano - si era fatto carico chiedendo con
un'interrogazione urgente la rimozione del videogame "Operazione
Pretofilia" dalla rete.
Ma è questione di ore e la rete è costretta ad assistere inerme alla
più schiacciante dimostrazione di forza che la libertà di espressione
sul web abbia mai subito: con buona pace di quanti si lamentano della
lentezza della nostra macchina della giustizia, il sito fake
lucavolonte.eu viene censurato dopo nemmeno 24 ore dalla presentazione
della querela.

Adesso, a distanza di oltre due anni da quelli avvenimenti, Luca
Volontè ha richiesto per risarcimento come parte civile nel corso del
procedimento penale per diffamazione a mezzo stampa a carico di Les
Liens Invisibles la simbolica cifra di 300.000 euro.
La risposta a questo tipo di repressione e intimidazione esemplare
deve essere altrettanto esemplare: riparte dall'AHAcktitude la
campagna del Gruppo Artistico Immaginario Les Liens Invisibles,
"Libertè, Egualitè, Volontè vol.2".

Nell'intervento, oltre a ricostruire le fasi salienti della vicenda,
ci interrogheremo sul senso delle operazioni di faking come critica
politica e sul perché sia non solo un diritto ma anche un dovere
mettere in discussione giorno per giorno le facciate dei nostri
regnanti.
Interverrà inoltre sugli aspetti giuridici dell'argomento Maria Teresa
Votta, Legal Adviser dei Les Liens Invisibles e verrà proposta a
margine del seminario l'idea per un'associazione di tutela legale per
gli artivisti che si battono ogni giorno contro i poteri forti.


Materiale Necessario per l'incontro:
proiettore per videoscenografia, audio



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